Siae ed Entrate unite in un accordo antievasione

 Agenzia delle Entrate e Siae hanno siglato uno schema di convenzione della durata decennale che ha importanti risvolti fiscali: in effetti, sono state rinnovate le modalità e i termini con cui effettuare i controlli finalizzati all’attività di contrasto all’evasione. L’accordo in questione comincerà a diventare operativo a partire dal 1° gennaio 2010 e prevede una stretta cooperazione tra le parti, volta soprattutto a reperire il più alto numero possibile di elementi utili all’accertamento dell’Iva dovuta su spettacoli e altri intrattenimenti; inoltre, si provvederà a verificare in maniera adeguata i presupposti del credito d’imposta che viene riconosciuto agli esercenti dei cinema, monitorando costantemente i misuratori fiscali e le biglietterie automatizzate. L’impegno della Società Italiana Autori ed Editori è quello di riuscire a portare a termine almeno 20.000 controlli di questo tipo ogni anno. L’intesa che stiamo descrivendo prevede, tra l’altro, un piano di programmazione delle verifiche elaborato dalla stessa Siae e che verrà proposto ogni anno all’Agenzia delle Entrate a gennaio.

 

Fisco e imprese: si abbassa volume d’affari per diventare “grandi”

 A partire dal 2010 scatta in materia di controlli e monitoraggio di comportamenti fiscali corretti una piccola rivoluzione; dal prossimo anno, infatti, per essere “grandi” agli occhi del Fisco non servirà un fatturato superiore o pari al livello dei 300 milioni di euro, ma di milioni di euro ne basteranno 200. A darne notizia con un comunicato ufficiale, in data odierna, è stata l’Agenzia delle Entrate, la quale ha così provveduto a ridisegnare agli occhi del Fisco il profilo e la condizione di “grande contribuente“. Questo dopo che il Direttore dell’Agenzia delle Entrate ha firmato il relativo provvedimento che allarga la platea delle imprese che saranno destinatarie dell’analisi di rischio a cura degli agenti del Fisco. E così, la platea dei “grandi contribuenti” aumenta all’incirca di altre 1.600 imprese, ma trattasi di un primo passo che, a regime, renderà il campo di “osservazione” ancora più ampio.

Controlli su omessi versamenti: associazioni di categoria sono preoccupate

 Nella mattinata di oggi, giovedì 17 dicembre 2009, come tra l’altro annunciato nei giorni scorsi dall’Amministrazione finanziaria, si è tenuto un incontro tra l’Agenzia delle Entrate, gli ordini professionali e le Associazioni di categoria. Al centro dell’incontro c’è stato il tema relativo ad una campagna di controlli che il Fisco ha reso nota nei giorni scorsi e che vuole portare avanti sugli omessi versamenti di quest’anno e su quelli che sono stati effettuati ma in misura insufficiente. In merito, Attilio Befera, direttore dell’Agenzia delle Entrate, ha voluto assicurare che con la campagna di controlli non si vuole in nessun modo bloccare l’istituto del ravvedimento operoso, ragion per cui le imprese che sono in difficoltà finanziaria e che quindi magari verseranno le tasse con il ravvedimento non hanno nulla da temere.

Modello Eas: nuova proroga, invio entro il 31 dicembre 2009

 Riguardo alla trasmissione, in via esclusivamente e rigorosamente telematica, del modello Eas, c’è ancora più tempo rispetto al previsto e rispetto all’ultima proroga concessa dall’Amministrazione finanziaria. In data odierna, infatti, l’Agenzia delle Entrate, con un comunicato ufficiale, ha reso noto che il termine di invio del modello viene ulteriormente differito fino a fine anno. I soggetti obbligati alla trasmissione del modello Eas avranno così tempo fino e non oltre il 31 dicembre 2009; la decisione da parte dell’Agenzia delle Entrate è strettamente correlata al fatto che è amplia la platea di soggetti che devono inviare i dati, ragion per cui in merito sono state accolte le richieste formulate dal Forum del Terzo settore.

Fisco giusto per lavoratori e pensionati: proposta Cgil

 In Italia serve un fisco più equo, che garantisca un alleggerimento della pressione fiscale a carico di chi le tasse, col prelievo alla fonte, le paga fino all’ultimo centesimo, ovverosia i lavoratori ed i pensionati. Per questo, la Cgil ha messo a punto tutta una serie di proposte finalizzate a riportare in materia di tassazione la giustizia sociale, e per farlo si devono chiaramente mettere in atto non azioni “una tantum“, ma vere e proprie riforme strutturali. In particolare, la proposta della Cgil è basata, in primis, sul recupero di risorse sia attraverso la lotta all’evasione fiscale, sia applicando la tassazione al 20% sulle rendite finanziarie unitamente ad imposte sui grandi patrimoni.

San Marino e Argentina stipulano un accordo su scambio informazioni

 La piccola Repubblica di San Marino compie un altro importante passo verso la propria trasparenza fiscale: è stato infatti firmato un accordo tra lo Stato, considerato uno dei principali paradisi fiscali, e l’Argentina. L’intesa è stata portata a termine dal Segretario di Stato per gli Affari Esteri, Antonella Mularoni, e Ricardo Echegaray, responsabile dell’Amministrazione federale argentina delle entrate pubbliche, tramite una nota in cui viene comunicata l’esclusione di San Marino dalla lista dei paesi che presentano una tassazione bassa o nulla. L’accordo, a questo punto, potrebbe essere una sorta di anticamera alla futura firma del protocollo contro le doppie imposizioni. Si tratta dell’ennesima prova di volontà della Repubblica del Titano nell’ambito della collaborazione tributaria, secondo quanto disposto dai dettami dell’Ocse: l’accordo con la nazione sudamericana si aggiunge a quelli già stipulati con Austria, Belgio, Liechtenstein, Lussemburgo, Malta e Ungheria, oltre a quelli modificati con Andorra, Francia e Samoa, tra le altre, in relazione allo scambio di informazioni fiscali.

 

Evasione fiscale: “stanati” 276 mila furbi in otto anni

 Grazie all’ottimo lavoro svolto dalle Fiamme Gialle nel periodo dal 2001 al 2008, la lotta all’evasione fiscale ha portato in Italia ad una media di 50 milioni di euro al giorno di imponibile evaso che è venuto “a galla”. A far presente questo dato è stato Giuseppe Bortolussi della CGIA di Mestre in scia al fatto che in otto anni di lotta e contrasto all’evasione, dal 2001 al 2008, sono stati recuperati la bellezza di 147 miliardi di euro di imponibile a fronte di 276 mila furbi, ovverosia evasori totali o parziali a vario titolo sia nel lavoro autonomo, sia in quello dipendente con le assunzioni in nero. L’Ufficio Studi della CGIA di Mestre ha analizzato l’andamento dell’imponibile evaso dal 2001 al 2008, rilevando come il biennio 2007-2008 sia stato il migliore, e come dai 15,28 miliardi di euro di imponibile evaso ed emerso nel 2001 si sia arrivati, con una crescita dell’80%, ai 27,49 miliardi di euro del 2008.

Ue: basta la firma del procuratore per il rimborso Iva

 Il procedimento C-433/08 della Corte di Giustizia europea ha portato un po’ di ordine in relazione al rimborso dell’Iva: in particolare, era sorta una controversia che vedeva coinvolte una società olandese di diritto e l’ufficio federale centrale tedesco delle imposte per la mancata accettazione di una domanda di rimborso della stessa compagnia. La sentenza è entrata nell’ambito dell’armonizzazione delle legislazioni degli stati membri. Il contesto normativo di riferimento spiega che per poter beneficiare del rimborso Iva ogni soggetto passivo deve inoltrare presso l’ufficio competente una domanda conforme, a cui allegare poi le fatture e i documenti di importazione. In Germania è previsto che la domanda di rimborso venga presentata entro sei mesi dalla fine dell’anno solare in cui è sorto il diritto al rimborso stesso: la lite fiscale tra la società e il fisco tedesco è stata quindi portata a termine dai giudici europei per verificare se la nozione di “firma” che compare nell’allegato deve essere interpretata in maniera uniforme o se invece vuol dire che essa va firmata obbligatoriamente.

 

Agenzia delle Entrate premia i funzionari più meritevoli

 Per la prima volta, anche ai funzionari dell’Agenzia delle Entrate viene riconosciuto ufficialmente il merito per aver svolto la propria attività con dedizione, passione ma anche ottenendo dei risultati eccellenti nelle aree in cui hanno operato. I premi assegnati a sei funzionari, due per ognuno dei tre settori vitali dell’Amministrazione finanziaria, sono stati attribuiti grazie al contributo della dirigenza di vertice dell’Agenzia, e va a conti fatti a riconoscere il merito di chi, pur lavorando “dietro le quinte”, ha grandi capacità professionali. Contrasto all’evasione e contenzioso, assistenza ai contribuenti e coordinamento e supporto; queste sono state le categorie per le quali, in ognuna, sono stati premiati il primo ed il secondo classificato.

Agenzia Entrate Marche: ad Ancona nuova direzione provinciale

 A partire da lunedì scorso, 7 dicembre 2009, è attiva nella Regione Marche, nell’ambito del processo di riorganizzazione sul territorio italiano dell’Agenzia delle Entrate, la Direzione Provinciale di Ancona. Anche sul territorio marchigiano, infatti, l’attivazione della Direzione Provinciale rientra nell’ambito delle azioni finalizzate da un lato a contrastare al meglio il fenomeno dell’evasione fiscale, con azioni e controlli più mirati ed efficienti, e dall’altro a fornire servizi ancor più rapidi, efficienti e di qualità ai contribuenti. Questo, sul territorio della Regione Marche, è comunque solo il primo passo visto che a breve partiranno anche la Direzione Provinciale di Fermo e di Ascoli Piceno, mentre per il prossimo anno sono schedulate le aperture delle Direzioni Provinciali di Pesaro e di Macerata.

Fisco e pensioni: quelle d’oro alzano la media

 Da parecchio tempo, e comunque da quando è scoppiata la crisi in Italia e nel mondo, i Sindacati chiedono nel nostro Paese più attenzione non solo per i lavoratori a reddito fisso, ma anche per i pensionati. La perdita del potere d’acquisto ha pesato e sta continuando a pesare come un macigno sui bilanci delle famiglie che vivono di reddito fisso, in molti casi l’unico che entra in famiglia; così come i pensionati oramai sentono molto spesso non la crisi della terza o della quarta settimana, ma quella della seconda. I pensionati nel nostro Paese, tra l’altro, in materia di pensione incassata non sono di certo dei privilegiati, ragion per cui un alleggerimento della tassazione darebbe respiro a centinaia di migliaia di persone anziane, spesso sole ed abbandonate a se stesse.

Evasione fiscale: Emilia-Romagna, nuova “stretta” sulle compensazioni indebite

 Continua a tutto campo e da tutti i fronti l’attività di contrasto del Fisco all’evasione ed all’elusione fiscale. Dopo i recenti “blitz” presso le filiali di banche estere presenti nel nostro Paese, e dopo aver annunciato una raffica di controlli, finalizzati all’accertamento, su chi quest’anno non ha pagato le tasse rispetto agli anni scorsi, o ha pagato importi “sospetti” in quanto troppo bassi, sul territorio regionale continua la caccia, mirata, a chi evade le tasse nascondendo al Fisco proprietà immobiliari e macchine di lusso nonostante un reddito nella media, ovverosia sul livello dei 20 mila euro l’anno. Ebbene, in Emilia Romagna negli ultimi giorni c’è stata una nuova “stretta”, stavolta sulle compensazioni indebite, che ha portato nei settori del manifatturiero e dell’edilizia a scovare ben 13 milioni di euro di compensazioni fiscali “fittizie” su un totale di quindici soggetti.

Messico e transfer pricing: per i revisori obbligo di report

 L’amministrazione finanziaria del Messico ha provveduto a introdurre nuovi obblighi di report per quel che riguarda il transfer pricing a carico di società di revisione contabile (i cosiddetti contadores públicos): l’intento principale di questa operazione è sostanzialmente quello di rendere più agevoli i controlli da parte del Fisco su tali prezzi. Le regole in questione sono state introdotte nel corso di quest’anno e impongono dei vincoli più stringenti nell’ambito della certificazione del bilancio; i revisori, in effetti, dovranno conformarsi al principio di libera concorrenza delle transazioni, per venire incontro ai fini fiscali (si tratta, nello specifico, dell’impuesto sobre la renta e dell’impuesto impresarial a tasa unica). Anzitutto, al revisore viene richiesto di compilare dei moduli aggiuntivi in formato elettronico, utilizzando l’apposito sistema SIPRED e vi è inoltre un questionario specifico sui prezzi di trasferimento.