Mancano soltanto tre giorni per far fronte a una delle scadenze fiscali più importanti per quel che concerne il Contratto collettivo nazionale di lavoro (Ccnl): il prossimo 20 ottobre, infatti, rappresenta il termine ultimo per le imprese attive nel campo della spedizione e per le cosiddette agenzie marittime per il versamento dei contributi maturati nel corso del mese di settembre. Volendo essere ancora più precisi, c’è da dire che la data in questione si riferisce ovviamente a quelle aziende che sono solite applicare il contratto stesso del settore merci; in effetti, questi contributi previdenziali sono fondamentali per il fondo degli impiegati attivi nei comparti citati in precedenza. Un ulteriore elemento che deve essere tenuto bene in mente è il fatto che il pagamento dei contributi e l’invio delle distinte relative alla contribuzione sono due operazioni che vanno poste in essere sfruttando la via telematica, visto che non esistono altre alternative in tal senso.
Scadenze Fiscali
Modello 730 integrativo: ultime due settimane di passione
Come si è soliti dire in questi casi, il tempo è tiranno: non c’è definizione più azzeccata per descrivere l’imminente scadenza relativa al cosiddetto 730 Integrativo, il modello che deve essere presentato dai contribuenti interessati entro e non oltre il prossimo 25 ottobre. Questo documento tributario è essenziale e obbligatorio nel caso in cui vi siano stati degli errori al momento della compilazione o del calcolo all’interno del prospetto di liquidazione, quindi tutti quei soggetti che si dovessero accorgere di tali situazioni sono chiamati a compilare la dichiarazione in questione. Alla luce di tutto ciò, è necessario rinfrescare la memoria su quelli che sono gli adempimenti da realizzare e i codici tributo da sfruttare.
Condomini: ultima settimana per la scadenza sugli appalti
Osservando attentamente il calendario del fisco, ci si accorge che tra le scadenze più imminenti figura quella relativa ai contratti di appalto dei condomini: di cosa si tratta esattamente? Il termine ultimo in questione è quello del prossimo 17 ottobre, quindi mancano appena sette giorni per provvedere all’adempimento. In pratica, ai condomini viene richiesto di versare le ritenute alla fonte che si riferiscono ai corrispettivi posti in essere nel corso del mese di settembre: le prestazioni prese in esame, inoltre, sono quelle relative ai già citati contratti di appalto per opere e servizi che sono stati eseguiti nell’esercizio dell’impresa. Il discorso va comunque allargato a diverse fattispecie.
Regime forfetario: ultima settimana per le annotazioni contabili
Sette giorni esatti: non rimane molto tempo a disposizione delle associazioni sportive dilettantistiche, di quelle che non perseguono alcuno scopo di lucro e delle cosiddette pro loco che hanno aderito al regime forfetario: si tratta per l’appunto della disciplina contenuta nel primo articolo della Legge 398 del 1991 (“Disposizioni tributarie relative alle associazioni sportive dilettantistiche). In effetti, la scadenza fiscale è stata fissata in questo caso alla data del prossimo 15 ottobre. Che cosa bisognerà fare nella prossima settimana? Gli enti coinvolti e citati in precedenza avranno l’obbligo di annotare in un prospetto tutti i corrispettivi e i proventi che sono stati ottenuti nel corso del mese di settembre a seguito delle loro attività commerciali, operazione che può anche beneficiare di un’unica registrazione.
Scadenze fiscali: otto giorni per i depositi di alcole e bevande alcoliche
Otto giorni esatti: è questa la distanza temporale che ci separa da una delle scadenze fiscali più imminenti, vale a dire quella relativa ai depositi commerciali che sono attivi nel settore delle bevande alcoliche e dell’alcole. Nello specifico, la data da rispettare in questo senso è quella del prossimo 14 ottobre. Che cosa devono provvedere a fare i contribuenti coinvolti? Ad essi viene richiesto di inviare i dati che si riferiscono al bilancio contabile, esattamente così come risultava nel corso del mese di agosto: i soggetti a cui si sta facendo riferimento sono gli operatori che realizzano appunto questi depositi, tranne coloro che sono impiegati nel settore del vino e delle bevande fermentate che non corrispondono appunto al vino o alla birra. C’è un preciso testo di riferimento in questo caso: si tratta della determinazione direttoriale del 28 gennaio 2009, ma occorre comprendere meglio cosa rappresentano tali depositi e settori.
Scheda carburanti, la scadenza fiscale è fissata per il 31 agosto
Una settimana esatta: è questa la distanza temporale che separa i contribuenti dalla prossima scadenza relativa alla scheda carburanti. Che cos’è di preciso questa scheda? Si tratta di un documento molto utile ai fini fiscali, in quanto permette di documentare nel dettaglio quali sono stati gli acquisti di un qualsiasi tipo di carburante (quindi non si fa alcuna distinzione tra le tipologie più diffuse, vale a dire la benzina, il gasolio, il metano e il gpl); gli acquisti in questione devono essere stati realizzati negli impianti stradali da parte dei soggetti passivi Iva al momento del compimento di un lavoro autonomo o di un’attività d’impresa.
Monte Titoli: due settimane per il pagamento degli utili
Il prossimo 16 luglio rappresenterà un’altra data fondamentale per quei contribuenti che devono prestare attenzione alle scadenze fiscali: si tratta, infatti, del termine ultimo per il versamento dell’imposta sostitutiva relativa gli utili azionari e ai titoli che sono stati immessi presso Monte Titoli spa. L’adempimento in questione deve essere posto in essere dagli istituti di credito, dalle società di intermediazione mobiliare e da altri intermediari finanziari che si sono resi protagonisti di questo specifico deposito accentrato. Bisogna comunque comprendere nel dettaglio di cosa si sta parlando. Anzitutto, cos’è Monte Titoli esattamente?
Cedolare secca affitti 2011 stravolge le scadenze
L’entrata in vigore dell’imposta sostitutiva sui redditi da locazione, ovverosia la cedolare secca sugli affitti, ha ufficialmente scombussolato le scadenze fiscali per quel che riguarda, a valere sul 2011, i termini di consegna dei modelli di dichiarazione. Questo perché c’è tempo fino al prossimo 6 giugno 2011 per registrare i contratti di locazione scaduti dal 7 aprile scorso, e per i quali il proprietario degli immobili può andare a decidere in via opzionale se continuare a dichiarare i redditi da affitto nella maniera classica, ovverosia ai fini Irpef, oppure passare al regime della cedolare. Aspettando questa scelta da parte dei contribuenti interessati, di riflesso, attraverso l’emanazione di un apposito Decreto, slittano anche i termini per la consegna del modello 730/2011. La scadenza originaria della consegna del 730/2011 al sostituto d’imposta scadeva il 2 maggio del 2011, ma grazie alla proroga c’è ora più tempo con il termine ultimo che scade proprio domani, lunedì 16 maggio 2011.
Scadenze fiscali del 2 maggio 2011
Quella del 2 maggio prossimo, ai fini fiscali, è una delle scadenze più importanti dell’anno per quei contribuenti che, essendo lavoratori dipendenti o pensionati si avvalgono dell’assistenza fiscale prestata dai sostituti d’imposta. Entro lunedì prossimo, infatti, in accordo con quanto si legge sullo scadenziario maggio 2011 pubblicato online dell’Agenzia delle Entrate, i contribuenti citati dovranno presentare al datore di lavoro, oppure all’ente pensionistico, il modello 730/2011, nonché la busta che contiene il Mod. 730-1, ovverosia la scheda per la scelta della destinazione dell’8 e del 5 per mille dell’imposta sul reddito delle persone fisiche (Irpef). Sempre entro il 2 maggio 2011, per le parti contraenti di contratti di locazione e di affitto, scatta il versamento dell’imposta di registro sui contratti di locazione e di affitto stipulati in data 1 aprile 2011, oppure rinnovati in via tacita a decorrere sempre dalla data dell’1 aprile scorso.
Unico, invio in ritardo giustificato con la password scaduta
Una delle ultime sentenze della Commissione Tributaria Regionale della Lombardia, la quale risale proprio a quest’anno, ha chiarito alcuni aspetti in merito alla presentazione del modello Unico: in effetti, capita più spesso di quanto si pensi che la dichiarazione dei redditi venga inoltrata in ritardo rispetto alla scadenza fiscale, situazione per cui sono previste sanzioni e ravvedimenti ben precisi. Ma la Ctr in questione ha precisato che le sanzioni pecuniarie non possono essere applicate nell’ipotesi di una presentazione oltre i termini (nello specifico, un periodo superiore ai novanta giorni) che è stata provocata da una password che è di fatto scaduta. Dunque, il caso di specie si riferisce all’invio del documento fiscale attraverso la modalità telematica. Le motivazioni della sentenza sono intuibili, dato che l’errore che è stato preso in esame non può essere punito in base a quanto stabilito dal Decreto legislativo 472 del 1997 (“Disposizioni generali in materia di sanzioni amministrative per le violazioni di norme tributarie”: l’articolo 6 parla proprio delle cause di non punibilità).
Modello Eas 2011: ultimi giorni per l’invio
Il tempo stringe per l’invio, da parte del cosiddetto Terzo Settore, del modello Eas. L’ultimo giorno utile è infatti quello di giovedì 31 marzo 2011 a seguito di una proroga che ha spostato di un mese i termini per l’invio delle comunicazioni da parte degli enti associativi. Lo slittamento dei termini, in particolare, è stato reso possibile grazie al cosiddetto “Decreto Milleproroghe” che ha quindi concesso agli enti associativi più tempo per adempiere ad un obbligo necessario al fine di poter fruire delle agevolazioni fiscali previste per il terzo settore. Il modello Eas, infatti, è stato introdotto dall’Amministrazione finanziaria dello Stato proprio a tutela, da un lato, degli enti associativi, e dall’altro a contrasto della concorrenza sleale, ovverosia di quegli operatori commerciali camuffati da enti associativi al fine di fruire, indebitamente, delle agevolazioni fiscali. Situazioni di questo tipo sul territorio sono state di recente scovate dall’Agenzia delle Entrate che, di conseguenza, ha presentato a chi di dovere il “conto” con tanto di sanzioni ed interessi da pagare.
Banche e Sim: l’imposta sostitutiva va versata entro il 16 marzo
La data del prossimo 16 marzo sarà fondamentale per delle categorie particolari di contribuenti: si tratta infatti, di una scadenza fiscale che andrà a riguardare direttamente gli istituti di credito, le società di intermediazione mobiliare (Sim) e gli intermediari finanziari autorizzati. Di cosa si tratta esattamente? Il riferimento deve andare all’imposta sostitutiva che deve essere versata in relazione al mese di gennaio, vale a dire quel tributo che si applica sulle plusvalenze (il cosiddetto regime del risparmio amministrato) e che va dichiarato utilizzando il consueto modello F24 mediante la modalità elettronica. L’Agenzia delle Entrate ha già provveduto a disciplinare nel dettaglio il settore, dunque si conoscono perfettamente termini e modalità del pagamento. Anzitutto, bisogna precisare che tali contribuenti hanno a disposizione tre diversi codici tributo: cerchiamo di capire il loro utilizzo e la loro utilità.
Iva: ancora due settimane per la fatturazione differita
Il prossimo 15 marzo sarà una data fondamentale e da tenere bene a mente da parte di quei contribuenti che devono provvedere all’emissione e alla registrazione delle fatture dell’Iva: in particolare, questa imminente scadenza temporale si riferisce a quei documenti tributari che sono stati differiti e che contemplano beni sottoposti a consegna o spedizione nel mese di febbraio che è appena terminato. Ovviamente, l’intera operazione deve risultare dal documento di trasporto o da un altro documento che sia idoneo a identificare i contraenti. A cosa devono provvedere dunque questi soggetti? Le fatture in questione necessitano di elementi importanti, come la data e il numero di riferimento; inoltre, per tutte le vendite che sono state poste in essere nel corso del mese precedente e nei riguardi degli stessi soggetti, esiste un’ulteriore possibilità, vale a dire quella di emettere una sola fattura che riepiloghi l’intera situazione fiscale.
Modelli Eas: il Milleproroghe concede tempo fino al 31 marzo
Tra i tanti provvedimenti che sono stati introdotti dal Decreto Milleproroghe, ce n’è uno di importanza fondamentale per quel che riguarda gli adempimenti fiscali: in effetti, questa legge ha prorogato fino al prossimo 31 marzo il termine relativo alla presentazione del cosiddetto modello Eas (Enti Associativi). Come è noto, questa disciplina riguarda tutti quegli enti che hanno optato per il regime di decommercializzazione dal punto di vista tributario e dell’Iva in riferimento alle loro attività. L’approvazione di tale documento non è così lontana nel tempo, anzi risale addirittura al 2009, quando sono state fissati modalità e termini per la presentazione del modello. La scadenza originaria e relativa a quegli enti che erano stati istituiti dopo il 29 novembre del 2008 era stata stabilita in sessanta giorni dalla nascita effettiva della società, anche se vi erano possibilità di proroga nel caso il termine non coincidesse con una data precedente all’ultimo giorno del 2009.