Nella giornata di ieri la Camera ha approvato la fiducia sulle comunicazioni del governo al decreto sul federalismo municipale e quindi il provvedimento passerà alla firma del Presidente della Repubblica. Il decreto introduce due aliquote che saranno applicate al canone annuo di affitto, queste aliquote hanno lo scopo di sostituire Irpef e addizionali. Nello specifico la prima aliquota, del 19%, sara’ applicata ai canoni concordati, la seconda, del 21%, sara’ pagata dai proprietari di immobili che scelgono il regime libero. A partire da quest’anno sarà possibile pagare le imposte sui canoni di locazione con il sistema semplificato della cedolare.
Tassa Comunale
Iva: dal 2011 le nuove aliquote
A mali estremi mali rimedi. Chi l’avrebbe mai detto che i problemi di evasione possono essere risolti con una serenata. Se non ci credete, é recente la notizia di una cittadina bulgara, Sopot, il cui sindaco ha escogitato un sistema che poi si è rivelato efficace per indurre i cittadini a pagare le tasse. In pratica chi non paga le tasse si ritrova il coro maschile e la banda musicale della città, assistiti dal sindaco e in presenza di agenti del fisco, appostati sotto casa mentre intonano serenate di canzoni patriottiche riadattate per l’evasore. I cantanti non si fermano finchè l’evasore non esce fuori a saldare il debito. I musicisti suonano non solo per tasse non pagate, anche le multe sono spesso protagoniste di imbarazzanti quanto curiosi ritornelli.
Tassa di soggiorno estesa a tutti i comuni
Nuova ipotesi per la tassa di soggiorno, che dovrebbe essere estesa a tutti i comuni e non limitata ai capoluoghi. La proposta sarà sottoposta al «sì» dei sindaci. Finora infatti la tassa di soggiorno é stata limitata ai capoluoghi, finora applicata a Udine ma non a Lignano Sabbiadoro, a Lucca, ma non nella cittadina turistica di Viareggio, a Messina ma non a Taormina. Il federalismo fiscale municipale porta così di nuovo alla luce la tassa di soggiorno, un dazio datato 1910, soppresso nel 1989 che però in situazioni economiche non facili, torna alla ribalta per iniettare liquidità nelle casse dei comuni.
Minacce a chi non paga la tassa sui cani, succede in Svizzera
E chi l’avrebbe pensato che anche i politici della Svizzera, Paese rinomatamente civile e tranquillo, facessero delle affermazioni a dir poco fuori luogo. Ha scatenato un vero caos l’asserzione (o minaccia, come alcuni l’hanno chiamata), di Flavio Torti, 47 anni, originario di Stabio e sindaco di Reconvilier, un comune del Giura bernese di 2.400 abitanti. La vicenda ha origine dopo lo studio effettuato dalla commissione finanze del Comune che ha denotato come alcuni si rifiutino di pagare tasse e imposte. Tra questi è stata riscontrata anche gente che non vuole pagare la tassa annua di 50 franchi sui cani. Alla base del putiferio mediatico c’è la lettera inviata in dicembre ai cittadini, in cui si sottolineava che a chi si sarebbe rifiutato di pagare la tassa sul cane sarebbe stato ucciso l’animale.
A Philadelphia tasse per i blogger
I bogger di Philadelphia iniziano ad impallidire: non hanno preso bene l’inizativa dell’amministrazione cittadina di tassare di 300 dollari annui i blog. Si tratterebbe di una “business privilege licence”, assimilando il blog a una realtà di imprese. Per il momento si tratta solo di una proposta: nel mese di giugno alcuni membri dell’amministrazione municipale hanno sostenuto la proposta nel consiglio cittadino, volta ad applicare a tutte le aziende e agli autori di pagine personali di pagare la tassa perchè “il solo fatto di scegliere di guadagnare del denaro dalla pubblicità, indipendentemente dalla somma generata qualifica il blog d’impresa” hanno sottolineato i sostenitori. La proprosta, sarà approvata o meno dal voto in consiglio, il prossimo mese.
Milano: assessore propone tassa sul gioco
La ludodipendenza é la dipendenza dal gioco d’azzardo, è una delle prime forme di “dipendenza senza droga” studiate da psicologia e psichiatria, ma anche dei mezzi di comunicazione di massa, ma anche spesso soggetto di sceneggiature di film e teatro, patologia le cui conseguenze sull’equilibrio del soggetto affetto e della sua famiglia, possono essere anche gravi. Questo ha portato tante persone a rovinarsi e a perdere tutto, dai soldi alla famiglia. Per uscire da questo tunnell é necessario il supporto medico, della famiglia e dei propri cari. A volte può servire anche una tassa. Forse.
Milano: abolire le tasse dei negozi di vicinato
Eliminare le tasse comunali per i negozi di vicinato, soprattutto per gli esercenti che decidono di lasciare l’insegna accesa anche di notte, lo propone l’assessore regionale al Commercio e Turismo Stefano Maullu al Comune di Milano per agevolare i piccoli commercianti milanesi e dare una boccata d’aria in tempi di crisi agli imprenditori milanesi. I negozi di vicinato, secondo l’art..4 del D.Lgs. 114/1998 sono esercizi aventi una superficie di vendita non superiore a 150 mq nei comuni con popolazione residente inferiore a 10 mila abitanti o a 250 mq nel comuni con popolazione superiore.
A Roma Alemanno propone tassa sui cortei
Alemanno propone un balzello che scatena non poche polemiche. Ha proposto una sorta di tassa sui cortei. Ha rivelato che é allo studio una delibera apposita per introdurre un contributo ai servizi nel caso delle grandi manifestazioni nazionali. La ratio della nuova tassa é un senso di equità: nelle grandi manifestazioni nazionali ci deve essere anche il pagamento dei servizi, ha sottolineato il sindaco.
Arthob: a Brescia tasse per le sagre popolari
Una cena al ristorante o una passeggiata enogastronomica tra le sagre? La scelta risulta difficile per i buongustaio, la lotta non é solo tra buone forchette ma anche tra ristoratori e sagre. L’Arthob (associazione ristoranti, trattorie, hostarie bresciane) chiede la regolarizzazione delle feste in piazza: l’associazione che raccoglie centinaia di ristoratori in provincia di Brescia chiede che siano equiparati diritti e doveri attraverso un regolamento. Secondo un’indagine della locale Fiepet Confesercenti nel terristorio bresciano 1.594 feste per un totale di 5.804 giorni complessivi per una popolazione di poco più di 1 milione e duecentomila abitanti. Da questi dati si può capire quanto la tendenza ad organizzare sagre di ogni tipo possa incidere sull’andamento di una categoria, quella dei ristoratori e dei baristi, che già paga le conseguenze della crisi globale.
A Belluno una tassa per i picnic
Sole, parco, tempo libero… gli ingredienti giusti per un bel picnic! E un po’ di soldi anche, per pagare la tassa. La propone il sindaco di Calalzo, una tassa di pochi euro per i frequentatori delle aree picnic attrezzate anche per proteggere l’ambiente dai “disastri” del turismo sulle Dolomiti. Il sindaco Luca De Carlo, stanco da quello che definisce “un turismo mordi e fuggi, di cui la provincia non ha più bisogno, vuole dire basta al “tutto gratis” che alla fine lascia solo rifiuti e danni all’ambiente.
Tasse a Roma: rincari ma salvi gli asili
Dopo che Alemanno era stato soprannominato dall’opposizione “sindaco delle tasse“, c’è stato qualche ripensamento. Rincari per i musei comunali, 100 euro per i matrimoni nelle sale di pregio, si conferma la tassa sui bagni pubblici, ma non saranno toccati gli asilio nido. La delibera 66 stabilisce rincari per alcuni servizi a domanda individuali come l’ingresso ai musei comunali, i matrimoni “di lusso” (tassa di 100 euro sui matrimoni di residenti a Roma celebrati in una delle quattro sale di pregio del Campidoglio) e l’uso dei bagni pubblici.
Alemanno eletto sindaco delle tasse a Roma
Il commento arriva dal capogruppo del Pd in Consiglio comunale Umberto Marroni, ed é relativo alla manovra di bilancio 2010 del Campidoglio che sarà votata entro pochi giorni. Con una buona dose di scherno, il capogruppo “elegge” Alemanno “sindaco delle tasse” esprimendo così la contrarietà del gruppo alla manovra che prevede 24 nuove tasse e 12 adeguamenti tariffari.
Alemanno è il sindaco delle tasse – sottolinea Marroni -. La manovra del Comune di Roma aumenta le tariffe e diminuisce i servizi, è un bilancio che punisce famiglie e imprese romane e un inutile accanimento verso i cittadini di questa città. Una manovra fatta solo di tagli e aumenti tariffari, che colpisce pesantemente le famiglie e le imprese romane: un bilancio punitivo per l’economia capitolina.
Roma: alla tassa sul turismo i commercianti dicono no
Chi vorrà vedere Roma dovrà pagare. E non si tratta delle spese di albergo o di vitto per la vacanza, ma di una vera e propria tassa ‘di soggiorno’. Relativamente bassa (10 euro appena) per i turisti che affollano la città eterna. Il Governo ha pensato a questa tassa come misura per aiutare il debito di Roma. Se sarà approvata, sarà imposta ai turisti che alloggiano negli alberghi romani. La tassa é favorita da chi nota il fatto che Roma ospiti milioni di visitatori l’anno comportando per la città costi vari per mantenere la pulizia e la manutenione delle strade.
La tassa di soggiorno sarà progressiva, massimo 10 euro per l’extralusso – sottolinea Gianni Alemanno, il sindaco – . Ci sarà una parte di interventi a nostra disponibilità per mettere in equilibrio il bilancio. Avremo una serie di facoltà del Comune per fare tagli e mettere delle tasse che gravi sui turismi ma non sui cittadini.
Più tributi da pagare e sempre meno servizi
Gli italiani pagano sempre più tasse e tributi locali a Comuni, Regioni e Province, ma nel complesso, salve qualche caso raro sul territorio, ricevono sempre meno servizi. E’ questa, in estrema sintesi, la fotografia scattata da Krls Network of Business Ethics con un Rapporto commissionato da Contribuenti.it e che sarà pubblicato nel numero mensile dell’Associazione nel corrente mese di maggio. Per quest’anno, in particolare, gli italiani andranno a pagare in media il 6,8% in più di tasse locali rispetto all’anno precedente; trattasi chiaramente di una situazione allarmante per la quale il presidente di Contribuenti.it Associazione Contribuenti Italiani, Vittorio Carlomagno, ritiene che si debba porre rimedio, innanzitutto, attraverso l’istituzione, presso le Prefetture di tutta Italia, di un Garante per la sorveglianza dei tributi. Lo studio sulla pressione fiscale da tasse locali, da parte di Krls Network of Business Ethics, è stato effettuato a 360 gradi ed ha riguardato nello specifico, per i Comuni, le entrate relative alle addizionali comunali, l’Ici, l’Iciap, l’Irpef, la tassa cimiteriale e l’imposta sulla pubblicità.