Duecento euro per rinnovare il permesso di soggiorno. Finora la somma dovuta ammontava a ottanta euro. Da quest’anno però gli stranieri residenti in Italia dovranno sborsare di più, con il gettito ricavato si finanzieranno i rimpatri degli irregolari. Il cosiddetto “Fondo rimpatri”, quello utilizzato per rimandare in patria i migranti che arrivano in modo irregolare: solo una metà sarà destinata a questo fondo, l’altro 50% andrà al Viminale per spese di ordine pubblico e sicurezza e per finanziare gli sportelli unici e l’integrazione. Dal 30 gennaio prossimo la norma firmata a ottobre 2011 dagli allora ministri dell’Interno Roberto Maroni e dell’Economia Giulio Tremonti, il nome esatto é “contributo per il rilascio e rinnovo del permesso di soggiorno” e l’importo non é fisso ma varia in base alla durata del permesso.
Tasse
Le tasse più strane della storia
Se non ci diamo pace per le tasse introdotte dal governo Monti, possiamo, forse, tirare un po’ su il morale sapendo che, nel corso dei secoli, c’è qualcuno che ha fatto di peggio. Se Monti ha introdotto un maggior peso fiscale per la nobile causa di salvare l’Italia dal baratro, non osiamo immaginare perchè meno di sette anni fa, nello stato di Maryland, qualcuno introdusse una tassa sullo scarico: e non si tratta di scarichi di materiali oppure avanzi, scarti di un qualcosa di misterioso, in questo caso si parla proprio dell’atto di scaricare quando si va al bagno. Ma vediamo insieme, solo alcune delle tasse più strane della storia. E alcune sono anche decisamente recenti.
La fat tax contro obesità e cibi spazzatura
Il nostro é un mondo squilibrato. Da un lato la parte Sud del nostro pianeta soffre la fame e l’obesità é una parola sconosciuta. Dall’altro lato invece il grasso in eccesso ha assunto le caratteristiche quasi di un’epidemia: secondo l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) l’obesità rappresenta uno dei principali problemi di salute pubblica nel mondo, quasi una “malattia” che si sya diffondendo in molti Paesi e che può causare, in assenza di un’azione immediata, problemi anche molto gravi.
Tassa sulla disoccupazione o per la partecipazione ai concorsi pubblici?
L’iter per partecipare a un concorso pubblico é solitamente lo stesso: la domanda di partecipazione va scritta su carta semplice oppure su un modulo ufficiale emesso dall’ente, bisogna spedirla all’amministrazione che ha bandito il concorso, firmarla e aspettare il giorno del concorso. Non dimenticate il pagamento della tassa concorsuale, la nota tassa per la partecipazione nei concorsi pubblici. Da tempo ormai si riscontra sempre più spesso nei bandi di concorsi pubblici la tassa concorsuale, ovviamente obbligatoria per chi desidera partecipare a tale concorso pubblico. In mancanza di pagamento ed esibizione di avvenuto pagamento, il soggetto viene escluso dalla procedura concorsuale.
Tassa sui bagel a New York
Prima di avventurarci in filosofiche considerazioni cerchiamo di ricreare la scena, per renderci almeno conto del tenore di questa tassa: siamo a New York e in pratica, un americano ha comprato un bagel e se lo porta a casa incartato pagando un prezzo normale, nello stesso momento un suo concittadino ha deciso di mangiarlo nel negozio e lo paga il 9-10%, non a causa del servizio al tavolo. A New York si sono inventati questa nuova tassazione che colpisce il consumo dei prodotti di bottega.
La tassa sulle streghe genera proteste in Romania
Immaginate uno scenario funesto, un palazzo avvolto dalla nebbia e una moltitudine di streghe pronte a maledire chiunque osi contrariarle: non siamo sul set dell’ultimo film di Dario Argento, anche se forse non siamo troppo lontani da uno scenario del genere. Il luogo di incontro di queste non troppo simpatiche signore é la Romania, dove essere strega pare che rappresenti un vero e proprio lavoro, con tanto di tasse da pagare e fondo pensionistico in regola.
Tassa sui fedeli in Germania
Sono lontani i tempi in cui qualcuno disse: “Gratuitamente avete ricevuto gratuitamente date”. Se volete appartenere a una chiesa dovete pagare una tassa, obbligatoriamente. E se proprio non ne volete sapere, l’unico modo per sottrarsi a questo balzello é la scomunica. In pratica occorre prendersi la briga di andare in una sorta di tribunale amministrativo e firmare una dichiarazione in questo senso, per cancellare il proprio nome dagli elenchi dei battezzati. Un atto a cui potrebbero arrivare le persone non solo per presa di posizioni polemiche o mere questioni di principio, ma anche per motivi economici, dovuti alla scarsità di denaro.
Per Tremonti troppe tasse, servono tagli
La manovra che dallo stesso Mario Monti é stata definita Salva-Italia é sbarcata in Senato e dovrà essere approvata domani, sono circa 180 gli emendamenti presentati alle commissioni Bilancio e Finanze. Nello specifico l’Idy ha presentato 46 emendamenti, la Lega 60 e il Pd nessuno. Dopo che il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha difeso l’esecutivo di Mario Monti dalle polemiche, anche il Rapporto Afo dell’Abi 2011-13 si esprime in merito al decreto: secondo le previsioni dell’associazione é prevista una riduzione del rapporto deficit-Pil a -0,1% nel 2013 e una riduzione del rapporto debito-Pil al 117,4%. Continuano però i dubbi da parte di vari esponenti politici.
Troppe tasse mettono a rischio l’agricoltura
La manovra economica “salva Italia” sembra aver dimenticato uno dei settori più importanti del nostro Paese: il primario, o almeno é quanto sostiene il Presidente di Confagricoltura. Il decreto, al vaglio dei due rami del Parlamento non soddisfa l’organizzazione, sono previste tante tasse, ma poche o nulle misure a sostegno della crescita del settore primario e, al contrario di dare sostegno in questo periodo di crisi, porta incrementi di tassazione per il settore agricolo che vanno dal 100 fino al 400 per cento.
Liberalizzazioni al centro del dibattito politico
Il nuovo esecutivo guidato da Monti sta procedendo a tappe con le sue misure, come ha sottolineato Olli Rehn a Bruxelles. Il commissario agli Affari economici e monetari ha ricordato che il prossimo pacchetto molto importante, é quello che dovrà mettere ancora di più l’accento sulle misure strutturali e le liberalizzazioni. Non é dello stesso parere il segretario della CGIA di Mestre, Giuseppe Bortolussi che, dati alla mano, sottolinea che le liberalizzazioni già avvenute, non hanno dato i risultati sperati.
Auto e moto d’epoca: le precisazioni sulle esenzioni fiscali
L’Automotoclub Storico Italiano (Asi), l’ente morale che riunisce circa 140mila appassionati di veicoli storici, e la Federazione Motociclistica Italiana (Fmi) sono le due associazioni che sono state prese in esame dalla nostra amministrazione finanziaria in una delle sue ultime circolari: la risoluzione 112/E, documento pubblicato nel corso della giornata di ieri, ha infatti riguardato l’obbligo di iscrizione ai due enti e l’esenzione dal pagamento delle tasse automobilistiche. Come bisogna comportarsi in questo frangente?
Marcegaglia a favore delle misure Monti
Il mondo dell’imprenditoria freme a causa delle nuove misure del premier Monti, le quali prevedono, tra l’altro, l’aumento di due punti percentuali per l’IVA. Aumento che non viene accolto troppo felicemente dalle imprese, i cui animi però vengono presto rassicurati direttamente da Emma Marcegaglia, leader degli industriali, la quale in un videomessaggio all’assemblea della Cna ribadisce l’urgenza di provvedimenti di riforma ed esprime la propria approvazione verso le misure del nuovo esecutivo.
Dagli albergatori di Maiori un secco no alla tassa di soggiorno
La tassa di soggiorno trova ogni giorno di più un numero crescente di detrattori, specialmente per quel che riguarda gli operatori attivi nel settore turistico. L’ultima contestazione a questa imposizione tributaria giunge direttamente dall’Associazione Albergatori della città di Maiori (siamo nella provincia di Salerno), la quale ha fatto sentire la propria voce insieme ad Assotravel: in pratica, la levata di scudi si basa sul fatto che questa imposta è destinata a provocare effetti negativi sulle attività in questione, in particolare una netta riduzione delle presenze nelle strutture alberghiere e, di conseguenza, una occupazione in calo per quel che concerne il comparto in questione.
Tasse sugli animali domestici: é solo una bufala
Tasse a destra e manca pur di uscire dalla crisi economica e risanare i conti pubblici. Non bastano l’aumento dell’IVA e il ritorno dell’ICI. Se l’Italia sta male, gli italiani devono pagare. E devono pagare pure gli animali che si portano al guinzaglio. Questo il pensiero di chi, fino a poco fa, leggeva le news dell’ultima ora sul pc, mentre accanto il proprio fido rimaneva allibito. Sembrava infatti che sarebbe stata proposta una tassa sugli animali domestici. Le polemiche dei padroni non sono tardate ad arrivare. Tutto però ha inizio alcuni mesi fa. Ripercorriamo la storia.