Un gruppo di professori, tecnici di primaria competenza, é questa la composizione del nuovo governo Monti. Un esecutivo su cui ripone la propria fiducia anche l’ex premier Berlusconi, che però precisa: “Se questo governo tassa troppo, rischia di cadere.” Il governo Monti rischia di diventare impopolare e le forze politiche che lo stanno appoggiando potrebbero non essere rielette. Si parla molto in questi giorni della reintroduzione dell’ICI, che obbligherebbe i cittadini a pagare la tassa sulla prima casa. Non solo ICI, un’altra tassa protagonista della cronaca degli ultimi giorni é la patrimoniale, anche questa “spettro” dell’ex premier.
Tasse
Porto di Taranto: eliminata la tassa di ancoraggio
Gettare l’ancora nel porto e non pagare neanche un euro di tasse è il sogno di molti diportisti, ma sta diventando la realtà concreta a Taranto: l’offerta in questione è quella avanzata dal comitato portuale della città pugliese, il quale è intenzionato a ridurre del 99% le tasse di ancoraggio per l’intero 2012, una iniziativa davvero allettante. Il nuovo piano delle tariffe sta per essere reso noto in tutti i suoi dettagli e fa parte di un progetto più ampio che prevede un miglioramento della competitività dell’hub in questione, il quale deve far fronte alla concorrenza degli altri porti del Mediterraneo che possono già vantare delle tasse davvero ridotte per quel che concerne i traffici commerciali.
Anche a Bergamo si discute di tassa di soggiorno
Anche a Bergamo le discussioni in merito alla celebre tassa di soggiorno sono più accese che mai: la giunta comunale, guidata ovviamente dal sindaco Franco Tentorio, non la pensa alla stessa maniera delle principali associazioni del settore turistico, le quali si erano dette fortemente contrarie a una soluzione fiscale di questo tipo, motivando la loro scelta con gli effetti negativi che verrebbero causati ai turisti stessi, in primis delle tariffe più salate per la fruizione di alberghi e hotel. Il comune bergamasco ha invece deciso di tirare dritto e di confermare l’introduzione del tributo in questione senza alcun tipo di ripensamento.
Tasse universitarie troppo alte? È possibile il risarcimento
Dopo questa sentenza forse cambierà qualcosa nel mondo universitario: il Tar di Milano ha accolto il ricorso di una associazione studentesca la quale aveva denunciato l’ateneo pavese per aver aumentato le imposte, nell’anno accademico 2009-10, oltre il limite previsto dalla legge. L’ateneo ora sarà costretto a pagare. L’associazione Unione degli universitari di Pavia ha prima cercato di bloccare l’aumento, e poi, scoprendo nel cda dell’Università di Pavia che il tetto del 20% veniva sforato di circa 1 milione e 700mila euro, ha deciso di presentare ricorso al Tar della Lombardia.
Tasse ecologiche per 41 miliardi, ma solo 1,1% va alla tutela ambiente
Gli italiani pagano ogni anno 41,29 miliardi di euro in tasse ecologiche ma solo l’1,1% di questa percentuale pagata dagli italiani viene speso per la protezione dell’ambiente (dati Cgia Associazione artigiani piccole medie imprese) di Mestre. L’associazione sottolinea che questa serie di tasse e imposte ambientali che grava sugli italiani è lunghissima e pesano soprattutto su energia, trasporti ed inquinamento. La Commissione europea inoltre sta lavorando per definire le regole di base per colpire i possessori di veicoli, come sempre il presupposto sarà quello che chi inquina pagherà di più.
Le tasse sul turismo generano polemiche
Non voluta da molti operatori nel settore, è però stata applicata in molte città d’Italia. Stiamo parlando della tassa di soggiorno, balzello che i turisti sono costretti a pagare all’albergatore, il quale é considerato sostituto d’imposta, obbligato dunque a pagare, e in tempi brevi, anche in caso di mancato o di ritardato pagamento del cliente. Le tariffe variano da città a città e per una notte si può sborsare fino a 5 euro. Dobbiamo ammettere però che con questa tassa di soggiorno l’Italia non farebbe altro che allinearsi alle altri grandi città europee e internazionali.
Fa ancora discutere la futura “carbon tax” sui voli aerei
La sensibilità ambientale viene ben rappresentata attualmente dalle varie proposte relative alla tassazione delle emissioni di gas serra: la data del prossimo 1° gennaio, il primo giorno del 2012, sarà infatti caratterizzata da un tentativo di imposizione piuttosto particolare, visto che l’Unione Europea è fortemente intenzionata a far aderire le compagnie aeree di tutto il mondo all’Emission Trading System. In estrema sintesi, questo vuol dire che chiunque voglia volare nei cieli europei dovrà anche sborsare una tassa, la cosiddetta “imposta sul carburante”: si tratta di circa diciotto euro che andranno a colpire come cespite ogni singola tonnellata di emissioni nocive in atmosfera.
Francia annuncia aumento Iva e tasse aziende
Il periodo di austerità richiede maggiore rigore e la Francia deve scontrarsi con questa realtà, il Paese ha così annunciato un innalzamento dell’Iva, delle tasse aziendali e l’anticipazione di un anno, al 2017, della riforma delle pensioni: dei cambiamenti che che sono stati in questi giorni annunciati dal premier francese Francois Fillon, che oggi ha annunciato il nuovo piano per permettere allo stato di “prendere il respiro” e risparmiare 100 miliardi di euro per raggiungere l’equilibrio di bilancio nel 2016. Previsto un aumento del 5% sulle imposte delle grandi società, un innalzamento dell’Iva su numerosi prodotti e servizi, e come già detto l’anticipazione di un anno (dal 2018 al 2017) della riforma delle pensioni oltre l’innalzamento dell’età pensionabile da 60 a 62 anni.
Superbollo, scadenza entro 10 novembre
Oltre ai soliti appuntamenti con l’Iva per i commercianti, il pagamento di Unico, della cedolare secca, arriva questo mese anche il superbollo auto. Si tratta di una misura che riguarda non tutti i cittadini ma solo alcuni contribuenti e cioè coloro che sono possessori di veicoli che superano i 225 kilowatt di potenza. Ogni kilowatt oltre questa soglia prevede 10 euro di tassa. L’addizionale erariale sulla tassa automobilistica (il nome tecnico del superbollo) si applica a coloro che il 6 luglio 2011 erano in possesso di un’automobile con potenza superiore ai 225 kw che equivalenti quindi a 306 cavalli. Attenzione, si parla di possessori e quindi non solo i proprietari, ma anche gli usufruttuari e gli utilizzatori in leasing (come risulta dall’iscrizione al Pra). Il gettito derivante, al contrario del normale bollo auto non finirà nelle casse delle Regioni ma dell’erario.
Bill Gates dice si alla Tobin Tax
Bill Gates si è espresso a favore dell’imposizione di una nuova tassa sulle transazioni finanziarie, quella conosciuta come Tobin tax, dal nome dell’economista americano che l’aveva ideata, e oggi è nota anche come tassa “Robin Hood”, in quanto sposterebbe risorse dai paesi ricchi a quelli in via di sviluppo. Non di rado però, dobbiamo ammettere che le tasse “umanitarie” non sono servite realmente gli scopi che si proponevano coloro che le promuovevano.
Critiche alla Siae per la tassa sui trailer
È già stata ribattezzata come “tassa sui trailer”: ha suscitato un mare di polemiche l’indiscrezione in merito alla presunta tassazione che sarebbe stata imposta dalla Siae (Società Italiana degli Autori ed Editori), un tributo che verrebbe applicato proprio ai trailer che i siti e i portali del nostro paese sono soliti pubblicare. La tassa rimarrebbe valida anche nel caso di un trailer relativo a un sito web non italiano. Tutto nasce dall’intesa posta in essere dalla stessa società con l’Associazione Generale Italiana Spettacolo (meglio nota come Agis), un accordo che ha come obiettivo principale quello di tutelare gli stessi trailer, ma anche le colonne sonore e tutto ciò che di registrato e tutelato venisse pubblicato. Nel dettaglio, si parla già di un versamento pari a 450 euro, un importo che beneficerebbe di una cadenza trimestrale, il che vuol dire che ogni anno i gestori dei siti sarebbero costretti a pagare ben 1.800 euro, un totale non certo indifferente.
Per arginare la crisi occorrono 100 mld di tasse
La crisi del debito pubblico graverà sui cittadini. Almeno questo é quello che si inizia a prospettare. Più tasse per tutti per salvare l’Italia, per conseguire l’obiettivo dell’azzeramento del deficit occorreranno tra il 2012 e il 2014 circa 100 miliardi di tasse aggiuntive alle quali bisogna aggiungere 40 mld di taglio alle spese pubbliche. La previsione e’ della Confcommercio che oggi ha riunito a Milano i propri Stati generali dove si é discusso della crisi e del vero incubo per l’impresa italiane: la recessione che ormai s’intravede nitida all’orizzonte.
A che punto è il regolamento sulla tassa di soggiorno?
Da quando nel nostro paese si è cominciato a parlare di tassa di soggiorno, questa imposta è divenuta sinonimo di confusione e polemica: l’ultima in ordine temporale riguarda l’attuazione del regolamento nazionale, un testo molto atteso dalle parti chiamate in causa, in modo da capire l’applicazione reale e preciso di un tributo che è ancora piuttosto ambiguo. La Federturismo Confindustria, in particolare, ha dichiarato in questi giorni di essere ancora in attesa del regolamento in questione. Secondo quanto affermato dal numero uno della federazione, Renzo Iorio, il governo è pronto a esaminare il testo a cui si sta facendo riferimento, ma c’è il timore che l’approvazione delle regole relative all’imposta vada per le lunghe.
Imposta provinciale di trascrizione: le critiche di Federauto
Federauto Trucks, una delle divisioni più importanti della federazione che raggruppa i concessionari automobilistici del nostro paese, ha voluto esprimere la propria opinione in merito alla cosiddetta Imposta Provinciale di Trascrizione: l’ultima manovra economica che il nostro governo ha approntato prevede proprio un incremento di questo specifico tributo, un provvedimento che va sicuramente contro gli automobilisti e che rappresenta in pratica uno dei tanti aumenti del prelievo tributario che colpisce i proprietari di vetture. Quello che la divisione in questione vuole sottolineare è che ci si è dimenticati di citare le conseguenze che potrebbero subire i veicoli di tipo industriale, i quali dovrebbero sopportare addirittura i rincari maggiori.