Unicredit è stata accusata di evasione fiscale nell’ambito di alcune complesse operazioni che risalgono al periodo 2007-2009. Sembra che queste operazioni non avessero un fondamento economico e l’unico scopo fosse quello di evadere il fisco. Questo é il sospetto del gip di Milano Luigi Varanelli. Su richiesta del procuratore aggiunto Alfredo Robledo, ha sottoposto a sequestro preventivo 245 milioni di euro depositati dalla banca di Piazza Cordusio preso Banca d’Italia, perchè Unicredit avrebbe posto in essere, insieme a Barclays delle operazioni appunto volte ad evadere il fisco. I sospetti degli investigatori si concentrano nello specifico sulle operazioni “Brontos” che avrebbero celato dietro dei semplici depositi interbancari tra Unicredit e Barclays delle dichiarazioni fiscali fraudolente.
Tasse
In Inghilterra la Boob Tax per i ritocchi
Un intervento al seno o alle labbra? Zampe di gallina o rughe di espressione? In Inghilterra arriva la ‘Boob Tax’, ovvero la tassa sugli interventi di chirurgia estetica. Non tocca quelle persone che, per incidenti gravi, devono sottoporsi a plastiche ma coloro che, non vedendosi forse perfette, decidono di rivolgersi al chirurgo per ottenere ciò di cui madre natura non le ha dotate. Semplicemente è una tassa rivolta a chi si rivolge al chirurgo plastico per meri ritocchi senza che sia un vero fondamento medico. Nello specifico sarà applicata una quota IVA pari al 20% applicata ad ogni intervento di chirurgia estetica. È facile immaginare quindi che le casse dello Stato beneficeranno parecchio di questa tassa, considerato il propagarsi del ricorso alla chirurgia estetica. Come prevedibile sono già scattate le polemiche da parte dei chirurghi.
Anche Assonime si scaglia contro la riforma fiscale
La riforma fiscale non è piaciuta assolutamente alla Corte dei Conti, che cosa ne pensa invece Assonime, l’associazione che raggruppa le società per azioni del nostro paese? Il presidente Luigi Abete è intervenuto presso la Commissione Finanze del Senato, esprimendo proprio la sua opinione a tal proposito: a suo parere, infatti, qualsiasi tipo di riforma tributaria necessita in ogni caso di una contestuale riduzione del peso della spesa pubblica nei confronti del prodotto interno lordo. La pressione del Fisco può essere ridotta soltanto in questa maniera, mentre le misure della riforma del governo secondo le spa faranno aumentare questo dato fino al 45%, un livello davvero troppo elevato, oltre che un unicuum dal punto di vista storico. Assonime ha quindi proposto le linee guida alternative in tale maniera.
Condono: nessuno pagherà le tasse, occorre un contrasto più efficace
É la Cisl a bocciare il condono, dopo la Corte dei conti, arrivano altre critiche per la riforma fiscale. Il segretario generale aggiunto Giorgio Santini avverte che se il ddl dovesse passare, nessuno paghera’ piu’ le tasse e auspica invece un contrasto efficace all’evasione. Ieri a Cagliari per il Consiglio generale della Cisl sarda, Santini ha lanciato un appello all’unita’ sindacale per far fronte alla crisi e una frecciata a Berlusconi, asserendo che il suo esecutivo non governa e ne servirebbe uno di più larghe intese.
La Francia sostiene l’economia con la Coca Cola Tax
I detrattori delle bevande gassate, e in particolare quelli della Coca Cola, troveranno pane per i loro denti in Francia: la nazione transalpina, infatti, si sta caratterizzando per una misura fiscale molto dibattuta e che ha diviso le opinioni. Si tratta della cosiddetta “tassa sulla coca cola”, anche se in realtà la denominazione più appropriata per questo tributo sarebbe quella di “taxe soda”, la quale è in discussione presso il Parlamento. L’imposta viene concepita come uno dei provvedimenti in grado di rilanciare l’economia interna, alle prese, come avviene in gran parte del continente europeo, con una crescita troppo bassa, nonostante si parli diffusamente anche dei possibili effetti sulla salute. La coca cola tax andrà a colpire, nello specifico, tutte quelle bibite che contengono anidride carbonica, fatta eccezione per l’acqua minerale (tutti conosciamo la varietà effervescente) e quelle che contengono dei succhi di frutta.
Marcegaglia: se si abbassano tasse su lavoratori e imprese accetteremo una patrimoniale
La Marcegaglia non le ha mai mandate a dire a nessuno. Prima donna a ricoprire il ruolo di presidente di Confindustria, nell’azienda di famiglia ricopre la carica di consigliere e amministratore delegato insieme al fratello Antonio, ma la Marcegaglia é soprattutto nota per il suo impegno presso l’organizzazione rappresentativa delle imprese manufatturiere e di servizi italiani, meglio conosciuta come Confindustria. Finalmente pronto il «manifesto per lo sviluppo», annunciato giorni fa dalla presidente. La priorità: abbassare le tasse su lavoratori e imprese, con la disponibilità ad accettare una patrimoniale. Precisamente dovrebbe essere una tassa dell’1,5 per mille sulle attività immobiliari e mobiliari escludendo però i patrimoni che abbiano valore a 1,5 milioni di euro.
L’Aquila riprende a pagare le tasse
A distanza di anni dal sisma che colpì la provincia aquilana, molte cose sono cambiate, ma ancora non bastano per far ripartire, a pieno ritmo, questa città devastata dal terremoto. Alcune attività commerciali stentano a riaprire, migliaia di lavoratori sono in cassa integrazione, le famiglie sono alle prese con i conti da pagare. Inoltre a novembre si tornerà a pagare le tasse. Il sindaco Massimo Cialente ha lanciato l’allarme alcuni giorni fa, in occasione del convegno nazionale dell’Agenzia delle entrate a palazzo Silone e ha sottolineato che la questione della restituzione delle tasse sospese per il sisma di due anni fa sarà uno degli argomenti di discussione durante la seduta straordinaria e aperta del Consiglio comunale de L’Aquila, prevista tra alcuni giorni, precisamente lunedì 10 ottobre, quando si parlerà anche di attività produttive ed enti culturali.
Fa discutere la tassa sull’obesità di Ryanair, che smentisce
In realtà non c’è nulla di confermato, ma sembra, almeno da quello che si legge anche su autorevoli giornali, che la celebre compagnia aerea abbia chiesto una tassa o comunque una maggiorazione sul costo del biglietto a una signora… diciamo in carne. La donna in questione si chiama Rita Calzona, la quale, dopo aver acquistato on-line un biglietto Ryanair Parigi-Roma, arrivata al check-in dell’aeroporto Beauvais, vede un hostess osservarla con attenzione e sentenziare: “Se vuole tornare a casa, deve pagare un sovrapprezzo“. Tuona la ragazza. La ragione di questa richiesta risiede nel peso della viaggiatrice: 120kg sono troppi per pagare un solo biglietto?.
Danimarca: debutto ufficiale per la Fat Tax
I cittadini danesi che possono dirsi realmente in sovrappeso od obesi non sono poi tantissimi, soltanto il 10% dell’intera popolazione: eppure il governo di Copenaghen ha deciso di introdurre una misura fiscale che si rivolge proprio a loro, una tassa che va a colpire per l’appunto i grassi saturi del cibo. Vi sono due obiettivi, uno maggiormente “di facciata”, vale a dire la tutela della salute delle persone, mentre il secondo è più squisitamente economico e mira a rimpolpare le entrate dell’erario, dato che la “fat tax” dovrebbe essere in grado di garantire un gettito tributario pari a duecento milioni di euro. Il debutto ufficiale è avvenuto proprio nel corso della giornata di ieri, una data storica anche perché una imposta simile è stata ipotizzata in molti altri paesi (in primis gli Stati Uniti), ma mai applicata nel concreto.
Stati Uniti: coppie sposate alle prese con la tassa immobiliare
Quasi un anno fa ormai, precisamente a dicembre del 2010, il Congresso americano aveva premuto per alcuni cambiamenti legislativi che venissero incontro alle esigenze dei contribuenti: una di quelle misure riguardava da vicino la nuova portabilità, strumento con il quale le coppie possono condividere l’esclusione dalla tassa immobiliare federale. In pratica, ogni singola persona può beneficiare di questa esclusione tributaria per gli scopi espressamente previsti (nel 2011 l’importo complessivo è stato pari a cinque milioni di dollari). In pratica, la novità potrebbe consentire di modificare i termini dell’intestazione immobiliare e di creare una sorta di trust fiduciari che siano capaci di preservare l’esenzione. La nuova portabilità prevede appunto che i possedimenti immobiliari dei contribuenti coniugati possano essere investiti dall’agevolazione in questione, la quale, secondo alcuni osservatori, potrebbe anche essere allargata ad altre imposte federali.
Imposta di soggiorno: Asshotel chiede un regolamento attuativo
Il dibattito che sta gravitando attorno alla tassa di soggiorno rischia di non avere mai fine: l’ultima parola in tal senso è stata quella di Asshotel, l’associazione che raggruppa appunto le catene alberghiere del nostro paese. Secondo il presidente Filippo Donati, infatti, questa imposta non può certo definirsi una tra le più amate a livello nazionale, anzi si può affermare ragionevolmente che essa non è davvero mai entrata nelle grazie dei soggetti coinvolti. I motivi sono quelli soliti, ma una buona rinfrescata di memoria non fa mai male: in particolare, i costi del settore sono stati aumentati in maniera netta da questa innovazione tributaria, inoltre, una conseguenza che era comunque facilmente intuibile, il sistema turistico è divenuto molto meno competitivo rispetto a quello di altri stati, con i visitatori che si sentono quasi “traditi” da questa ulteriore imposta da sopportare.
Passi carrabili: il Friuli dice no alla tassa
La tassa sui passi carrabili non piace affatto alla giunta regionale del Friuli Venezia Giulia: una conferma evidente in tal senso è giunta proprio dall’assessorato alla viabilità, più precisamente dal suo titolare Riccardo Riccardi, il quale ha definito una imposizione fiscale di questo tipo come un vero e proprio residuato medioevale. Nello specifico, comunque, questa imposta riguarda anche gli accessi lungo la viabilità della regione settentrionale. Proprio per questi motivi, lo stesso Friuli ha richiesto alla Commissione Paritetica di abolire il balzello in questione. Ma di cosa si tratta con esattezza? La tassa sui passi carrabili prevede un esborso finanziario annuo che è compreso tra i cento e i trecento euro per le abitazioni private, mentre le imprese e le aziende sono costrette a versare ben 14mila euro.
La maggioranza discute sul Manifesto per salvare l’Italia
Alcuni giorni fa la numero uno di Confindustria ha deciso di “dare una mano” al nostro governo nel redigere un piano che possa essere di aiuto per il Paese. Emma Marcegaglia nei giorni scorsi ha presentato un nuovo documento – manifesto, con proposte di riforme per salvare l’Italia, il quale potrà anche essere attuato, ma occorrerà attendere ora la risposta del Governo, che potrà scegliere se accogliere o meno le offerte degli industriali. Un manifesto delle imprese strutturato in cinque punti, contenente alcune mosse che il governo dovrebbe seguire per superare questo periodo di austerità.
Taormina: la tassa di soggiorno divide comune e alberghi
La tassa di soggiorno non poteva non “bazzicare” dalle parti di Taormina, uno dei centri turisti di maggior rilievo non solo del nostro paese, ma anche a livello internazionale: l’introduzione dell’imposta è motivo di accese discussioni e riflessioni, ma cerchiamo di fare un po’ d’ordine. Il comune messinese e tutto il circondario, tra cui figurano altre perle turistiche come Giardini Naxos e Letojanni, stanno prendendo in considerazione questo metodo per far cassa e non un caso che nell’ultimo vertice che ha visto i vari sindaci si è concordato sul fatto di adottare una misura tributaria univoca a partire dal prossimo anno. Non sono tutte rose e fiori però. In effetti, gli albergatori locali non sono affatto d’accordo con questa presa di posizione e i motivi sono presto detti: anzitutto, Giardini Naxos ha già conosciuto questa estate la tassa di soggiorno, fissata nella misura di un euro per le strutture a quattro e cinque stelle, mentre per la stessa Taormina si parlava del periodo compreso tra aprile e ottobre prossimi per l’adozione definitiva e per un importo di base pari a mezzo milione di euro.