Buffett Rule: che cosa dicono i dati dell’Irs

 Barack Obama è stato molto diretto, la sua Buffett Rule, la tassa che andrà a colpire i contribuenti milionari, rappresenta la cura più adeguata per le violazioni fiscali che si verificano ogni anno negli Stati Uniti: ciò nonostante, le statistiche nazionali dell’Internal Revenue Service hanno messo in luce come questi “ricconi” paghino tasse molto più alte rispetto alle famiglie medie. Inoltre, i redditi in questione si caratterizzano come la porzione più significativa del budget federale. Chi ha ragione allora? Le stime in questione sono state compilate dal Tax Policy Center e vengono definite come “non partigiane”: nel dettaglio, coloro che riescono a guadagnare oltre un milione di dollari versano poi il 29,1% del loro introito in imposte federali, mentre le classiche famiglie statunitensi si fermano al 15%.

Camogli: una tassa persino sugli spot pubblicitari

 Neanche gli spot delle pubblicità possono dirsi realmente al sicuro dalla morsa del fisco: almeno questo è quanto sta accadendo nel comune di Camogli, in provincia di Genova, in cui l’amministrazione locale ha intenzione di stabilire nel dettaglio le tariffe che dovranno essere applicate in questo caso specifico. Nel dettaglio, i soggetti che devono prestare la maggiore attenzione sono coloro che si rendano protagonisti dell’operazione e che sfruttino la città stessa come sfondo per le varie fotografie. In pratica, l’obiettivo è quello di tutelare nel migliore dei modi l’immagine di Camogli, nel caso in cui le sue immagini vengano usate per lanciare prodotti commerciali in televisione oppure in dei servizi audiovisivi. Ma che cosa ha di così speciale questa località per arrivare fino a un provvedimento tributario?

Marocco, una tassa sui patrimoni per rilanciare l’economia

 Anche il Marocco ha deciso di fare sul serio per quel che concerne il versante fiscale: non è infatti un caso se le autorità di Rabat hanno deciso di lanciare una nuova imposta, più precisamente una tassa che vada a colpire in maniera precisa i grandi patrimoni. Il gettito ottenuto in questo modo verrebbe poi utilizzato per finanziare un nuovo Fondo di Sicurezza Sociale, un progetto su cui il governo della nazione africana punta molto. Come è stato sottolineato dallo stesso esecutivo marocchino, la tensione interna del paese deve essere frenata in qualche modo, quindi si darà un bel colpo alla disoccupazione assumendo diverse migliaia di persone all’interno della locale pubblica amministrazione. Inoltre, i fondi relativi al sostegno dei prezzi agricoli aumenteranno di oltre il doppio nel corso dei prossimi giorni.

Obama tentato dalla tassa sui milionari

 La tentazione è forte, il presidente americano Barack Obama sta pensando seriamente di introdurre una nuova tassa che vada a colpire quei soggetti che guadagnano più di un milione di dollari all’anno: in pratica, questi contribuenti andrebbero a versare almeno la stessa imposta che è dovuta dalla classe media, una soluzione che si prevede in grado di ridurre il crescente deficit di bilancio. Il piano in questione è già stato ribattezzato dalla Casa Bianca “Buffett rule”, con una evidente allusione al miliardario Warren Buffett, il quale aveva di recente espresso il suo sostegno a un’iniziativa simile, visto che l’attuale sistema fiscale gli impone un’aliquota addirittura inferiore a quella del suo segretario.

Prato, si pensa a una tassa sulle aziende di extracomunitari

 Non è raro pensare che i principali casi di evasione fiscale del nostro paese si verifichino nelle aziende gestite da titolari extracomunitari, soprattutto quelli di nazionalità cinese: è per questo motivo che l’assessorato alla sicurezza del Comune di Prato, tradizionale approdo di molte persone provenienti dall’ex Impero Celeste, ha lanciato una proposta tributaria volta a contrastare questa piaga. Di cosa si tratta esattamente? Aldo Milone, l’assessore in questione, intende dar vita a una sorta di deposito cauzionale che dovrà essere pagato appunto da questi imprenditori che hanno intenzione di aprire una partita Iva nel nostro paese. Entrando maggiormente nel dettaglio, c’è da dire che l’azione viene ritenuta urgente e che anzi potrebbe assumere i contorni di una proposta di legge di carattere più ampio, vale a dire nazionale.

Grecia tassa le case per evitare il tracollo

 In periodi di austerità si tenta di tutto. La Grecia  versa in condizioni gravi, il debito pubblico ha raggiunto livelli inaccettabili. Non sono pochi gli economisti che se lo aspettavano, la Grecia non era ancora pronta per entrare nell’Unione Europea, ricorda qualcuno. Nel fine settimana il governo greco ha annunciato di essere pronto a varare una nuova stretta finanziaria per portare nelle casse dello stato altri 2,5 miliardi di euro. Una mossa che, alla luce dell’andamento dei mercati finanziari, sembra necessaria per evitare il tracollo finale dei conti di Atene. Nuovi titoli del debito pubblico? No, stavolta saranno i cittadini a dover pagare: la mossa si basera’ essenzialmente sull’introduzione di nuove tasse sugli immobili, che verranno introdotte per due anni. Il ministro delle Finanze greco, Evangelos Venizelos spiega che la Grecia per rispettare i suoi impegni dovra’ coprire un buco di bilancio di circa due miliardi di euro.

Il ministro Fazio illustra i vantaggi della tassa sul tabacco

 Ci stanno provando in molti a rendere le sigarette meno gradite mediante una tassazione salata e mirata: se ne parla da diverso tempo, con le proposte più varie in merito ai possibili aumenti dei prezzi dei beni e polemiche a non finire sui ticket sanitari paventati nella recente manovra finanziaria. Ora, ci ha pensato il ministro della Salute, Ferruccio Fazio, a far tornare d’attualità l’argomento. In effetti, il titolare del dicastero di via Ribotta ha parlato espressamente di una nuova tassa sul tabacco, con un gettito tributario che potrebbe ammontare anche a un miliardo di euro complessivi. Come funzionerebbe nello specifico questa imposta?

Tobin Tax: la presa di posizione del commissario Semeta

 Una tassa europea sulle transazioni finanziarie: è questo l’intento dell’Unione Europea, la quale vorrebbe presentare una proposta formale entro la fine di settembre o al massimo nei primi giorni di ottobre, così come ha spiegato chiaramente Aldirgas Semeta, commissario europeo per la Fiscalità. Lo stesso Semeta si è rifiutato anche di aggiungere un ulteriore elemento di stress per quel che riguarda i mercati finanziari. Il tributo in questione, meglio conosciuto come Tobin Tax, ha ricevuto diverse critiche, in particolare quelle di Jean-Claude Trichet, numero uno della Banca Centrale Europea, e di molti altri responsabili comunitari, a causa della possibile fuga di capitali visto che il momento finanziario che sta attraverso l’Ue stessa. La formula decisa in questa occasione, comunque, dovrebbe scongiurare qualsiasi tipo di delocalizzazione delle transazioni in altri centri finanziari, il rischio che viene avvertito come più probabile da questo punto di vista.

Tassa.li: l’app smartphone per segnalare gli evasori

 Evasori fiscali? Adesso basterà un’applicazione per smascherarli. O almeno ci proverà. Che il problema dell’evasione possa essere risolto con un cellulare forse potrebbe sembrare un’utopia, ma non si sa mai e tutto potrebbe essere. Anche perchè chi ci ha lavorato non propriamente il primo sprovveduto: Edoardo Serra, laureato del Politecnico di Torino ha sviluppato una app per iPhone e Android, denominata Tassa.li per segnalare le attività commerciali che non rilasciamo lo scontrino fiscale oppure la fattura. Il funzionamento dell’applicazione è semplice: dopo il nostro acquisto presso un rivenditore furbetto che non ci lascia fattura, su una mappa possiamo registrare il luogo dove è collocato il negozio “evasore”, indicando anche la categoria commerciale nonché l’importo speso. La segnalazione sarà quindi geo-localizzata e anonima: il servizio infatti non permette che siano specificati nè il nome dell’attività commerciale né tantomeno quello nostro.

USA chiede a Svizzera i nomi degli evasori

 Le banche della Svizzera potrebbero essere sanzionate per due miliardi e mezzo di dollari se, entro martedi prossimo, non sveleranno i nomi degli evasori che hanno trasferito i propri capitali all’estero per sottrarli alle leggi fiscali. La Svizzera entro martedì deve fornire dati dettagliati sui conti bancari di cittadini americani sospettati di utilizzare banche svizzere per evadere le tasse negli Stati Uniti. L’amministrazione Obama é assolutamente intenzionata a sapere quanti e quali clienti americani hanno depositato in Svizzera tra il 2002 e il 2010 fondi superiori ai 50 mila dollari.

Pechino è pronta a tassare gli ingorghi stradali

 Quanti di noi si sono trovati “imbottigliati” nel traffico, di mattina e di sera, e hanno finito per innervosirsi? Praticamente, questa situazione è capitata a ogni automobilista, ma se ci dovessimo trovare nelle strade cinesi, allora i nervi salterebbero di sicuro: gli ingorghi e il conseguente traffico stradale sono infatti la nuova frontiera dell’imposizione fiscale, almeno nell’ex Impero Celeste. Cosa sta accadendo esattamente? La municipalità di Pechino ha deciso di rendere ancora più complicate queste situazioni, prevedendo delle multe per coloro che si dovessero rendere protagonisti del traffico stesso. L’intento di questo progetto, il quale vuole essere un adeguato corredo al piano stradale della capitale asiatica, è quello di rendere più vivibile la viabilità, divenuta un disastro da tre anni a questa parte, vale a dire da quando sono terminate le Olimpiadi del 2008 organizzate proprio dalla città.

Manovra finanziaria: la tassazione del money transfer

 Nell’intricata giungla della manovra finanziaria approntata dal governo figura una tassazione di cui non si sta parlando molto: si tratta dell’imposizione fiscale relativa ai trasferimenti di denaro e al recupero di quelle cifre che non sono state riscosse mediante il condono di nove anni fa. Nello specifico, i tributi in questione sono stati già decisi e stabiliti, ora sarà compito della Commissione Bilancio del Senato valutare la reale opportunità di tali provvedimenti. Per quel che riguarda il recupero del denaro a cui si faceva riferimento in precedenza, c’è da dire che il prossimo 31 dicembre sarà il termine ultimo da rispettare in maniera perentoria, altrimenti si rischia di ricevere una multa di importo pari alla metà delle somme stesse. Tra l’altro, la Finanza potrebbe decidere in questi casi di controllare in modo ancora più approfondito anche altri periodi d’imposta.

Tassa junk food necessaria, 1 obeso su 2 entro il 2030

 Alcuni la chiamano “pandemia globale”, il termine medico adatto é: obesità. Sembra che entro 20 anni il 50% della popolazione sarà obesa. E’ allarme nel mondo medico per i ritmi di crescita della popolazione molto in carne. Secondo uno speciale pubblicato su ‘Lancet’, entro il 2030 quasi una persona su due (lo studio si riferisce nello specifico a USA e Gran Bretagna) soffrirà di questo problema. Il rimedio? Una tassa sul junk food. Un balzello su tutto quello che è malsano e che fa lievitare taglie e bilancia. Sono necessarie azioni più dure, compresa la tassazione del ‘junk food’, da parte di tutti i governi per contrastare questa situazione che colpisce sempre più persone.

La Coldiretti apre alla tassa sulle bevande gassate

 Anche la Coldiretti ha deciso di scagliarsi contro l’obesità e il cibo spazzatura: uno dei principali fattori scatenanti di questo problema, infatti, viene rinvenuto nel consumo di bevande che presentano anidride carbonica, tanto che ormai la dieta mediterranea viene sempre più snobbata a tavola. Secondo la confederazione dei coltivatori, in particolare, non sarebbe poi così sbagliato seguire l’esempio della Francia, la quale ha recentemente fissato la propria imposizione fiscale in merito alle bibite in questione, in primis quelle più famose prodotte dalle multinazionali americane. È soprattutto il consumo di frutta e verdura che risente di questa passione dei ragazzi, anche quelli del nostro paese.