Se si associano i termini “Irlanda” e “aeronautica” si pensa immediatamente al celebre vettore low cost Ryanair, ma ultimamente la nazione nordeuropea è salita agli onori della ribalta anche per una procedura di infrazione: che cosa è successo esattamente? Il riferimento deve andare alla cosiddetta air travel tax, imposta che non aveva convinto la Commissione Europea a causa di alcuni elementi contradditori in merito ai viaggi aerei. Questa tassa è stata progettata dal governo di Dublino anche per sfruttare una certa leadership continentale nel settore e per gestire al meglio, quindi, la profonda crisi del debito. Sono ormai due anni che si lavora a una iniziativa simile e il funzionamento tributario è presto detto. In effetti, tutto dipende essenzialmente dalla distanza effettiva del collegamento aereo: l’impostazione di base prevede dieci euro per ogni passeggero che ha affrontato un volo di lunghezza superiore ai trecento chilometri, mentre le tratte più corte prevedono un esborso di due euro.
Tasse
Università di Macerata: studenti contrari all’aumento delle tasse
L’Università di Macerata, ma soprattutto il suo rettore, Luigi Lacchè, si trovano a dover affrontare la forte protesta degli studenti iscritti: il motivi è presto detto, l’ateneo marchigiano ha di recente approvato un aumento delle tasse, con delle cifre che sono comprese tra i 30 e i 325 euro, ovviamente in base alle fasce Isee. Il Movimento degli studenti ha chiesto spiegazioni per un provvedimento simile, ritenendolo ingiustificato sia nel merito che nel metodo. L’accusa lanciata è grave, l’università in questione avrebbe deciso il ritocco al rialzo proprio in un periodo in cui molti studenti non sono in sede, ma soprattutto non vi sarebbe nessuna coincidenza con miglioramenti dell’offerta didattica e formativa. Un altro aspetto che ha fortemente indispettito sono le nuove norme che regolano l’erogazione delle borse di studio, definite troppo rigide rispetto al passato.
Tassa sul celibato, uno sguardo al passato
Oggigiorno siamo soliti meravigliarci per l’aumento delle tasse, l’imposta sul cibo spazzatura e addirittura quella imposta dalle compagnie aeree sugli obesi. Eppure anche in passato ci sono state tasse perlomeno… che probabilmente oggi riterremo inconcepibili. Un esempio su tutti? L’imposta sul celibato fu un tributo in vigore in Italia durante il periodo fascista. Il proposito era quello di favorire i matrimoni e, di conseguenza, incrementare il numero dei bambini nati. Mussolini infatti puntava molto sui giovani e le giovani italiane e lo scopo era quello di aumentarne la popolazione. Secondo l’ideologia fascista infatti una popolazione numerosa era indispensabile per perseguire gli obiettivi di grandezza nazionale che l’Italia a quei tempi si era prefissata. L’aumento della popolazione inoltre avrebbe permesso di avere un esercito il più numeroso possibile.
Ticket sanitari: Cgil, sono da abolire
Dopo l’approvazione della manovra finanziaria triennale di correzione dei conti pubblici non sono passati di certo inosservati i ticket sanitari che sono stati introdotti per recuperare quelle risorse, assieme a tutte le altre misure, che permettano di blindare i conti pubblici e, di conseguenza, allontanare la speculazione da Piazza Affari e soprattutto dai titoli di Stato. L’introduzione dei ticket sanitari in Italia non è piaciuta a molte Regioni che, infatti, li hanno congelati nell’attesa di poter fare ordine, e soprattutto quattro conti, per capire se queste risorse possano essere reperite da qualche altra parte nel bilancio. Anche la Cgil ha ben accolto la decisione di alcune Regioni di congelare i ticket sanitari visto che, altrimenti, al posto della sanità pubblica si va a favorire il mercato della salute privato.
Tassa sugli sport estremi? In Ungheria ci pensano seriamente
Non manca certo la fantasia all’Ungheria per quel che concerne la ricerca di nuove risorse fiscali, ormai la nomenclatura delle tasse si arricchisce di novità su novità: l’ultima in ordine temporale è quella che si riferisce agli sport estremi, visto che il governo di Budapest ha ricevuto una proposta formale in tal senso dall’Alleanza Strategica degli Ospedali. Quest’ultima associazione ha infatti suggerito di imporre un determinato carico tributario su quei contribuenti che sono soliti praticare quegli sport che vengono considerati particolarmente pericolosi. Gli esempi sono celebri, si va dal bungee-jumping fino al rafting, passando per il parapendio, l’arrampicata e perfino alcuni tipi di tuffi. Il progetto è piuttosto articolato: in effetti, l’obiettivo è quello di colpire coloro che mettono a serio repentaglio la loro vita e il loro corpo, con danni che possono diventare anche permanenti.
Tasse: pressione fiscale alle stelle nel 2014
Meno tasse per tutti. Questo slogan di questo passo resterà tale visto che nel nostro Paese la pressione fiscale è tutt’altro che destinata a diminuire. La manovra finanziaria triennale di correzione dei conti pubblici, infatti, attiverà una vera e propria stangata a base di maggiori tasse che, nel 2014, porterà la pressione fiscale in Italia al livello record del 44,1%. A stimarlo è l’Ufficio della CGIA di Mestre a conferma di come la manovra metta pesantemente le mani nelle tasche di milioni di italiani che, nel frattempo, hanno già pagato il salatissimo prezzo della crisi finanziaria ed economica in questi ultimi tre anni. Con la stretta che scaturisce dalla manovra del Ministro Giulio Tremonti, tra l’altro, dobbiamo attenderci il peggio anche a livello di Enti locali, con Comuni, Province e Regioni che, chiamate a finanziare i servizi, non esiteranno nei prossimi anni ad inasprire ulteriormente la pressione tributaria.
Fisco: la Cgil si smarca dai tavoli tecnici
La CGIL ha scritto una lettera al Ministro all’Economia ed alle Finanze, Giulio Tremonti, nella quale tra l’altro viene portato a conoscenza il Ministro del fatto che il Sindacato non parteciperà più alle prossime riunioni nell’ambito dei tavoli tecnici su fisco ed assistenza. Questo perché secondo il più grande Sindacato italiano delle discussioni a livello di gruppo di lavoro è stato fatto un uso improprio, se non strumentale; ed il tutto nonostante i lavori fossero da considerarsi non conclusi. Non accettando, quindi, che un tavolo tecnico possa essere inteso come una “surroga di un confronto politico”, la CGIL nella lettera al Ministro Tremonti ha così ufficializzato il proprio smarcamento dai tavoli tecnici dopo tra l’altro una manovra finanziaria triennale che il Sindacato giudica inaccettabile, e che va a coinvolgere milioni di cittadini.
Il costo della benzina comprende 74 centesimi di tasse
Ebbene sì, chi non ne era al corrente (e non sono pochi) farà sicuramente un balzo: Adiconsum ha richiamato l’attenzione del governo sulla questione relativa alle accise che gravano sui carburanti e che sono arrivate a livelli decisamente alti. Chi non si lamenta del costo della benzina? Quante volte ci siamo accorti che con 20 euro di carburante riusciamo a fare sempre meno chilometri? E purtroppo sembra che il problema non sia realmente il costo del petrolio, come in molti pensano.
Tasse rendite e transazioni finanziarie
Aumentare, con la sola esclusione dei titoli di Stato, le tasse sulle rendite finanziarie, portandole dal 12,5% al 20%. Introdurre una tassa sui patrimoni sopra i due milioni di euro, tassare le transazioni finanziarie, ed inasprire la lotta all’evasione fiscale. Questo è quanto, in estrema sintesi, sono tornate a chiedere ed a ribadire congiuntamente l’Adusbef e la Federconsumatori che nel frattempo hanno fatto i calcoli sugli effetti che i rincari e la manovra finanziaria avranno sulle tasche dei cittadini solo per il corrente anno. Ebbene, tra rincari nei trasporti, e quelli per alimentari, servizi bancari, assicurazioni e tariffe varie, la stangata 2001 è pesante, pesantissima, e pari a ben 1.461 euro medi a famiglia.
Fisco e tasse: Entrate, comunicazioni massive intelligenti
Le comunicazioni massive che il Fisco invia ai contribuenti in futuro saranno programmate secondo un apposito calendario a revisione trimestrale, in modo da renderle “intelligenti“, ed in modo tale da ridurre al minimo i disagi per gli Uffici delle Entrate. A dare notizia in data odierna, martedì 19 luglio del 2011, è stata proprio l’Agenzia delle Entrate nel far presente al riguardo come sia stato pubblicato proprio oggi un apposito provvedimento per la creazione di un apposito gruppo di lavoro, sotto il coordinamento del direttore centrale Amministrazione, Pianificazione e Controllo, Marco Di Capua. Il gruppo si occuperà di razionalizzare le comunicazioni e di mettere a punto un nuovo calendario ragionato ed intelligente per cui le richieste e le lettere di documenti non saranno più inviate ai contribuenti in concomitanza con quelle che sono le principali scadenze fiscali.
Ungheria, una nuova tassa per contrastare l’obesità
Gli alimenti e i cibi che contengono molto zucchero e molti grassi sono praticamente presenti dappertutto, ma l’Ungheria ha deciso di contrastare in maniera più efficace i problemi legati all’obesità: il Parlamento di Budapest dovrebbe infatti dar vita a breve a una apposita tassa che sia in grado di colpire i principali responsabili degli aumenti di peso. L’imposta in questione, già ribattezzata col nome di “Chips Tax”, entrerà in vigore il prossimo 1° settembre ed è stata studiata per colpire bevande e cibi con due specifiche aliquote, vale a dire quella del 5% e quella del 20%. Ma qual è la reale struttura di questo tributo? Le tabelle sono già state predisposte, ad esempio sono previsti cinque fiorini per ogni litro di bevande zuccherate che presentano un contenuto di frutta piuttosto basso (inferiore al 25%), mentre altri cento fiorini sono quelli che devono essere sborsati per ogni quintale di dolci.
Berlusconi promette un alleggerimento della pressione fiscale
Mi piacerebbe tanto dare agli italiani quello che ho promesso, un alleggerimento della pressione fiscale, ma il momento è difficile e ora non è possibile – ha sottolineato il premier, a margine del voto di fiducia sulla Manovra alla Camera -. Non sono stato affatto assente. Mi vogliono dipingere così, ma io invece in questi giorni ho studiato tutte le carte, ho lavorato per il bene del Paese.
Come sappiamo la manovra finanziaria è stata appena approvata e da una parte ci sono dei costi in più, dall’altra delle agevolazioni (basi pensare alla reintroduzione del ticket sanitario e d’altra parte alle agevolazioni per gli imprenditori under 35). Il premier è quindi intervenuto sulle tasse e sulla difficile situazione finanziaria del Paese conversando con alcuni parlamentari di maggioranza e ha sottolineato che non intende lasciare il suo posto a capo del governo finchè non sarà riuscito ad abbassare le tasse.
Tassa di soggiorno, malumore anche a Otranto
Anche Otranto può essere annoverata tra i comuni che sono fieri oppositori della cosiddetta tassa di soggiorno: ma l’opposizione non proviene direttamente dal sindaco stesso, il quale ha deciso di introdurre l’imposta da qualche tempo, ma dai contribuenti, in particolare i turisti, i quali hanno messo in luce tutti gli aspetti più impopolari del tributo. Assoturismo non ha usato mezzi termini in tal senso, rivolgendosi al comune pugliese e parlando espressamente di una misura iniqua. In particolare, non regge più la giustificazione dei tagli del governo ai comuni per l’introduzione fiscale, anzi il Tar Puglia dovrà pronunciarsi tra poco più di due mesi sulla questione. Tra l’altro, ad Otranto le vicende fiscali sono all’ordine del giorno, soprattutto se si pensa alla Tarsu e al suo incremento di cinquanta punti percentuali.
Bollo titoli e rendite finanziarie, le nuove tasse
Nell’arco di pochissimi giorni in Italia sarà approvata la manovra finanziaria di correzione dei conti pubblici. L’attuale Governo in carica, quello di centrodestra, ha posto la fiducia ai fini dell’approvazione per accelerare l’iter e placare ogni forma di speculazione che nei giorni scorsi si è abbattuta non solo su Piazza Affari, ma anche sui titoli del debito pubblico. All’interno della manovra ci sono anche alcune misure che riguardano il risparmio e gli investimenti, a partire dal bollo sul deposito titoli. Ebbene, rispetto all’orientamento precedente, l’inasprimento della tassazione sul deposito titoli dovrebbe essere più graduale andando a penalizzare meno chi in banca ha piccoli patrimoni. Così come c’è grande attesa se all’interno della manovra sarà inserita o meno l’armonizzazione della tassazione delle rendite finanziarie.