Il governo ungherese ha mostrato la propria disponibilità ad abolire le crisis tax nei settori delle telecomunicazioni, del commercio al dettaglio e dell’energia dopo il 2012: la presa di posizione della nazione magiara non è di poco conto, anzi si inquadra perfettamente nella riforma straordinaria del fisco che verrà avviata a partire dal 2013, così come ha annunciato anche il segretario di Stato del ministero dell’Economia, Andras Karman. Lo stesso Karman ha precisato come i tributi aggiuntivi verranno completamente eliminati il prossimo anno grazie alle misure implementate dal governo di Budapest, a conferma che la ripresa economica è partita in maniera soddisfacente a queste latitudini. Il segretario ha inoltre chiarito come l’esecutivo ungherese sia pronto a pianificare un miglioramento del budget di bilancio di circa 550 miliardi di fiorini (2,8 miliardi di dollari) sempre nel 2012, mentre gli incrementi economici saranno pari a 900 milioni di fiorini nel 2013 e nel 2014.
Tasse
Doppie imposizioni: siglati accordi con Moldova e Azerbaigian
La Gazzetta Ufficiale della Repubblica dello scorso 24 febbraio contiene due disposizioni molto importanti dal punto di vista degli accordi fiscali internazionali: in questo supplemento, infatti, sono inseriti due testi normativi che hanno di fatto ratificato e reso esecutive le intese poste in essere dal nostro paese con due nazioni, l’Azerbaigian e la Moldova. Il Parlamento aveva già fornito da tempo il proprio parere positivo in questo senso. Di cosa si tratta esattamente? Anzitutto, bisogna precisare che la convenzione con la Repubblica Azera è stata stipulata a Baku nel 2004, mentre quella con l’ex stato sovietico risale al 2002 quando il nostro governo e quello di Chisinau si incontrarono a Roma. Nel dettaglio, gli accordi contemplano tutte le misure che sono volte ad evitare le doppie imposizioni in materia di imposte sul reddito e sul patrimonio, oltre che a prevenire le evasioni fiscali.
Adiconsum: tassa iscrizione scuola è illegittima
Studiare é un diritto di tutti, ma unaa domanda si ripropone a pochi giorni dalla scadenza delle iscrizioni alle scuole superiori per il prossimo anno scolastico. Il 28 febbraio scade il termine per l’iscrizione degli studenti e molte famiglie ricevono dalla scuola, insieme alla modulistica per l’iscrizione e all’eventuale bollettino per il pagamento delle tasse scolastiche, anche la richiesta di un “contributo scolastico” e tale importo varia dai 100 ai 300 euro a ragazzo, anche se si tratta di un contributo volontario.
Dazi doganali nulli nell’ipotesi di farmaci “puri”
Gli euro giudici di Strasburgo sono giunti a un’altra conclusione fondamentale dal punto di vista tributario: in effetti, interpretando il regolamento comunitario 2658 del 1987 (“Nomenclatura tariffaria e statistica ed Tariffa Doganale Comune), si è potuto portare maggiore chiarezza nell’ambito dell’esenzione dai dazi doganali dei prodotti farmaceutici che fanno parte di determinate categorie. I casi più particolari, in tal senso, hanno diviso l’amministrazione finanziaria olandese e una società che opera a livello nazionale, dato che bisognava comprendere la reale applicazione del beneficio tributario in questione a quei prodotti che sono composti da altre sostanze piuttosto che essere farmaci “puri”. Il prodotto relativo alla controversia veniva soggetto nel 2002 e nel 2003 all’immissione in libera pratica.
Tasse automobilistiche: ancora sette giorni per il versamento
Manca soltanto una settimana al termine del mese di febbraio e proprio fra sette giorni scadrà anche un importante adempimento relativo al fisco: si tratta, nello specifico, del versamento della tassa per le autovetture e gli autoveicoli a cosiddetto uso promiscuo (il tipico esempio è fornito dalle macchine aziendali), più precisamente quei mezzi che vantano una potenza fiscale maggiore ai nove cavalli vapore, nell’ipotesi di una immatricolazione che è avvenuta fino al 31 dicembre del 1997. Tale scadenza tributaria, comunque, è valida anche per quei veicoli che invece raggiungono una potenza di tipo effettivo superiore ai 35 chilowatt (oppure 47 cavalli vapore), con un termine relativo all’immatricolazione identico a quello appena citato e il cui precedente versamento è scaduto a gennaio.
Germania, nuova tassazione per i prezzi dei biglietti aerei
Un incremento pari a 0,6 punti percentuali: ammonta a tanto il rincaro delle tariffe aeree relative alla Germania nel corso del mese di gennaio, un dato che giunge direttamente dallo Statisches Bundesamt Deuschland (Destatis), l’Istat in salsa teutonica, il quale ha messo in evidenza un trend piuttosto inconsueto per questo settore e per questo specifico periodo. Ma la spiegazione è semplice. L’aumento deve essere collegato a una specifica legge, l’Aviation Tax Act, un provvedimento del governo di Berlino che ha agevolato senz’altro le differenze tra tariffe dei voli tedeschi (+8,3%) e quelli europei (+2,6%). Tra l’altro, a livello internazionale queste stesse tariffe tendono invece a diminuire in maniera considerevole.
L’Ecofin illustra come contrastare l’evasione fiscale
Il fisco rimane un argomento di primo piano per quel che concerne gli stati dell’Unione Europea: è per tale motivo che il Consiglio dell’Ecofin ha voluto rendere più solido il sistema informativo in questo specifico ambito. Il meeting in questione si è tenuto tre giorni fa e ora se ne possono conoscere nel dettaglio i dibattimenti. In particolare, i ministri delle finanze dell’Ue hanno mostrato un forte interessare nel contrastare in maniera più efficace l’evasione, magari revisionando in parte la direttiva 799 del 1997 (“Reciproca assistenza fra le autorità competenti degli Stati Membri nel settore delle imposte dirette”) e attraverso una stretta cooperazione amministrativa. Il Consiglio ha richiesto espressamente che gli standard fissati dall’Ocse a proposito della trasparenza tributaria siano rispettati in maniera piena anche all’interno dell’Unione; in tal caso, verranno contemplate ben otto categorie di reddito e di capitale.
Campagna 005: giornata mondiale per introdurre tassa su transazioni finanziarie
Oggi in piazza Montecitorio è andata in scena la manifestazione organizzata dalla ‘Campagna 005‘, che chiede l’introduzione di una tassa dello 0,05 per cento, sulle transazioni finanziarie.
Questa azione – ha sottolineato Andrea Baranes, portavoce della ‘Campagna 005′ – simboleggia cio’ che sta accadendo a livello internazionale, con la finanza che specula sull’economia reale a danno della societa’ e la politica italiana ancora incerta sulla fattibilita’ di introdurre la tassa che scoraggerebbe la speculazione internazionale, ridarebbe stabilita’ al sistema economico internazionale e recupererebbe risorse da utilizzare per misure di risanamento sociale, sia a livello nazionale sia mondiale.
Sacchetti di plastica: la tassazione può ridurne l’impiego
Il 2011 è l’anno del definitivo tramonto dei sacchetti di plastica: si tratta, in effetti, di uno strumento che ha provocato un peggioramento non indifferente dell’ecosistema, dunque è necessario trovare un rimedio rapido ed efficace per il suo smaltimento. L’India è stato il primo paese a bandire i sacchetti addirittura undici anni fa, ma un po’ tutta l’Asia e l’Africa si sono contraddistinte per delle decisioni analoghe negli anni passati (ad esempio in Bangladesh o in Uganda). Nel nostro paese questo divieto vale soltanto dallo scorso 1° gennaio, ma l’Unione Europea non ha ancora precisato termini e modalità della messa al bando di buste e sacchetti in modo da armonizzare maggiormente la normativa in questione. Una delle soluzioni più dibattute è quella dell’imposizione fiscale: adottare una tassa che vada a colpire tale ambito significa essenzialmente consentire il concorso alle spese pubbliche, ma anche penalizzare un settore economico e dei consumi ben precisi.
Torna la tassa sul cinema
La tassa sul cinema é stata introdotta dal governo con un emendamento che motiva il balzello con la necessità di trovare le risorse per le agevolazioni all’industria cinematografica. La tassa, già comparsa nelle prime bozze del Milleproroghe, era stata esclusa dal testo esaminato in consiglio dei ministri 1 il 22 dicembre, ma ora torna alla ribalta. La tassa impone un euro su ogni biglietto venduto e se l’emendamento passerà entrerà in vigore dal prossimo primo luglio e fino al 31 dicembre del 2013.
Cio’ che non e’ una proroga e’ difficile che rimanga – ha espresso il relatore del decreto legge milleproroghe in Senato, Gilberto Pichetto Fratin (Pdl), sull’emendamento che punta a reperire i fondi per il Fondo unico per lo spettacolo attraverso un aumento dei biglietti del cinema – Su 1500 emendamenti presentati circa 500 non saranno ammessi. Se rimangono 10 emendamenti non so neanche se si mettera’ la fiducia.
Finlandia: tassazione di accise e motori nella legge finanziaria
La Finanziaria per il 2011 che la Finlandia ha approvato da non molto tempo è piena zeppa di novità fiscali: le proposte dello scorso anno sono state sostanzialmente confermate e approvate, soprattutto per quel che concerne la tassazione da applicare sui redditi da pensione, in modo da renderli in tutto e per tutto simili a quelli di lavoro dipendente. Il Parlamento di Helsinki, conosciuto anche col nome di Riksdag o Eduskunta, è intervenuto anzitutto sul credito d’imposta. In effetti, quest’ultimo è stato aumentato da 650 a 740 euro: la percentuale che viene attualmente sfruttata è il 5,2% e va a colpire nel dettaglio il reddito netto che è stato percepito e che è superiore ai 2.500 euro (cifra che dovrebbe salire in futuro). Nel corso di quest’anno, poi, la stessa percentuale arriverà fino al 5,9%.
Le tasse più strane in Italia: ecco la curiosa lista
Si parla tanto di canone Rai e della possibilità o meno di essere esonerati, in realtà in Italia di tasse strane ce ne sono per tutti i gusti. Ce n’è davvero per tutti i gusti: una tassa per esporre il tricolore, una per il matrimonio e le tasse ci perseguono anche quando ormai siamo passati a miglior vita con più di una per il funerale. Si paga anche per finanziare la guerra d’Abissinia del 1935. Una cosa é certa: ai legislatori italiani la fantasia non manca e con il tempo si sono qualificati come veri e propri fantasisti fiscali, aggiungendo stravaganti balzelli fiscali. Ecco la lista delle tasse incredibili che curiosamente compaiono nella legislazione italiana:
Fisco: Confesercenti presenta i balzelli d’Italia
La tassa sui gradini, quella sull’ombra, ma anche quella sui ballatoi, la tassa sulle paludi e quella sulla raccolta dei funghi. Sono queste alcune delle tasse che fanno tribolare gli italiani e che la Confesercenti ha “riunito” in un Rapporto dal titolo “Balzelli D’Italia“. Nel documento viene descritto il “bestiario” delle tasse più assurde, curiose, ma anche antiche ed insopportabili. L’Associazione degli esercenti al riguardo ha voluto dimostrare come nel nostro Paese sia necessaria una riforma del Fisco urgente affinché vengano restituite all’Italia delle prospettive di crescita solide. Tra le altre imposte del “bestiario” c’è quella su caccia e pesca, sui cani, sul bestiame, ma anche “tasse patriottiche” come quella sul Tricolore. Questo dopo che a Desio l’Amministrazione comunale ha chiesto ad un albergatore, sebbene poi sia stata fatta marcia indietro, un tributo per l’esposizione della bandiera dell’Italia e dell’Unione Europea.
Tassa di soggiorno: alberghi pronti allo sciopero
Nel nostro Paese è in stato di agitazione una categoria economica che, al contrario ad esempio dei benzinai, non è solita proclamare scioperi o annunciare delle vere e proprie “serrate”. Eppure gli albergatori, in accordo con quanto deciso dal Consiglio Direttivo della Federalberghi-Confturismo, hanno annunciato lo stato di agitazione per protestare contro una misura inserita nel cosiddetto federalismo fiscale municipale. Al centro della questione c’è la possibilità che nel nostro Paese, su scala nazionale, venga introdotta la cosiddetta tassa di soggiorno che andrebbe a mettere sotto pressione un settore come quello del turismo che negli ultimi tre anni ha dovuto far fronte al calo dei consumi e delle spese per le vacanze da parte degli italiani. Quella che Federalberghi-Confturismo bolla come una “sciagurata ipotesi vessatoria nei confronti dei consumatori italiani e stranieri“, potrebbe così portare ad uno sciopero il 17 marzo, giorno in corrispondenza del quale è stata dichiarata la Festa Nazionale per la celebrazione dell’Unità d’Italia.