Cassazione: no al ricorso delle Entrate per le tasse di Vanna Marchi

 La vicenda relativa a Vanna Marchi è venuta a galla verso la fine del 2001: è da quel momento, infatti, delle truffe perpetrate mediante le vendite televisive, reati per i quali c’è stata una condanna, della stessa Marchi e della figlia Stefania Nobile, a dodici anni complessivi di reclusione. Ebbene, il nome citato poc’anzi ritorna di stretta attualità, ma in questo caso per una questione relativa al fisco e alle tasse. Che cosa è successo di preciso? La Corte di Cassazione ha provveduto a rigettare il ricorso che era stato presentato dall’amministrazione finanziaria del nostro paese, una richiesta che era stata avanzata al fine di tentare un recupero, seppur parziale, ma comunque sempre consistente, delle imposte dovute dall’imbonitrice della televisione, la quale si trova attualmente nel carcere di Bologna. L’obiettivo dell’Agenzia delle Entrate era abbastanza chiaro in questo senso, ma il modus operandi è stato totalmente sbagliato.

Liechtenstein: le Entrate incassano 25 milioni dalla lista fiscale

 Vaduz, capitale del Principato del Liechtenstein, è divenuta il nuovo centro nevralgico per quel che concerne la lotta all’evasione fiscale condotta dall’amministrazione finanziaria italiana: in effetti, il nostro Fisco è già riuscito a incassare ben 25 milioni di euro dalla lista del noto paradiso fiscale, denominata appunto “lista Vaduz”, anche se potrebbe trattarsi soltanto della punta dell’iceberg. La riscossione in questione continuerà ancora e si parla già con una certa sicurezza delle attività dei contribuenti del nostro paese nella Liechtenstein Global Trust Treuhand, le quali farebbero lievitare in maniere decisiva l’ammontare totale. L’elenco è divenuto famoso circa due anni fa, quando l’Agenzia delle Entrate ne è entrata in possesso ed ha potuto appurare l’esistenza di queste situazioni anomale. In pratica, tutto è nato quando Heinrich Kieber, ex dipendente della fondazione poc’anzi citata, si è visto sottrarre l’intero database.

Emersione degli affitti in nero a Roma e Milano

 Affitti in nero a Roma: l’evasione vale 272 milioni di euro all’anno in termini di maggiore Irpef versata, il federalismo fiscale promette di far lievitare i nuovi tributi incassati dai comuni fino quasi a raddoppiarli. 400 milioni di euro é invece la cifra che si otterrebbe annoverando anche il comune di Milano. Tanto potrebbe il gettito, complessivamente, nelle casse del comune di Roma e in quelle del comune di Milano tassando gli affitti sommersi con la cedolare secca al 20%. I dati emergono da un’indagine del Sole 24 ore, che riporta anche una classifica delle città con il maggior numero di affitti in nero.

Fisco: controlli automatizzati, forte balzo degli incassi

 Nei primi sette mesi di quest’anno il Fisco ha conseguito, con incassi pari a ben 900 milioni di euro, un balzo pari al 28% per quel che riguarda gli incassi da controlli automatizzati sull’imposta sul valore aggiunto (Iva) e sulle dichiarazioni dei redditi. A darne notizia è stata l’Agenzia delle Entrate che in particolare ha fatto il punto sui risultati dalla lotta all’evasione nel periodo da gennaio e fino al mese di luglio 2010, caratterizzato da incassi complessivi pari a ben 4,9 miliardi di euro con un incremento del 9% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Secondo quanto dichiarato da Attilio Befera, direttore dell’Agenzia delle Entrate, i risultati da lotta all’evasione nei primi sette mesi di quest’anno sono la conferma del fatto che nella società cresce la convinzione che chi evade, oltre ogni ragione e considerazione di convenienza, non fa altro che andare a danneggiare tutta la collettività.

Tea Party, dagli Usa un tea contro le tasse

 Il movimento “Tea Party” sbarca in Italia: ispirato ai coloni americani che nel 1773 gettarono in acqua le casse di tè provenienti dall’Inghilterra per ribellarsi alle troppe tasse (il tè stagnò nelle acque del porto per settimane. Vi furono dei tentativi da parte dei cittadini per recuperarlo ma delle barche si occuparono di rendere il tè inutillizzabile), il movimento é giunto anche da noi e sempre più decidono di prendervi parte. Con numerosi incontri organizzati da Nord a Sud, si da’ voce alle componenti liberali, libertarie e conservatrici italiane, non ci sono partiti organizzatori, tutto é lasciato (almeno per il momento) alla libertà del popolo, così sostengono gli organizzatori. – L’obiettivo: chiedere una sensibile diminuzione della pressione fiscale. L’ultimo incontro a Forte dei Marmi Sabato scorso in Versilia, dal titolo “meno tasse più libertà”.

Siniscalco: Meno fisco sul risparmio

 Domenico Siniscalco, ex ministro dell’Economia, attualmente vice presidente di Morgan Stanley international, country head per l’Italia, ed anche presidente di Assogestioni (l’associazione delle società italiane del risparmio), torna a parlare di crisi nella quale vengono confermate le teorie economiche e dall’oculatezza che contraddistingue gli italiani. L’oculatezza infatti se da una parte protegge dai rischi, dall’altra può frenare lo spirito di investimento e rallentare la crescita economica.

Le difficoltà stanno assottigliando i flussi di risparmio? – chiede Siniscalco – Vuol dire che sta svolgendo la sua funzione precauzionale di ammortizzatore della crisi nei bilanci delle famiglie e delle piccole imprese. Occorre aiutare le famiglie a risparmiare meglio, un impegno che deve coinvolgere l’amministrazione pubblica al pari dell’industria del risparmio.

Il Paraguay attenderà il 2013 per introdurre l’Irp

 Dunque, il Paraguay ha deciso di rimandare in via definitiva l’applicazione delle proprie novità fiscali, in particolare quella relativa all’introduzione della legge sull’Irp, acronimo che sta indicare uno specifico tributo, l’Imposta dei Redditi Personali: che cosa ha portato a questo ennesimo rinvio, dopo che già il Senato della nazione sudamericana si era espresso in questi termini? Lo scorso mese di aprile era stato caratterizzato dalla decisione della Camara Alta (si tratta appunto del senato paraguaiano) in merito a tale imposta e dopo tre mesi abbondanti anche la Camera dei Deputati, la quale ha formalmente approvato un rinvio fino al 2013 per quel che concerne l’entrata in vigore del provvedimento normativo. C’è da dire che erano comunque in molti ad attendersi un’efficacia del tributo, sia in modo parziale che progressivo, a partire da quest’anno, magari nel corso del prossimo mese di ottobre e occorre sottolineare che ci sono molte polemiche in seno al governo di Asuncion per quel che concerne la scelta fiscale definitiva.

Salari aziendali: diminuiscono le tasse

 Meno tasse sulla parte del salario che consente di aumentare la produttivita’ o gli utili della societa’ in cui lavoriamo, questi i contenuti del Piano per il lavoro del ministro Sacconi. Il piano é volto ad aumentare la platea dei lavoratori beneficiari di una riduzione contributiva e di una tassazione agevolata dei redditi correlati a produttività delle imprese, inclusi gli utili di bilanci. In questo modo, come sottolineato nel piano di Sacconi, si introduce la possibilità di una riforma generale del sistema fiscale correlata al completamento del federalismo istituzionale e a grandi cambiamenti nella produzione di reddito per il Paese.

Equitalia e Confcommercio insieme per le imprese

 Nella giornata di ieri, mercoledì 28 luglio 2010, la Confcommercio da un lato, ed Equitalia dall’altro, hanno siglato un importante accordo quadro, della durata di due anni, che attiva un filo diretto tra le imprese del commercio e la società pubblica di riscossione. Carlo Sangalli, presidente di Confcommercio, e Attilio Befera, Presidente di Equitalia, hanno infatti firmato un‘intesa che getta di conseguenza le basi per andare ad attivare una collaborazione in linea con quanto già avviene da tempo con le altre realtà del mondo produttivo in Italia. Nel dettaglio, l’accordo permetterà di fornire assistenza alle imprese e di attivare a livello territoriale e locale degli accordi in materia di formazione, di informazione, di consulenza e di altri servizi. Al fine sia di rimuovere le criticità, sia di andare a monitorare i risultati raggiunti con l’accordo, Equitalia e la Confcommercio organizzeranno degli incontri specifici. Secondo quanto messo in risalto da Equitalia con una nota, l’iniziativa rientra nell’ambito di quelle azioni finalizzate sia a poter ascoltare il contribuente, sia a adottare nuovi strumenti di relazione che sono ancor più importanti quando le imprese ed i cittadini si trovano in difficoltà.

La pubblicità di una ditta è sempre imponibile, anche come sponsor

 La pubblicità che viene realizzata con ogni tipo di comunicazione e che sia idonea a far conoscere alla gente acquirenti e clienti con nomi e recapiti deve essere sempre soggetta all’imposta sulla pubblicità: l’indicazione in questione giunge direttamente dalla Corte di Cassazione, la quale ha accolta un ricorso del Fisco con una sentenza che risale ormai a un mese fa. Che cosa è successo con esattezza? La pronuncia si è resa necessaria alla luce di una faccenda che ha visto coinvolta una spa; in pratica, questa stessa società ha impugnato tre avvisi di accertamento, visto che il suo acronimo era stato utilizzato sui capannoni aziendali e tale elemento ha portato all’assoggettabilità al tributo locale. La spa si è scagliata contro tale trattamento fiscale, chiarendo che la scritta pubblicitaria era stata utilizzata per consentire l’atterraggio ad alcune mongolfiere sportive.

Pagare le tasse in tabaccheria: Brunetta firma intesa

 Il Ministro della Pubblica Amministrazione Renato Brunetta assieme ad Attilio Befera, presidente di Equitalia, ha firmato un nuovo protocollo di intesa per continuare l’attuazione del progetto “Reti Amiche”, ovvero il piano per migliorare l’accessibilità ai servizi pubblici da parte di tutti i cittadini, per semplificare la ingarbugliata burocrazia italiana. Grazie a questo nuovo accordo sarà possibile pagare le tasse anche negli uffici postali, nei centri commerciali, nelle banche e nelle tabaccherie: il nuovo protocollo di intesa, con agli accordi siglati con Coop, Poste italiane, tabaccai, Intesa Sanpaolo, Unicredit e Lottomatica offrirà la presenza di rportelli di Reti amiche attivi sul territorio nazionale oltre le 60mila unità.

Evasione: Fisco e Siae insieme nel Friuli Venezia Giulia

 Nella Regione Friuli Venezia Giulia l’Agenzia delle Entrate da un lato, e la Siae – Società Italiana Autori ed Editori dall’altro, hanno annunciato con un accordo di durata triennale di voler fare fronte comune nella lotta all’evasione fiscale ed all’evasione contributiva, ed in particolare nella lotta all’economia sommersa nei settori che riguardano l’intrattenimento e le attività dello spettacolo. L’intesa di durata triennale contro le violazioni fiscali e tributarie, siglata la scorsa settimana nella sede del Comune di  Trieste dalla Siae – Società Italiana Autori ed Editori da un lato, e dalla Direzione delle Entrate della Regione Friuli Venezia Giulia dall’altro, punta inoltre a porre un argine a quei fenomeni che innescano la concorrenza sleale tra gli operatori dei settori dell’intrattenimento e dello spettacolo. In questo modo, l’accordo triennale a livello regionale, dopo quello a livello nazionale siglato nello scorso mese di dicembre 2009 tra il Fisco e la Siae – Società Italiana Autori ed Editori, permetterà sia lo scambio, sia la segnalazione di dati e l’invio, da entrambe le parti, di segnalazioni qualificate con l’intento di andare a far emergere situazioni potenzialmente evasive in quanto caratterizzate da possibili irregolarità.

Gran Bretagna: aumento fiscale per chi non risparmia energia

 Da ora in poi, nelle abitazioni britanniche si comincerà a fare sul serio: gli sprechi di energia non saranno più tollerati, anzi, i proprietari meno virtuosi in questo senso saranno costretti a versare al Fisco tasse più alte. L’incremento tributario non è certo indifferente, visto che sono previste migliaia di sterline in aggiunta alle somme normali per quegli immobili che non risulteranno isolati in modo adeguato. Il risparmio energetico viene dunque visto come una priorità dal governo di Londra, anche se bisogna sottolineare che il ravvedimento sarà sempre possibile; in effetti, il denaro pagato per queste multe potrà essere agevolmente recuperato nel caso di miglioramenti apportati all’edificio. Si sta proprio pensando a tutto per realizzare questa iniziativa, visto che uno specifico programma consentirà di verificare quali sono le zone della casa dove si disperde la maggior quantità di calore, in modo da intervenire prontamente.

Evasione fiscale: quando i costi non tornano nel bilancio

 Hanno un controvalore pari a ben sei milioni di euro, in provincia di Brescia, le tre vittorie in contenzioso da parte dell’Agenzia delle Entrate presso la Commissione tributaria. A darne notizia è l’Amministrazione finanziaria dello Stato nel precisare che le tre vittorie in contenzioso sono state ottenute dall’Ufficio dell’Agenzia delle Entrate di Salò a seguito di avvisi di accertamento a carico di alcune imprese che operano sul territorio di Brescia. A seguito di una segnalazione da parte della Guardia di Finanza, infatti, il Fisco ha contestato l’emissione di fatture inesistenti da parte di un’azienda edile bresciana che, sulla base dei movimenti bancari, hanno fatto emergere i pagamenti di queste fatture fittizie ed i successivi riaccrediti delle somme che sono stati effettuati dallo stesso soggetto.