Nel nostro Paese una buona fetta di affitti sono “rigorosamente” in nero con ricadute negative sulle casse dello Stato, ma anche con palesi distorsioni sul mercato privato dei canoni di locazione, caratterizzato oramai da prezzi oggettivamente inaccessibili per una quota sempre più elevata di studenti e di famiglie. Ebbene, in merito, Gianni Verga, assessore alla casa del Comune di Milano, nel corso di un incontro a Torino organizzato dalla Consulta Casa dell’Associazione Nazionale Comuni Italiani (Anci), ha presentato un pacchetto di proposte finalizzate proprio a rimettere in moto nel nostro Paese il mercato delle locazioni. Secondo l’Assessore del Comune di Milano, è necessario contrastare il fenomeno degli affitti in nero agendo sulla leva fiscale, garantendo la tracciabilità del canone di locazione e la trasparenza nei contratti di affitto. Ma come far emergere i tantissimi affitti in nero?
Tasse
Faissola: meno tasse sulle famiglie per la ripresa economica
In questo periodo di crisi é doveroso stimolare la ripresa dei consumi e si potrebbe giungere a tal fine tramite uno o più interventi di natura fiscale sulle famiglie. Lo afferma il presidente dell’Abi, Corrado Faissola, nell’audizione in Senato sulla Finanziaria.
Il presidente pone l’accento sulla riduzione degli interessi sui titoli pubblici (la cui remunerazione é ormai quasi nulla) che ormai hanno smesso di generare anche quei piccoli introiti ai risparmiatori. Tuttavia
quello che non incassano le famiglie in termini di interessi sui titoli pubblici – ha affermato Faissola – si traduce in risparmio per lo Stato. Quei soldi potrebbero allora essere utilizzati per alleviare il carico fiscale alle famiglie magari anche attraverso interventi congiunturali.
Debiti fiscali? Pagare le tasse a rate é possibile
Chi non ha mai acquistato qualcosa a rate alzi la mano! Ormai si acquista di tutto tramite pagamento dilazionato, non solo il mutuo per la casa, ma anche auto, telefonini di ultima generazione, vacanze, visite mediche.. di tutto di più, quindi perchè non pagare anche le tasse a rate? La possibilità di dilazionare il pagamento fu sancita già nella finanziaria 2008 (articolo 1, commi da 144 e 147) e il successo del servizio reso da Equitalia per la rateazione delle tasse non si é fatto attendere.
Sono quasi 500mila – su 670mila che l’hanno richiesta – i contribuenti che hanno ottenuto dall’Ente di riscossione la possibilità di dilazionare i pagamenti del debito. Sono quindi circa 5,2 miliardi da gennaio 2009, rispetto all’anno scorso, si tratta di un aumento del 75,3 per cento. Grazie alel rateizzazioni le riscossioni dai soggetti con debiti superiori a 500mila euro sono aumentate del 14,4%.
Fattura: tipologie ed Iva
La fattura è un documento fiscale emesso da un soggetto per comprovare l’avvenuta cessione di beni o prestazione di servizi ed il prezzo. E’ un’operazione obbligatoria poichè il soggetto che fattura attesta in questo modo di aver conseguito un guadagno, che sarà la base per l’applicazione delle tasse.
La fattura è emessa in più copie per permetterne la raccolta negli archivi dei rispettivi attori della transazione (emittente e destinatario), proprio perchè, mentre chi emette la fattura realizza un guadagno, chi la riceve deve registrare un costo. Recentemente è stata prevista la possibilità della fatturazione esclusivamente digitale, previa apposita richiesta agli organi competenti.
Cow tax: in Usa la tassa sui maiali
Gli Stati Uniti non smettono di stupire e sulle pagine dei quotidiani americani si legge della possibile introduzione della cow tax. Una tassa sui cow boy? Che vada a colpire il reddito di questa categoria professionale? No, la tassa sarebbe direttamente su mucche e maiali, rei di produrre una quantità tale di “gas fisiologico” al punto da inquinare l’aria.
La tassa fa sicuramente sorridere a noi, ma non agli allevatori: l’American Farm Bureau Federation, grande organizzazione di agricoltori Usa, ha manifestato il proprio dissenso alla tassa che porterebbe esborso annuo di $175 per mucca e 20$ per suino.
Evasione fiscale Roma: nuove tecniche per incrocio banche dati
Con l’approvazione a Roma del DPF 2010-2012, il Documento di Programmazione Finanziaria, l’Amministrazione capitolina punta con le azioni di contrasto all’elusione ed all’evasione fiscale a reperire nuove risorse senza andare a pesare sulle tasche dei cittadini. Per questo, il Comune di Roma, innanzi tutto, mira a riorganizzare Roma Entrate S.p.A., la società che si occupa, per conto dell’Amministrazione, della gestione degli accertamenti sul pagamento dei tributi locali. Dopodiché, uno degli obiettivi primari sarà dato da un miglior utilizzo, al fine dell’emersione di situazioni evasive, del meccanismo di incrocio delle banche dati. In merito, il Comune di Roma ha fatto presente come finora tale strumento non sia stato utilizzato in maniera efficiente a causa della incompatibilità delle banche dati tra di loro, ragion per cui in futuro saranno utilizzate moderne tecniche di analisi dei dati, utilizzate ai più alti livelli nelle azioni di contrasto antifrode, che permetteranno di interfacciare ed incrociare contemporaneamente più informazioni contenute nelle banche dati.
Tremonti: no all’aumento su tasse rendite finanziarie
Le tasse sulle rendite finanziarie per il momento non subiranno aumenti. Lo ha confermato il ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, durante un’audizione in Senato sulla Finanziaria 2010.
È esclusa la tassazione sulle rendite – ha sottolineato il ministro -. Semmai il nostro obiettivo è ridurre le tasse sul risparmio se impiegato al Sud per creare occupazione e lavoro. Per me rendita e’ risparmio.
Inoltre Tremonti, dinanzi alle commissioni Bilancio di Senato e Camera, ha lanciato un allarme:
Le dieci tasse più odiate dagli italiani
Perché evadere le tasse? Perchè probabilmente si odiano e il fatto di dover lavorare e togliere parte del nostro duro lavoro per darlo allo Stato ci fa quasi piangere. Può essere una risposta, ma ricordiamo che pagare le tasse é un dovere e il gettito serve a pagare tutti quei servizi pubblici che, se non esistessero tasse, non sarebbero gratuiti (o comunque molto più dispendiosi), per esempio il servizio sanitario.
Ci sono però tasse più e meno odiate, secondo quanto emerge da un’indagine di Contribuenti.it – Associazione contribuenti italiani, che ha intervistato un campione casuale di cittadini maggiorenni residenti in Italia -, ecco la lista nera:
Cassazione: niente Tosap per la pensilina alla fermata del bus
La Tosap è la Tassa per l’Occupazione di Spazi ed Aree Pubbliche: ad essa sono solitamente soggette le occupazioni nelle strade, corsi, piazze e sui beni di proprietà del demanio o del patrimonio comunale e provinciale. La sentenza 20076 che la Corte di Cassazione ha provveduto a pubblicare lo scorso 18 settembre è entrata proprio nel merito di questa imposta: secondo la disposizione della Suprema Corte, infatti, la Tosap non va applicata alla pensilina collocata alla fermata dell’autobus di linea, nel caso in cui si è accertato che non sottrae spazio alla collettività, ma anzi agevola lo sfruttamento del suolo pubblico. La sentenza si è resa necessaria a seguito del ricorso, da parte di una società, contro due accertamenti del Comune per il pagamento appunto della tassa; tali avvisi si riferivano all’esistenza di pensiline di protezione dei passeggeri.
Tasse e imposte: quelle indirette le più odiate dai contribuenti
Qual è per quest’anno la tassa più odiata dagli italiani? Ebbene, l’imposta meno gradita, ma anche la più chiacchierata, è quest’anno la Tarsu/Tia, ovverosia la tassa sui rifiuti per la quale, in merito all’applicazione dell’IVA, si è pronunciata anche la Corte Costituzionale dichiarandone l’illegittimità. La tassa rifiuti è la tassa più odiata dagli italiani in accordo con la consueta classifica annuale, una vera e propria “top ten“, stilata da Contribuenti.it – Associazione Contribuenti Italiani, avvalendosi dell’operato dello Sportello del Contribuente. L’indagine, in particolare, è stata effettuata lo scorso mese di settembre su un campione di italiani residenti nel nostro Paese, e maggiorenni, intervistati telefonicamente. Al secondo posto della “top ten” delle tasse più odiate c’è un altro tra i balzelli più chiacchierati delle ultime settimane.
Messina: dopo alluvione stop a tasse e mutui
L’alluvione dei giorni scorsi che ha colpito il messinese ha danneggiato irreparabilmente molte costruzioni e non solo, purtroppo sale il bilancio delle vittime, che arrivano a ventiquattro.
Faremo come all’Aquila. Nel tempo necessario vi ridaremo le case – ha affermato Silvio Berlusconi in visita agli sfollati del Messinese. Il governo si impegnerà finché non risolveremo il problema come stiamo facendo in Abruzzo. Non sarete abbandonati. La ricostruzione costa troppo e soprattutto non è sicura. Occorrono, come in Abruzzo, nuove abitazioni in altre zone ma sempre all’interno del tessuto urbano.
Tredicesima: si potrebbe detassare per i cassaintegrati
Un provvedimento generalizzato di detassazione delle tredicesime sia per i pensionati, sia per i lavoratori dipendenti, sarebbe un vero e proprio toccasana per le famiglie, le quali si ritroverebbero più soldi in tasca e buona parte di questi, come sostengono numerosi economisti, andrebbero di sicuro a finire nel circuito dei consumi con ricadute positive sul rilancio della nostra economia. Pur tuttavia, nei giorni scorsi la CGIA di Mestre aveva messo in evidenza come un provvedimento generalizzato di detassazione delle tredicesime, anche per una quota pari al 50%, sarebbe stato troppo oneroso per le casse dello Stato specie in una fase congiunturale come quella attuale in cui occorre fare molta attenzione alla quadratura delle finanze pubbliche. Pur tuttavia la CGIA di Mestre, ed a metterlo in evidenza è il Segretario dell’Associazione degli artigiani mestrina, Giuseppe Bortolussi, ritiene che si potrebbe, anche a mo’ di gesto simbolico, detassare la tredicesima a tutti quei lavoratori che nel prossimo mese di dicembre continueranno a trovarsi nella situazione di cassaintegrati.
Turismo: per Ryanair occorre abbassare tasse aeroportuali
Il turismo combatte e batte la crisi. Questa la valutazione del ministro Michela Vittoria Brambilla, secondo cui l’Italia ha una posizione piu’ favorevole del resto d’Europa.
I buoni risultati del settore – ha affermato il ministro – sono da attribuire alla montagna per i primi tre mesi dell’anno, per agosto al mare e alla politica promozionale degli hotel e per l’autunno alla ripresa del turismo business e commerciale nel nord el Paese.
Ma si può fare di più: tasse aeroportuali basse permettono di far scendere le tariffe di viaggio, lo afferma da Ryanair, il proprio direttore generale, Michael Cawley, che ne parla davanti alla commissione Trasporti della Camera dei deputati.
Scudo e “moralità” fiscale
Cos’è lo scudo fiscale? Se ne sente ormai parlare tantissimo e forse non sono pochi coloro che non sanno precisamente di cosa si tratti. Partiamo dai paradisi fiscali. Chi ha deciso di non pagare le tasse ha depositato capitali stranieri all’estero e quindi in Italia é considerato evasore.
Lo stato italiano però può attuare una politica di rintracciamento di queste persone e quindi applicare grosse sanzioni. Ovviamente questo ha dei costi per lo Stato, ecco perchè il governo sta optando per lo scudo fiscale: esso consiste in una piccola multa (5% dei capitali) che dovranno pagare coloro che decidono di far rientrare i capitali in Italia. Pagando, i cittadini e il loro capitale saranno regolarizzati. Ammontano a quasi 300 miliardi di euro i patrimoni detenuti all’estero dagli italiani che potrebbero essere rimpatriati tramite la manovra.