Paradisi fiscali: raffica di controlli sui contribuenti emiliano-romagnoli

 In Emilia-Romagna sono ben ottomila i cittadini italiani che sono nel mirino del fisco in scia alla residenza presso Paesi che godono di una fiscalità privilegiata. A darne notizia è la Direzione Regionale Entrate Emilia-Romagna nel precisare come gli ottomila nominativi siano sotto il fuoco dei controlli del Fisco in virtù del fatto che ci sono indizi reali tali da considerare l’Italia come centro degli interessi e degli affari sia economici, sia familiari. Insomma, a conti fatti per questi contribuenti la residenza presso i paradisi fiscali è solo un modo per aggirare il Fisco italiano visto che poi indisturbati, ma probabilmente solo per poco tempo, stanno continuando a fare affari in Italia come se nulla fosse. Ma quali sono i Paesi esteri più gettonati dai contribuenti emiliano-romagnoli nel mirino dell’Amministrazione finanziaria?

Tasse e stipendi impiegati pubblici

 Chi paga gli stipendi degli statali? Noi, con ele nostre tasse. E le nostre tasse non sono altro che ciò che ci viene decurtato dalla nostra busta paga. Dal nostro lavoro. La cosa potrebbe anche farci piacere se la parte del nostro stipendio sottrattacci per le tasse fosse spesa per medici competenti, impegati postali simpatici, insegnati più educatori e meno assenteisti. Sicuramente ce ne sono, ma altri invece prendono il lavoro presso la pubblica amministrazione quasi come un hobby.

Lo sa bene il ministro Renato Brunetta che non ha fatto altro che sparare contro la burocrazia, gli assenteisti, invocando l’utilizzo di internet per snellire le pratiche e velocizzare i servizi on line (l’ultima del ministro: ha fatto bloccare sui pc dei dipendenti pubblici l’accesso a Facebook). Anche Silvio Berlusconi si é espresso:

Usa: una tassa contro il cibo spazzatura

 Junk food o cibo-spazzatura, gli esempi sono tanti: patatine fritte, dolciumi ripieni di creme e cremine, salse come ketchup e senape, mega hamburger ripieni di tutto di più e òla lista potrebbe continuare all’infinito. Piu’ della meta’ dei cittadini statunitensi, secondo quanto rivelato da un sondaggio pubblicato Los Angeles Times, ha detto di essere favorevole a una tassa sul cibo di cui sopra. Alla stessa domanda in aprile aveva risposto di si’ il 53%, il consenso su un’eventuale tassa sulle bibite gassate e’ cresciuto dal 46% al 53%.

Uno studio appena pubblicato dall’Urban Institute di Washington, sostiene che la tassa e’ necessaria per poter combattere l’obesita’ chati ma soprattutto l’America. Ogni anno infatti l’eccessivo peso miete 100 mila vittime l’anno e ha costi sanitari di ben 200 miliardi di dollari.

L’ obesità è un fattore di rischio per la salute, tipica delle società del benessere. Gli obesi hanno una massa di tessuto adiposo eccessiva, con indice di massa corporea maggiore di 30. Questo status aumenta la possibilità di disfunzioni cardiocircolatorie, diabete, problemi alle articolazioni, ictus e sindrome da apnea notturna.

Evasione fiscale Sardegna: finti circoli nel mirino delle Entrate

 Anche nella Regione Sardegna, ed anche nel periodo estivo, continua l’azione di contrasto ai fenomeni di evasione fiscale sia da parte della Direzione Regionale dell’Agenzia delle Entrate, sia da parte degli undici Uffici locali dell’Amministrazione Finanziaria. In particolare, per il periodo estivo gli ispettori stanno provvedendo ad effettuare controlli sui “finti circoli” e sui locali notturni, riscontrando molto spesso sia irregolarità, sia violazioni alla normativa fiscale vigente. Ad esempio, gli “007” dell’Agenzia delle Entrate, nell’effettuare un’ispezione notturna presso un locale, hanno riscontrato irregolarità nella gestione e nell’utilizzo dei cosiddetti “ingressi gratuiti su invito“, ma anche gravi violazioni per quanto riguarda il servizio di posteggio auto, gestito sia da persone che sono risultate lavorare totalmente in nero, sia con l’emissione di ricevute non aventi alcuna validità ai fini fiscali; addirittura, il personale in nero adibito alla gestione del posteggio aveva delle divise con il logo del locale e richiedeva prezzi per il posteggio dell’auto pari a ben 20 euro.

Economia sommersa: l’imponibile evaso continua ad aumentare

 Nel nostro Paese anche quest’anno l’imponibile evaso sta aumentando con un ritmo di crescita che, da gennaio a luglio 2009, sfiora il 10%; a rilevarlo è KRLS Network of Business Ethics, che ha effettuato in merito una stima per conto di Contribuenti.it – Associazione Contribuenti Italiani. Nel dettaglio, l’imponibile su base annua evaso nel nostro Paese sfiora oramai il livello dei 350 miliardi di euro, con conseguenti minori introiti per l’Erario stimati in ben 135 miliardi di euro; trattasi di cifre che, se recuperate, non solo darebbero una bella sistemata ai conti pubblici, ma garantirebbero più servizi ai cittadini, più sostegno alle famiglie e più aiuti ai più deboli, in special modo ai disabili ed ai non autosufficienti. E invece, il “vizietto” di evadere le tasse, nonostante i recenti risultati comunicati dalla Guardia di Finanza per l’anno in corso in materia di lotta e contrasto all’evasione, a quanto pare tra gli italiani, quelli furbi, resta ben radicato.

Fisco d’estate: ispettori all’opera sulle spiagge e nelle discoteche

 Quest’anno per gli “evasori estivi” la stagione si fa sempre più “complicata”. E’ in corso già da qualche settimana, da parte degli ispettori del Fisco, una raffica di controlli su tutte le coste ed i litorali del nostro Paese al fine di accertare eventuali posizioni evasive da parte degli operatori economici che, in questo periodo, fanno buoni affari. Trattasi, nello specifico, degli stabilimenti balneari, ristoranti che operano nelle località turistiche e nelle città d’arte, ma anche società di noleggio, parcheggi e proprietari di beni di lusso a partire dalle barche. Nei giorni scorsi, ad esempio, è stata scovata nel Lazio una maxi-evasione, nel settore del noleggio con conducente, riguardante la cessione delle autorizzazioni senza effettuare alcuna dichiarazione al Fisco. Ma nel mirino delle Entrate ci sono anche i night club, le discoteche ed i “party estivi” spesso organizzati senza le necessarie autorizzazioni e senza alcuna dichiarazione degli introiti della serata al Fisco.

Rimborsi fiscali su richiesta: attenzione ai termini di decadenza

 Nel caso in cui un contribuente, per qualsiasi ragione, provveda ad effettuare dei versamenti di imposte che sono o non dovute, oppure versate in eccesso rispetto all’importo effettivo da pagare, il rimborso fiscale non è automatico ma sarà eseguito solo ed esclusivamente su esplicita richiesta. A ricordarlo è l’Agenzia delle Entrate nell’Annuario del Contribuente 2009, precisando altresì come esistano dei termini di decadenza, per la presentazione della domanda di rimborso, oltre i quali le somme pagate ma non dovute, oppure in eccesso, non potranno più essere recuperate. Nel dettaglio, il contribuente è chiamato a presentare all’Amministrazione finanziaria un’apposita istanza, entro 36 mesi dalla data di versamento, per le imposte indirette versate in eccesso o non dovute alle Entrate; stiamo parlando, per rendere l’idea, di imposte come quelle di registro, l’Invim, le imposte di bollo e quelle per le successioni e le donazioni.

Controlli fiscali Roma: giro di vite sul settore noleggio con conducente

 A Roma da qualche giorno è scattato il giro di vite sul settore dei servizi di noleggio con conducente, ed in particolare sulla cessione dell’autorizzazione dell’esercizio dell’attività ad altri soggetti. L’operazione, secondo quanto ha reso noto la Direzione Regionale Lazio dell’Agenzia delle Entrate, ha già portato all’immediata riscossione di oltre 750 mila euro, e la contestuale notifica di 3,2 milioni di euro derivanti dall’attività di accertamento. Nello specifico, grazie a dei controlli mirati, ed all’acquisizione, in virtù della collaborazione del Comune di Roma, dell’elenco dei titolari delle autorizzazioni per attività di noleggio con conducente, sono state già scoperte ben duecento operazioni di cessione delle autorizzazioni senza che sia stata effettuata la regolare comunicazione al Fisco. Le indagini effettuate e quelle in corso vengono coordinate dalla divisione Accertamento dell’Agenzia delle Entrate, Direzione Regionale Lazio, con il coinvolgimento di ben sedici uffici regionali delle Entrate.

Rallenta trend negativo entrate fiscali, lotta all’evasione continua

 Il fisco italiano ha una boccata d’aria: le entrate non continuano a calare ed anche il debito pubblico é in miglioramento. Gli incassi da lotta all’evasione fiscale stanno dando i loro risultati. Il debito diminuisce di un miliardo di euro a giugno rispetto a maggio, le entrate sono sempre negative ma il trend negativo rallenta.

Secondo i dati di Bankitalia in giugno le entrate tributarie sono state di 45,058 miliardi di euro da 46,648 miliardi un anno prima causato però solo dallo slittamento delle scadenze fissate per il versamento delle imposte per i contribuenti soggetti agli studi di settore. Difatti le Finanze registrano un aumento dell’1,7% delle imposte su patrimonio e reddito e una riduzione del 10,2% di quelle sugli affari e del 6,3% per le imposte indirette.

Evasione fiscale: l’Italia “primeggia” in Europa

 Quello dell’evasione fiscale nel nostro Paese è diventato negli anni un vero e proprio “sport nazionale”, al punto che tale modello viene esportato ed è frutto di imitazioni all’estero. Non a caso, secondo quanto emerge da un’indagine effettuata da Contribuenti.it – Associazione Contribuenti Italiani, il nostro Paese è primo nella speciale classifica europea del maggior reddito in termini percentuali non dichiarato; il tasso di imponibile non dichiarato, secondo quanto emerso dai dati a cura delle Polizie tributarie dell’UE, è in Italia pari al 51%, ben più alto della Romania che, con il 42,7%, è al secondo posto; al terzo, al quarto ed al quinto posto ci sono la Bulgaria, l’Estonia e la Slovacchia. Insomma, in materia di evasione fiscale l’Italia batte in solitario i Paesi dell’Est Europa, ma quali sono le categorie economiche ed i soggetti che più di tutti evadono il fisco?

La Tia è una tassa non una tariffa

 La TIA sostituisce la vecchia TARSU (tassa smaltimento rifiuti) e stabilisce l’obbligo per le Pubbliche Amministrazioni di applicare ai contribuenti una forma di esborso per la gestione dei rifiuti proporzionale al reale utilizzo del servizio. La vecchia tassa TARSU era infatti commisurata unicamente sulla quantità di superficie occupata e non sulla produzione dei rifiuti: chi aveva una casa più grande pagava di più anche se in quella casa abitava una sola persona, quindi indipendentemente dall’effettivo o presumibile conferimento di rifiuti.

E’ stata dichiarata illegittima l’imposta sul valore aggiunto applicata alla Tia. Lo ha stabilito una sentenza della Corte Costituzionale: la Tia é un tributo e quindi non é soggetta ad IVA, si tratta per cui di una tassa e non di una tariffa.

Francia: tassa contro gli usa e getta

 Cosa di meglio di un usa e getta, se siamo a fare un bel picnic piatti, bicchieri, posate, tutto rigorosamente in plastica. Quando torneremo a casa non ci sarà nulla da lavare. Eppure c’è qualcuno che non é d’accordo con le casalinghe, almeno sotto questo punto di vista. Proposta dal governo francese una tassa che dovrebbe colpire i prodotti di plastica usa e getta, già soprannominata tassa sul picnic.

La tassa avrebbe l’obiettivo di sollecitare le aziende a produrre oggetti riciclabili. Il gettito sarà utilizzato per coprire, almeno in parte, i costi della raccolta differenziata e del recupero. Inoltre in questo modo si ridurrà l’utilizzo di imballaggi non biodegradabili e lo spreco dei prodotti usa e getta e le aziende stesse saranno incentivate a produrre oggetti riciclabili.

Francia: obiettivo tassa sull’inquinamento

 Il biossido di carbonio (detto comunemente anidride carbonica) è una sostanza fondamentale nei processi vitali delle piante e degli animali ed è certamente uno dei principali gas serra dell’atmosfera terrestre, Occorre però precisare che solo la metà dell’anidride emessa nell’atmosfera viene assorbita dagli oceani e dalle foreste, la restante parte si accumula all’interno del nostro pianeta provocando l’effetto serra. Negli ultimi decenni l’effetto jserra si è intensificato a causa dell’emissione di metano, di vapor acqueo, degli ossidi d’azoto, i clorofluorocarburi e appunto l’anidride carbonica.

La Francia ha deciso di porre rimedio tassando l’inquinamento. Il principio della nuova tassa, soprannominata carbon tax, dovrebbe rendere più costoso il consumo di energia inquinante in Francia. Essa impone un costo aggiuntivo per ogni tonnellata di CO2 emessa.

Tasse sul poker on line in Usa

 Il poker online in Usa subisce dei cambiamenti. Il senatore del Partito Democratico Robert Menendez ha introdotto un quadro normativo di incremento delle casse governative e di tutela dei consumatori su Internet. Durante la National Poker Week tenutasi dal 19 al 25 luglio si parlava infatti di questa legge e della sua proposta da parte di Menendez subito dopo il periodo estivo. E l’attuazione non si é fatta attendere.

E’ stata introdotta una tassa del 10% sui depositi dei conti di gioco a carico degli operatori autorizzati di poker online. Grazie alla manovra entreranno ben 3 miliardi di dollari che divideranno il governo federale e il governo dello Stato in cui si trova il giocatore.

Un importante passo avanti verso la protezione su Internet e la tutela dei consumatori a sostegno del poker online – ha affermato l’ex presidente e senatore Alfonse D’Amato -.