Mentre in Italia non sembra avere ancora portato agli effetti sperati l’iniziativa fiscale nei confronti dei petrolieri, l’ultimo bilancio statunitense illustrato dal presidente Barack Obama ha messo in luce la totale assenza di generosi sconti fiscali e di misure speciali rivolte al settore petrolifero. Per essere più precisi, nel bilancio mancano 26 miliardi di dollari, una somma che avrebbe dovuto essere destinata alle grandi multinazionali del greggio per l’anno finanziario 2009-2010. Una mossa che non deve sorprendere in quanto tale, dato che era stata ampiamente prevista nella campagna elettorale del neoeletto presidente, ma per la tempistica: le compagnie petrolifere, abituate da ben 50 anni a beneficiare di consistenti incentivi fiscali, non hanno ovviamente gradito la decisione. Anzi, l’Associazione petrolifera indipendente americana (IPAA), una sorta di sindacato del settore, ha dissentito in maniera evidente, dato che ritengono sia stato messo in discussione un principio strategico della storia statunitense.