Tassa super ricchi per aiutare i terremotati

 Il tema della ricostruzione e dei fondi necessari sarà oggetto della prossima riunione dei ministri a L’Aquila. Tra le ipotesi allo studio un contributo dai contribuenti “super-ricchi” per raccogliere i fondi necessari alla ricostruzione delle aree colpite dal terremoto. Tra le valutazioni tecniche avviate infatti, un decreto legge con gli interventi per la raccolta delle risorse che contempli anche la possibile introduzione di un “contributo obbligatorio” per i contribuenti che hanno un reddito annuo che superiore a 130.000-140.000 euro.

Si tratta ancora di una delle ipotesi allo studio, e ancora oggetto di confronto all’interno della maggioranza. Il contributo sarebbe obbligatorio, una-tantum e consisterebbe in due punti di Irpef. Tra le altre ipotesi, anche un’addizionale sui giochi come Lotto e Superenalotto.

Fisco: gli italiani hanno bisogno di aiuto e assistenza

 In Italia i contribuenti hanno bisogno di aiuto e assistenza fiscale, e non sempre lo fanno rivolgendosi all’Agenzia delle Entrate. Anzi, secondo quanto fa presente Contribuenti.it, gli italiani in materia fiscale, specie in un periodo come quello attuale caratterizzato dalla prossima presentazione della dichiarazione dei redditi, chiedono aiuto ed assistenza anche a Pasqua. Durante le vacanze pasquali, infatti, l’Associazione Contribuenti Italiani rivela di essere stata subissata di richieste anche in virtù del fatto che i contribuenti sono sempre più ossessionati dalle tasse e dagli adempimenti fiscali. In totale, nella sola settimana di Pasqua, lo “Sportello del Contribuente” dell’Associazione ha ricevuto richieste da oltre 180 mila cittadini, con in testa, su scala regionale, quelle provenienti da Regioni come la Campania, il Lazio e la Sicilia. Ma come mai i contribuenti si rivolgono allo “Sportello del Contribuente” di Contribuenti.it usando Internet oppure il telefono?

Tasse universitarie: a Pisa studenti aquilani non pagano terza e quarta rata

 In tutta Italia gli Atenei si stanno mobilitando a favore degli studenti dell’Abruzzo colpiti dal terremoto, offrendo alloggio ma anche agevolazioni sul pagamento delle tasse universitarie. Nelle ultime ore, l’Università di Pisa ha messo a punto un “pacchetto” di aiuti a sostegno di tutti gli studenti che sono iscritti all’Ateneo e che risiedono nelle zone colpite dal sisma. Nel dettaglio, a Pisa studenti gli universitari aquilani sono esonerati dal pagamento della terza e della quarta rata delle tasse universitarie; la decisione giunge a seguito della decisione presa da Marco Pasquali, Rettore dell’Università di Pisa, e dal prorettore Angelo Baggiani. Inoltre a Pisa, a seguito delle decisioni prese dall’Azienda unica regionale per il Diritto allo studio universitario (ARDSU), gli studenti universitari dell’Abruzzo iscritti all’Ateneo potranno accedere a titolo gratuito al servizio di mensa universitaria. A Pisa, ma presto anche a Siena ed a Firenze, gli studenti universitari abruzzesi potranno alloggiare gratuitamente presso le strutture dell’ARDSU.

Ryanair potrebbe introdurre una tassa toilette per combattere la crisi

 Il trasporto aereo mondiale non vive certo un periodo troppo roseo. Nel 2008 le compagnie aeree nel mondo hanno infatti registrato perdite per 5 miliardi di dollari. Anche il 2009 si annuncia in negativo: le perdite previste ammontano a 2,5 miliardi di dollari, secondo le nuove stime rese note oggi a Ginevra dall’Associazione internazionale del trasporto aereo (Iata).

L’orizzonte e’ cupo. In termini di ricavi, affrontiamo il peggiore contesto degli ultimi 50 anni – ha commentato così i dati Giovanni Bisignani, direttore generale e Ceo della Iata -. Operando in Italia e in Europa non serve una struttura confrontabile con la vecchia Alitalia ma con Easyjet e Ryanair. L’anno prossimo solo il Nord America dovrebbe registrare risultati positivi nel 2009. Per le compagnie europee si profilano invece perdite decuplicate a un miliardo di dollari.

Tassiamo aranciata e coca cola: la proposta arriva dagli Usa

 Kelly Brownell e Thomas Frieden, uno docente a Yale, l’altro assessore alla salute a New YorkNew England Journal of Medicine annunciano al una proposta sulle tanto amate bibite zuccherate. Di certo le care bevande non riescono a difendersi bene: innanzitutto il loro consumo fa “gonfiare” lo stomaco e contribuiscono tra l’altro all’aumento di peso. negli ultimi anni si é avuto un vero e proprio boom di bevande zuccherate, negli ultimi 30 anni si è passati dalle 70 calorie al giorno a 190 (dato aggiornato al 2000).

Le bevande gassate sono quindi nemiche della linea ma anche della salute. Negli Usa in questi ultimi decenni l’incidenza dell’adenocarcinoma esofageo nei maschi bianchi, il gruppo etnico che consuma più bevande di questo tipo, è cresciuto circa sei volte. Mohandas Mallath, del Digestive diseases department presso il Tata Memorial Hospital, in India, ha inoltre riscontrato una correlazione tra il numero di casi con cancro esofageo e la consumazione di bevande gasate.

Emergenza terremoto: stop alle tasse per le zone colpite

 Berlusconi in questi giorni in Abruzzo ha ripetuto che lo Stato non lascerà sola la gente: Sarò qui ogni giorno e mi metterò a disposizione per quello che serve. Stiamo studiando di ricomprendere negli ammortizzatori anche i lavoratori autonomi e i piccoli imprenditori che hanno perduto l’attività. Il Governo cerca quindi di andare il più possibile incontro ai cittadini colpiti dalla calamità che ha causato un vero disastro. Inoltre il premier ha cambiato idea: in serata ha aperto agli aiuti internazionali, contrariamente a quanto fatto al mattino, respingendo la richiesta del leader del Pd che chiedeva di accettarli.

Attilio Befera, direttore dell’Agenzia delle Entrate ha annunciato che sono già stati sospesi i pagamenti di tasse locali e nazionali. Intanto oggi il presidente del Senato Schifani chiederà ai senatori di aderire al fondo per le vittime: quota minima 1.000 euro.

Riduzione del 40% per il marchio delle imprese comunitarie

 Ci sono buone notizie per quanto riguarda le imprese comunitarie: a partire dal prossimo 1° maggio, infatti, vi sarà una riduzione del 40% per il deposito del marchio comunitario. L’annuncio è arrivato direttamente dalla Commissione Europea, per voce del commissario del Mercato Interno e dei Servizi, Charlie McCreevy. Tale riduzione è stata pensata in particolare per le piccole e medie imprese, le quali sono spesso costrette a sostenere un onere troppo ingente nel pagamento del costo amministrativo per ottenere questa importante tutela. Dello stesso tenore sono le affermazioni di Wubbo de Boer, presidente dell’Uami (l’Ufficio Armonizzazione Mercato Interno):

Per una piccola impresa è fondamentale proteggere il proprio marchio a livello comunitario, perché in tal modo essa può tutelare il diritto dei propri beni e servizi e accedere in futuro al mercato unico europeo.

 

Lo Stato tarda nel rimborsare le tasse

 In Italia non esiste solo l’evasione, ma ci sono tanti onesti cittadini che pagano le tasse e a volte pagano anche più del dovuto e attendono, con ansia, il rimborso da parte dello Stato. Ma molti attendono invano, o comunque, tempi biblici. Nuovo record europeo negativo per il fisco italiano che a febbraio ha raggiunto la cifra di 30,4 miliardi di euro da rimborsare agli oltre 12,6 milioni di contribuenti – secondo i dati da Contribuenti.it, Associazione Contribuenti Italiani -.

Un’Italia debitrice nei confronti dei cittadini quindi ma che aspetta per rimborsare quanto dovuto. Pare infatti che per ottenere un rimborso Irpef i contribuenti italiani debbano aspettare dai 13 ai 27 anni. E siamo veramente messi male, direbbe qualcuno.  In Turchia l’attesa è di soli 4 anni, negli Stati Uniti sono sufficienti appena 2 mesi per un rimborso totale.

Chocolate tax presentata (e bocciata) in Scozia

 Tassa che va e tassa che viene. mentre qualcuno pensa ad abolire le tasse aeroportuali (per la gioia di tutti i viaggiatori costretti a pagare più al fisco che alle compagnie aeree), qualcun’altro pensa a tassare la cioccolata. La singolare proposta arriva dalla Scozia dove il medico David Walker propone tassare il cioccolato proprio come l’alcool e le sigarette allo scopo di combattere l’obesità e il diabete di tipo 2. Quali i “pericoli” che si insidiano nelle barrette? Una confezione di cioccolatini da 225 grammi corrisponde a più di 1.200 calorie, cioè metà del fabbisogno energetico giornaliero raccomandato per l’alimentazione giornaliera dell’uomo.

Tassando il cioccolato il fisco aumenterebbe le sue entrate e il medico in questione ha anche un’idea su come utilizzare i nuovi introiti: il denaro potrebbe essere destinato proprio alla lotta all’obesità.

Aumenta lo stipendio, ma anche le tasse

 Le nostre tasche sono diventate più leggere o, nel migliore dei casi, di ugual peso rispetto al passato. I salari dei dipendenti italiani infatti, dal 1993 sino a oggi hanno fatto registrare una crescita che è pari allo zero. Possibile che non ci sia stato un aumento in quindici anni? Il motivo risiede nella forte pressione fiscale. L’elaborazione è stata effettuata dall’Ires, il centro studi della Cgil, che ha lavorato con un pool di economisti. Durante questi anni i lavoratori dipendenti hanno lasciato nelle casse del fisco 6.738 euro cumulati. Nel totale, perciò, lo Stato ha riscosso ben dodici miliardi di euro reperiti con l’aumento della pressione fiscale.

Saranno soppresse (o almeno ridotte) le tasse aeroportuali?

 Solo alla fine dello scorso anno, entrava in vigore un nuovo regolamento dell’Unione Europea che di fatto ha reso obbligatoria per le compagnie aeree l’inclusione di tutte le componenti del prezzo finale del biglietto già dall’inizio della transazione o sulla pubblicità. Quanti di noi infatti fino allo scorso anno hanno acquistato a prezzi stracciati biglietti aerei, o meglio, credevano di acuistarli a prezzi irrisori, ma una volta conclusa la trattativa finale on line, compariva il verdetto finale con costi comprensivi di tasse e quant’altro? Dal primo gennaio del 2008 l’Antitrust ha comminato ben sei condanne con sanzioni per 47.500 euro.

Le multe riguardavano pubblicità di tariffe aeree considerate ingannevoli. Spesso appunto su riviste e giornale apparivano strepitose offerte che promettevano viaggi a prezzi molto bassi, omettendo di dichiarare tasse e supplementi aggiuntivi che ci veniva rivelato solo quando si arrivava, quasi, a scrivere il numero della carta di credito. Ora grazie alla cosiddetta trasparenza dei prezzi é piu facile comparare i prezzi tra le diverse compagnie aeree.

Tassa sul matrimonio a Roma? Alemanno: No grazie

 Desiderate sposarvi nella città più bella del mondo? Tutto ha un prezzo e dopo spese ricevimento, abiti, fedi e luna di miele, arriva anche la tassa sul matrimonio. Qualcuno ha pensato di introdurre nella città di Roma un aumento delle tariffe per gli sposi da weekend (causa straordinari dei dipendenti). La proposta era stata infatti inserita all’interno della manovra finanziaria. La tassa imponeva si anche ai romani, come già accade per i non residenti, la celebrazione delle nozze programmate nei week-end (200 euro) e nei giorni feriali fuori dagli orari previsti (150 euro). E non erano pochi i romani “costretti” a sposarsi nel week end dato che la settimana era spesso occupata.

Ecco come commentava il consigliere comunale di Roma del Pd, Athos De Luca:

Tassa sul lusso sui fuoriclasse del calcio

 Volete Buffon e Ronaldo? Nessuno ostacolerà il vostro desiderio, ma se desiderate nella vostra squadra dei fuoriclasse, dovrete pagare la “tassa sul lusso“. Il calcio europeo affronta la crisi economica e rileva lo squilibrio economico che già preoccupa Michel Platini, presidente del calcio europeo. La Uefa a Copenaghen commenta il critico momento economico e le conseguenze sui club. Un’idea? Una tassa sul lusso per ridistribuire la ricchezza tra le società e una commissione di controllo per migliorare il fair play finanziario nelle competizioni Uefa per club. Una tassa sul lusso perequativa, per evitare che siano sempre le stesse squadre a contendersi il campionato.

In cosa consisterebbe la tassa? Si basa sul modello fiscale della Major League statunitense di baseball: far sì che le grandi potenze del calcio europeo, in futuro, debbano versare un’imposta sui fuoriclasse che hanno in rosa, sui trasferimenti e sugli stipendi. Il ricavato della tassa, poi, verrebbe distribuito fra i piccoli club allo scopo che questi possano effettuare nuovi investimenti ed evitare quindi quello squilibrio che negli ultimi anni ha contraddistinto diversi campionati nazionali, dominati da una o al massimo due squadre.

Torna la tassa depurazione (anche per chi non ne usufruisce)

 Forse qualcuno potrebbe stentare a crederci, ma in Italia ormai nulla é impossibile. Dopo la tassa sui morti (da pagare ovviamente non dai diretti interessati ma dagli eredi), torna la tassa sulla fognatura anche per le abitazioni non collegate ai depuratori. Usufruite del servizio? Ok, dovete pagarla. Non ne usufruite? Pagate lo stesso. La tassa sulla fognatura torna ad essere obbligatoria anche per chi non usufruisce del servizio di depurazione. Lo ha recentemente stabilito un decreto legge dei ministeri dell’Ambiente e del Tesoro.

In passato era stata cancellata da una sentenza della Corte costituzionale: erano tenuti a versare il canone solo i cittadini con un’abitazione collegata ad un impianto di trattamento. La norma torna quindi alla ribaltaa e impone ai cittadini l’obbligo di pagare il costo della depurazione anche se non c’è il servizio.