Corte dei Conti: la corruzione é una tassa immorale

 La corruzione é un abuso di posizione (spesso pubblica ma anche privata) per l’ottenimento di un vantaggio. Si conclude spesso in un accordo tra la persona che abusa della sua posizione di fiducia e la persona che desidera quel vantaggio. Come non menzionare la corruzione per l’aggiudicazione di appalti pubblici, anche se si parte spesso anche da piccoli regali fino all’erogazione di grosse somme di denaro per ottenere ciò che si auspica.

La concussione invece é un comportamento che consiste nel farsi dare o promettere denaro o un altro vantaggio anche non patrimoniale abusando della propria posizione. E’ diversa dalla corruzione, perchè mentre in quest’ultima c’è un accordo tra il corrotto e chi invece promette dle denaro per raggiungere l’obiettivo, la concussione può esplicarsi per costrizione o per induzione. In questo caso si profila quindi una vittima della concussione, il pubblico agente costringe o induce il privato ad avere un certo comportamento per evitare maggiori pregiudizi e quindi si sente costretto a sottostare alle ingiuste pretese del primo.

Cartelle pazze Milano: può intervenire il Difensore civico

 Nei giorni scorsi circa ventimila automobilisti di Milano e Provincia si sono visti recapitata o stanno per ricevere una “bella” raccomandata con la quale si viene invitati a pagare una cartella esattoriale per tasse o multe non pagate, altrimenti in tempi brevi è pronto a scattare il fermo amministrativo dell’automobile, ovverosia quella procedura tipicamente denominata con le “ganasce fiscali“. E così, per chi pensava magari di farla franca, dopo tanto tempo sta arrivando l’avviso di riscossione dopo aver strappato la multa per la rabbia o averla riposta e dimenticata in un cassetto con gelida noncuranza. Ma tra queste ventimila raccomandate c’è di sicuro qualche avviso di riscossione riguardante tasse o multe regolarmente pagate, ragion per cui è un’assoluta ingiustizia vedersi “bloccata” la macchina magari proprio in concomitanza con lo spostamento per le vacanze.

Cartelle esattoriali: quasi un milione di auto a rischio fermo amministrativo

 Per quasi un milione di proprietari di automobili in Italia le vacanze rischiano di trasformarsi in un incubo, visto che sono state recapitate o sono in corso di recapito la bellezza di 400 mila raccomandate per cartelle esattoriali non pagate, ma in maggioranza “pazze” in quanto vengono indicati importi già pagati o non dovuti. E così, secondo quanto rivela e mette in risalto Contribuenti.it, l’Associazione Contribuenti Italiani, per quasi un milione di vacanzieri si preannuncia un’estate da “bollino rosso“; l’Associazione, in particolare, sta monitorando in questi ultimi giorni l’attività della società di riscossione Equitalia, constatando come delle 400 mila raccomandate ben 200 mila siano già state recapitate, mentre altre 200 mila stanno per essere consegnate nell’ambito di quella che è una nuova ondata di ganasce fiscali.

Pressione fiscale più sostenibile dove c’è una forte autonomia

 In Italia, ed in particolare in città come Latina, Napoli e Salerno, la pressione fiscale risulta essere tra le più elevate, mentre è meno oppressivo il fisco nei confronti di città con forte autonomia come Aosta, Trento e Bolzano. E’ questo, in estrema sintesi, uno dei dati emersi dall’edizione 2009 dell’Indice di Confartigianato sulla qualità della vita dell’impresa; il Rapporto, a cura dell’Ufficio Studi dell’Associazione delle imprese artigiane, e disponibile nella sua versione integrale sul sito Internet della Confartigianato, mette in evidenza dove a livello territoriale sia più o meno facile fare impresa proprio in funzione di un indice di qualità frutto dell’analisi di ben trentanove indicatori “compattati” in undici ambiti, tra questi, oltre alla pressione fiscale, c’è anche la burocrazia, la concorrenza sleale del sommerso, i tempi della giustizia civile, i servizi pubblici locali, il mercato del lavoro e la densità imprenditoriale.

Criminalità on line: in Louisiana una tassa per combatterla

 McAfee (azienda che si occupa di sicurezza informatica con sede in California) solo pochi mesi fa, alla fine dello scorso anno annunciava i risultati del suo studio annuale sulla sicurezza. Prendendo in esame i trend emergenti relativi alla sicurezza e al cybercrime il report ha evidenziato le minacce della rete informatica:

La crisi aiuta il cybercrime. Non pochi criminali utilizzano la truffa dei facili guadagni per attecchire persone in difficoltà economica. Molte di queste persone truffate poi, reclutate come “international manager” vengono spinte a loro volta a truffare altri ingenui.

Governi disattenti che al momento sono impegnati sulle possibili soluzioni della crisi economica. Il cybercrime rimane così in secondo piano.

– La polizia che si occupi specificatamente di cybercrime é carente. Quante volte avete subìto una truffa on line vi siete rivolti alla polizia ma ancora nessuno vi ha fatto sapere nulla della truffa che vi ha fatto perdere 1000 euro per un computer che non vi è mai stato recapitato?

Toscana: tributo di bonifica deducibile

 Chi conosce il Consorzio di Bonifica della Toscana sa che l’attività dell’Ente mira ad elaborare le proposte di Piano Generale di Bonifica, a realizzare anche su concessione, le opere di bonifica, di difesa del suolo e di sistemazione idraulica, a prevenire il rischio idraulico sui corsi d’acqua ricadenti nel comprensorio, a collaborare con gli Enti Locali su problematiche inerenti l’utilizzo e l’assetto del territorio, a formulare programmi di tutela e conservazione di aree di particolare pregio ambientale.

Queste ed altre sono le attività svolte dall’ente che, negli ultimi mesi del 2008, ha inviato agli oltre 75.000 cittadini-consorziati ricadenti nel Comprensorio n. 22, Colline del Chianti, l’avviso bonario di pagamento del tributo relativo alle attività ordinarie e straordinarie dell’anno 2008. Il Consorzio è quindi anche uno dei principali soggetti deputati alla salvaguardia e alla valorizzazione dell’ambiente fluviale.

In Germania è praticamente obbligatoria la “tassa sulla religione”

 La situazione tedesca relativa alle “tasse di religione” ricalca molto vicina quella italiana, seppur con qualche differenza: infatti, visto che esiste una forte ingerenza da parte della Chiesa in molte delle attività dello Stato teutonico, i contributi fiscali che sono destinati alla confessione religiosa vengono direttamente riscossi dall’anagrafe tributaria. Non solo; si procede anche alla verifica e al controllo della cartella delle imposte sul reddito, al fine di accertare se il contribuente ha pagato o meno questa tassa. Indicando la propria appartenenza alla fede religiosa (le lettere EV indicano i protestanti, RK i cattolici), si è ufficialmente membri della chiesa e occorre pagare la relativa imposta. Il tributo, chiamato in Germania Kirchensteuer, è destinato quindi alle confessioni religiose e si affianca ad un’altra tassa simile, il Kultussteuer. A differenza del nostro “otto per mille”, la Kirchensteuer viene pagata solo in caso di scelta espressa ed il suo valore ammonta al 9% del corrispettivo dell’Irpef tedesca.

 

Prosegue il progetto per migliorare la qualità del contenzioso tributario

 Continua a gonfie vele il progetto “Qualità”, avviato lo scorso anno, che ha l’intento di potenziare gli esiti favorevoli delle principali controversie economiche; tutti i punti principali in materia di contenzioso tributario sono contenuti nella circolare 24/E dell’Agenzia delle Entrate. L’iniziativa si è posto l’obiettivo specifico di far crescere il gettito delle imposte e, in tal senso, molto utile, se non fondamentale, è il successo delle stesse controversie. È sotto questa luce che vanno letti i cambiamenti che hanno interessato la stessa Agenzia: ad esempio, l’introduzione delle direzioni provinciali, le quali svolgono attività istruttorie di autotutela e di conciliazione giudiziale, oppure l’assegnazione alle direzioni regionali di attività di controllo e contenzioso verso i cosiddetti “grandi contribuenti”, ovvero coloro che percepiscono compensi non inferiori a 100 milioni di euro. È lo stesso governo che ha voluto incentivare ogni tipo di azione che fosse in grado di ridurre i conflitti nei rapporti con i contribuenti, al fine di perseguire nel miglior modo possibile gli obiettivi di politica fiscale per il triennio 2009-2011.

 

Tasse locali troppo alte. A Milano record pressione tributaria

 In Italia la pressione fiscale non è elevata solamente quando si parla di imposta sul valore aggiunto (IVA) e, soprattutto, di IRPEF, ma il carico fiscale a carico dei contribuenti è allo stesso modo elevato quando si parla di tasse locali al punto che più che tasse possono essere definite spesso come dei veri e propri balzelli. La pressione tributaria a livello locale è anche il frutto di un’ampia e diffusa evasione che penalizza sia le casse dei Comuni, sia le tasche dei cittadini che onestamente le pagano; non a caso, secondo quanto rileva Contribuenti.it, Associazione Contribuenti Italiani, se nel 2009 le tasse statali sono destinate ad aumentare di un +0,4%, quelle locali sono attese in rialzo del 4,6% a causa di tanti fattori tra cui l’evasione ed i trasferimenti ridotti dello Stato a favore dei Comuni e delle Regioni. Per questo secondo l’Associazione, al fine di evitare che la pressione tributaria a livello locale si faccia sempre più insostenibile, occorre istituire presso il Ministero dell’Economia e delle Finanze la figura di “Mister Fisco“.

Tasse energetiche in Usa: Oklahoma contro Obama

 Dana Murphy, Bob Anthony e Jeff Cloud, titolari della Corporation Commission dell’Oklahoma indirizzano una lettera al presidente degli Stati Uniti Barack Obama richiamando il 10° emendamento della Costituzione secondo il quale i poteri non delegati al governo spettano agli Stati e al popolo. La contesa è nata in merito alle tasse federali considerate una violazione della Costituzione e deleterie per l’economia nazionale. La lettera è stata abbastanza chiara: la Camera dei Rappresentanti di Oklahoma City, con 73 voti contro 22 ha approvato una risoluzione con cui si invita il governo federale ed il Congresso di Washington di tornare ad agire entro i limiti della Costituzione, cessando di agire oltre i propri poteri.

Le motivazioni della Camera sono ragionevoli, in una nota si legge infatti:

L’incremento delle tasse energiche proposto nel bilancio avrà effetti disastrosi sugli sforzi del nostro Stato per educare le nuove generazioni, garantire un ambiente pulito e create posti di lavoro poichè le imposte vanno a ridurre gli investimenti nei nuovi progetti nei settore del greggio e del gas naturale che garantiscono entrate per lo Stato ed energia per gli Stati Uniti.

Dvd nelle scuole per insegnare a pagare le tasse

 Occorre insegnare agli italiani l’importanza di pagare le tasse. Occorre partire presto con questa formazione, iniziando dalle scuole. Ecco quindi un dvd contenente un cartone animato distribuito nelle scuole perchè fin da piccoli si imparino gli obblighi fiscali. Il direttore generale dell’Agenzia delle entrate Attilio Befera al Forum della Pubblica Amministrazione in corso a Roma ha presentato il progetto:

Abbiamo creato un kit che distribuiamo a tutte le scuole, c’e’ un dvd con un cartone animato per i bambini dove si spiega perchè bisogna pagare le imposte. Cominciamo a dare queste informazioni fin da quando si ha il primo impatto con la scuola. Cio’ significa, forse, ridurre l’influenza di quel dna che noi italiani ci portiamo dietro e che ci induce a non pagare le tasse.

“Robin Tax”: un primo bilancio a quasi un anno dall’introduzione

 È ormai passato quasi un anno dal lancio, da parte del ministro dell’Economia Giulio Tremonti, della cosiddetta Robin Tax: il 3 giugno 2008, infatti, veniva ideato questo particolare tipo di imposta, con l’intento di tassare petrolieri, banche, assicurazioni e cooperative per poi alleggerire conseguentemente il gettito fiscale dei soggetti con redditi più bassi. Si può dunque stimare un primo, sommario, bilancio di questa interessante iniziativa? È il bilancio annuale dell’Eni a illuminarci in tal senso: nel 2008, le aziende dell’ente hanno contabilizzato imposte correnti sul reddito per 1,91 miliardi di euro, mezzo miliardo in meno rispetto a un anno prima. Il bilancio mette in luce come, senza la Robin Tax, esse avrebbero pagato ancor meno imposte: ma sono due i motivi che possono scontentare il ministro. Anzitutto, Tremonti contava molto sull’apporto della tassa per far respirare i conti pubblici; le previsioni parlavano infatti di un gettito che sarebbe salito fino a 4,6 miliardi di euro, quindi una misura imponente, ma non tutti i petrolieri sono stati colpiti allo stesso modo.

 

Pagamento tributi a portata di click in Lombardia

 Pagare le tasse ed i tributi non è di certo il sogno degli italiani, e per questo più rapide e semplici sono le modalità di pagamento, più i contribuenti di norma tendono a saldare il dovuto entro i termini previsti. In tal senso i contribuenti della Lombardia sono avvantaggiati visto che possono usufruire di un Portale sui tributi che permette di avere a portata di click la possibilità di pagare le tasse regionali; in più, i contribuenti possono altresì informarsi sulle circolari e sulle ultime risoluzioni unitamente ad una sezione dove è possibile scaricare la modulistica di cui si ha bisogno. Ad esempio, attraverso il portale, grazie all’accesso ad una “Area Personale“, è possibile pagare la tassa automobilistica regionale con la possibilità di conoscere l’importo da saldare grazie al tariffario e ad un calcolatore on line; ma è anche possibile attraverso il Portale conoscere se si è esenti dal pagamento del tributo o se è possibile usufruire di riduzioni tributarie sulla tassa automobilistica. Per la tassa automobilistica regionale è altresì possibile chiedere il rimborso o la correzione in casi come, ad esempio, quelli relativi al furto, alla demolizione del veicolo oppure all’esportazione del veicolo all’estero.

Attivato a Napoli il nuovo sportello di Equitalia Polis

 Ha cominciato a funzionare nella giornata di oggi il nuovo sportello di Equitalia Polis di Napoli, presso l’ufficio di Napoli 1 in via Diaz: Equitalia Polis spa è l’ente che si propone in affiancamento a Comuni, Regioni, Province e altri enti locali nelle attività di riscossione delle entrate tributarie locali, grazie a importanti servizi di assistenza e consulenza. I contribuenti napoletani potranno ora beneficiare di questo nuovo punto operativo, il quale consentirà di richiedere informazioni, di porre in essere le operazioni di pagamento cosiddetto “no-cash”, ma anche di avere la possibilità di pagare attraverso la modalità rateale gli importi. In questo caso, si tratta dell’avvio di un’iniziativa che vedrà l’operato congiunto di Agenzia delle Entrate ed Equitalia, con la conseguente nascita in gran parte dei capoluoghi della Campania di questo tipo di sportelli.