Per quanto tempo rimane vincolato il locatore che ha deciso di optare per il regime della cedolare secca? Il tempo che ci interessa conoscere è quello relativo all’applicazione del regime stesso. A metà novembre, gli ultimi dati disponibili hanno consentito di accertare come la cedolare secca stia guadagnando terreno. Ebbene, il regime in questione, come è noto da tempo, è facoltativo e prevede la tassazione di quei redditi che derivano dalla locazione di immobili per l’utilizzo abitativo. L’introduzione effettiva risale al 2011, quando fu emanato un apposito decreto legislativo.
In aggiunta, questa misura deve rispettare anche i termini e le modalità che sono state fissate da un apposito provvedimento del direttore dell’Agenzia delle Entrate. L’opzione viene esercitata nel momento in cui si registra il contratto, avvalendosi del modello elettronico Siria, quando le condizioni lo consentono, oppure tramite il modello 69 (formato cartaceo), il quale risulta utile anche per le proroghe temporali del contratto di locazione immobiliare e le sue annualità successive. L’opzione a cui si sta facendo riferimento va a vincolare il soggetto locatore per tutto il periodo di durata del contratto stesso o anche della proroga.
Esso ha comunque la possibilità di revocare questa sua scelta nel corso di ognuna delle annualità contrattuali che seguono quella in cui l’opzione è stata effettivamente esercitata. Questa revoca va perfezionata entro il termine temporale che è previsto per il versamento dell’imposta di registro, più precisamente per quel che riguarda l’annualità di riferimento (si è obbligati al pagamento della stessa imposta). Non c’è nessun pregiudizio, poi, in merito alla facoltà di esercitare l’opzione per applicare il regime della cedolare secca nelle annualità che seguono la prima. I modelli Siria e 69, infine, vanno presentati entro il termine che è previsto per registrare il contratto, ovvero trenta giorni dalla data di formazione dell’atto oppure dalla data in cui è avvenuta l’esecuzione.