Venerdì 27 novembre 2009 la Cisl scende in piazza per una manifestazione a carattere nazionale che la confederazione ha indetto per dedicare una giornata al confronto pubblico nelle province del nostro Paese. Per la manifestazione è stato messo a punto lo slogan “Insieme per un fisco più giusto, per un’Italia migliore: la Cisl contratta, unisce, propone“, con l’obiettivo di chiedere alle forze politiche ed al Governo la promozione di un nuovo “patto fiscale” che garantisca aiuti alle famiglie e meno tasse sia a carico dei pensionati, sia dei lavoratori. Quella del 27 novembre deve e sarà una giornata di confronto tra le rappresentanze dei datori di lavoro, il mondo delle associazioni e le forze politiche al fine di far presente come oramai il prelievo fiscale a carico di quei soggetti che le tasse le pagano sino in fondo, ovverosia i pensionati ed i lavoratori dipendenti, sia diventato insostenibile.
Oltre ad un “patto fiscale” che si traduca poi in una vera e propria riforma del Fisco, la Cisl scende in piazza anche per la necessità di una crescita sia dei salari, sia delle pensioni, cui deve essere associato anche un piano di sviluppo per il Mezzogiorno di comune accordo sia con le categorie professionali, sia con le parti sociali ed economiche.
Nelle ultime ore, tra l’altro, la Cisl si è espressa anche riguardo al buon successo che sta ottenendo nel nostro Paese l’utilizzo dei buoni lavoro, i cosiddetti “voucher”, che stanno facendo emergere quote di lavoro sommerso; pur tuttavia, il Segretario confederale Cisl, Giorgio Santini, ha messo in evidenza la necessità di un coinvolgimento delle parti sociali sul lavoro accessorio e sul suo monitoraggio, al fine di evitare che l’utilizzo dei voucher possa essere poi assunto come un pretesto per rendere meno stabili le forme di lavoro, in sostituzione ai contratti a tempo determinato e indeterminato, con conseguenti fenomeni elusivi.