Dal 14 gennaio ad oggi, grazie a Civis, il canale di assistenza agli intermediari, sono state portate a termine oltre 4.500 lavorazioni. A darne notizia è la Direzione regionale del Lazio dell’Agenzia delle Entrate, la quale in merito ricorda come Civis, il servizio di “Assistenza su comunicazioni di irregolarità”, permetta agli intermediari di abbattere i costi di spostamento, e quindi tempo e denaro, interpellando il Fisco direttamente via Web. Dall’attivazione del servizio sono pervenute nel Lazio complessive 4.629 richieste di assistenza; di queste, con una percentuale pari al 98%, 4.541 hanno ottenuto una risposta da parte dell’Agenzia delle Entrate del Lazio. A livello provinciale, nella provincia di Roma gli Uffici del Fisco hanno risposto a 1.721 richieste conseguendo una percentuale di lavorazione pari al 96,2%.
Il secondo maggior numero di richieste di assistenza da parte degli intermediari è giunto dalla Provincia di Frosinone, dove è stata data risposta 1.381 richieste con una percentuale di lavorazione pari a ben il 99,3%; a seguire ci sono poi le Province di Latina, di Rieti e di Viterbo con percentuali di lavorazione del 99,8%, 99,06% e 98,6% a fronte di un numero di risposte alle richieste di assistenza pari, rispettivamente, a 662, 421 e 356.
Intanto, la Direzione Regionale dell’Agenzia delle Entrate del Lazio, sempre nell’ambito delle iniziative finalizzate alla semplificazione del rapporto tra il Fisco ed i contribuenti, ha annunciato che per dialogare con l’Amministrazione finanziaria nel Lazio è arrivata la “Pec”, ovverosia la posta elettronica certificata. In particolare, l’Agenzia delle Entrate della Regione Lazio ha annunciato l’attivazione della casella di posta elettronica certificata dell’Ufficio Gestione Tributi; in questo modo, tra l’altro, sarà possibile snellire e semplificare gli adempimenti di natura fiscale quali, ad esempio, quelli relativi alle richieste di autorizzazione per le apposizioni del visto di conformità che sono obbligatorie per le operazioni di compensazione di imposta sul valore aggiunto (Iva) per importi che superano il livello dei 15 mila euro.