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Codici tributo Irap

 La data del 17 giugno 2013 dista appena due giorni: tra le varie scadenze fiscali che si riferiscono a questa giornata, c’è anche il versamento dell’Irap (Imposta Regionale sulle Attività Produttive), più precisamente il saldo dello scorso anno e il primo acconto di quello attualmente in corso (vedi anche La circolare n. 8/E e i chiarimenti in materia di IRAP). Per realizzare l’operazione bisogna utilizzare il consueto modello F24, sfruttando la modalità telematica nel caso si stia parlando di soggetti titolari di partita Iva. In alternativa, il documento fiscale in questione si trova presso gli istituti di credito, le agenzie postali o gli agenti della riscossione, nel caso di non titolarità della partita Iva.

La scadenza va rispettata per evitare l’aggiunta delle maggiorazioni che la nostra amministrazione finanziaria è solita applicare ai ritardatari. I codici tributo utili in questo senso sono due. Il primo è il numero 3800, il quale sta a indicare il saldo dell’Irap per quel che riguarda l’intera durata del 2012. Il secondo codice, invece, è il numero 3812, relativo all’acconto del 2013, dunque alla sua prima rata. Quali soggetti devono indicare i codici appena elencati? Si sta facendo riferimento a tutti i contribuenti che sono obbligati a effettuare i pagamenti che risultano dalle dichiarazioni annuali delle persone fisiche e anche delle società di persone (società semplici, società in accomandita semplice e società in nome collettivo).

A questo punto, un’altra domanda sorge spontanea: come si inseriscono in modo corretto i codici tributo? C’è una apposita casella a cui fare riferimento e in cui scrivere il numero in questione, ma a corredo di tutto ciò ci sono anche il codice della regione (l’Irap è pur sempre una imposta regionale), il riferimento numerico del mese (quindi la rateazione), l’anno che interessa il contribuente e gli importi a debito versati. La compilazione va effettuata in modo accurato e dettagliato per evitare qualsiasi errore.