Gli adempimenti fiscali del 2011 relativi al Cud (la certificazione unica dei redditi da lavoro dipendente) cominciano con un ritardo: i modelli definitivi e le relative istruzione per la corretta compilazione non sono giunti in tempo e il parere positivo è arrivato solo a pochi giorni dalla effettiva scadenza. Quale scenario viene dunque a prospettarsi? La certificazione di quanto guadagnato lo scorso anno deve avvenire entro e non oltre il prossimo 28 febbraio, francamente un termine troppo vicino rispetto ad oggi ed è per questa ragione che il Consiglio Nazionale dei Consulenti del Lavoro ha auspicato e richiesto una proroga temporale, almeno un altro mese a disposizione dei contribuenti. La nota è molto precisa e si attende qualche segnale da parte dell’Agenzia delle Entrate.
In effetti, i professionisti e le imprese che sono coinvolte hanno bisogno di studiare in modo approfondito tutte le innovazioni del modello del 2011, in attesa che i programmi siano adeguati al nuovo software in questione. I quaranta giorni che ci separano dalla naturale scadenza vengono considerati da più parti troppo pochi per una gestione accurata e profonda di quello che rappresenta uno dei più importanti adempimenti per quel che concerne i sostituti di imposta.
Come è noto, la certificazione unica dei redditi deve essere necessariamente consegnata in una duplice copia al contribuente, il quale può essere un dipendente, un pensionato, ma anche un soggetto che percepisce dei redditi che sono usualmente assimilati a quelli del lavoro dipendente appunto; un’alternativa al 28 febbraio è quella dei dodici giorni che precedono la richiesta del lavoratore, ma si tratta di un’ipotesi che riguarda da vicino una interruzione del rapporto con il datore. In questo nuovo anno, infine, bisognerà considerare alcune novità rilevanti: ad esempio la detassazione dei periodi di imposta 2008 e 2009, i compensi che vengono erogati sotto forma di bonus e lo stipendio accessorio relativo al settore della sicurezza e con Irpef ridotto.
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