Nuovo “colpo” dell’Agenzia delle Entrate, stavolta nella Regione Veneto, ed in particolare nel Comune di Thiene dopo che l’Amministrazione finanziaria dello Stato ha scovato e smascherato una società immobiliare che ha occultato al Fisco la bellezza di 1,18 milioni di euro, e che ha visto le Entrate vincere dinanzi alla commissione tributaria di Vicenza anche a seguito delle dichiarazioni di terzi che hanno contribuito a convincere i giudici. Questo è quanto, in sintesi, ha reso noto in data odierna, mercoledì 6 ottobre 2010, la Direzione regionale del Veneto dell’Agenzia delle Entrate nel rivelare come oggetto dei controlli siano stati parecchi atti di compravendita immobiliare con prezzi indicati inferiori a quelli di mercato e con i mutuatari che, invece, andavano a stipulare mutui per importi decisamente superiori. Il Fisco, in particolare, è risalito ai maggiori e reali prezzi di compravendita degli immobili utilizzando sia i dati dell’OMI, l’Osservatorio Mercato Immobiliare, sia le testimonianze dei mutuatari con 13 acquirenti su un totale di 50 che hanno ammesso d’aver versato alla società immobiliare più denaro rispetto a quello effettivamente indicato nel rogito.
Quindi, da un lato, almeno i 13 “testimoni” hanno pagato una quota della compravendita in nero, e dall’altro la società immobiliare indicando un importo più basso nel rogito, inferiore ai correnti valori di mercato, si sarebbe dovuto assicurare un minor pagamento di tasse ed in particolare di imposte dirette e imposta sul valore aggiunto (Iva).
I giudici della commissione tributaria di Vicenza, nell’assegnare la vittoria all’Agenzia delle Entrate, hanno rilevato come la pretesa tributaria del Fisco sia stata tale da portare elementi di prova non solo precisi e concordanti, ma anche gravi, mentre sul versante opposto la società immobiliare per la propria difesa non ha fornito alcun elemento probatorio contrario alle tesi del Fisco, ed ha altresì contestato l’operato delle Entrate con argomentazioni che sono state bollate come incongrue.