Sono sempre di più i Comuni italiani che hanno ufficialmente annunciato la propria collaborazione con l’Agenzia delle Entrate nell’ambito delle azioni di lotta e di contrasto all’evasione fiscale. Tempi duri, quindi, per chi non dichiara nulla o dichiara meno del dovuto e vive una vita agiata, magari con due/tre SUV intestati in famiglia; gli Enti locali, infatti, possono partecipare e compartecipare al recupero delle imposte evase in scia ad un accordo stipulato nell’ottobre scorso tra l’ANCI, Associazione Nazionale Comuni Italiani, e l’Agenzia delle Entrate. Nel dettaglio, le amministrazioni locali hanno facoltà di poter incrociare, attraverso uno scambio informativo con i dati dell’anagrafe tributaria, i dati relativi, ad esempio, ai contratti di affitto, utenze di gas, acqua e luce, ma anche quelli di successioni e bonifici bancari. In Emilia-Romagna, intanto, c’è stato a partire dal 2009 un boom di adesioni proprio riguardo alla collaborazione con l’Agenzia delle Entrate nelle azioni di contrasto all’evasione fiscale.
In tutto, sono 93 al momento i comuni dell’Emilia-Romagna che hanno aderito all’intesa ANCI-Entrate con la conseguenza che a breve, dopo aver messo a punto piani specifici di azione e contrasto all’evasione fiscale, in base al territorio, si passerà dalle parole ai fatti con gli accertamenti. I territori interessati, nello specifico, sono quelli di Piacenza, Bologna, Modena, Reggio Emilia, Ferrara, Parma, Ravenna, Rimini e Forlì-Cesena. Il record di comuni aderenti al momento in Emilia Romagna viene detenuto da Piacenza con quindici comuni: Castel San Giovanni, Coli, Fiorenzuola d’Arda, Gazzola, Gossolengo, Monticelli d’Ongina, Pecorara, Podenzano, Besenzone, Calendasco, Caorso, Castell’Arquato, Ponte dell’Olio, Travo e Ziano Piacentino.
Seguono Bologna e Modena con quattordici comuni, Reggio-Emilia con undici e Ferrara con dieci. Per i contribuenti che evadono o eludono le tasse nelle province e nei comuni citati, potrebbero arrivare tempi duri! Le azioni di controllo, lotta e contrasto all’evasione fiscale, infatti, vengono effettuate con una task-force mista, ovverosia costituita dai funzionari dell’Agenzia delle Entrate e dai dirigenti dei Comuni con il coordinamento del responsabile del settore accertamento della Direzione regionale dell’Amministrazione finanziaria.