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Controlli fiscali: Agenzia Entrate convoca le categorie sugli omessi versamenti

 I controlli fiscali, in merito a quelle posizioni anomale sugli omessi versamenti delle tasse da pagare quest’anno, sono in rampa di lancio; l’Agenzia delle Entrate, al riguardo, ha infatti reso noto che l’elaborazione dei dati, finalizzata ad individuare tutte quelle posizioni potenzialmente “a rischio”, è in via di ultimazione. L’obiettivo dell’Amministrazione finanziaria, in particolare, è quello di tamponare una situazione che è grave ed anche preoccupante, vista l’attuale congiuntura, anche per le finanze pubbliche, ma nello stesso tempo si vuole tener conto di quelle realtà imprenditoriali in difficoltà, ed in particolar modo le piccole e medie imprese. Di conseguenza, l’Agenzia delle Entrate ha provveduto ad inviare delle lettere di convocazione sia agli Ordini professionali, sia alle Associazioni di categoria, al fine di determinare dei percorsi condivisi nell’ambito di un incontro di lavoro.

In questo modo, nell’ambito delle azioni di recupero delle imposte omesse, o versate solo in misura parziale, l’Agenzia delle Entrate potrà tener conto delle difficoltà e delle criticità che a livello finanziario stanno incontrando specifici settori dell’economia. Alla fine del mese scorso, lo ricordiamo, l’Agenzia delle Entrate, a seguito di un provvedimento firmato dal Direttore, ha annunciato sui versamenti omessi e/o insufficienti una campagna di controlli che riguarderà gli adempimenti fiscali di quest’anno e su tutti le imposte, ovverosia sull’imposta sul valore aggiunto (IVA), su quelle sui redditi e sull’Irap in base ai comportamenti che il contribuente “sospetto” ha avuto negli anni precedenti.

Questo significa, ad esempio, che un contribuente che lo scorso anno in sede di dichiarazione dei redditi ha saldato le imposte a giugno, in un’unica soluzione, e nel 2009, invece, non risultano ancora versate imposte sui redditi, allora potranno scattare da parte dell’Amministrazione finanziaria gli accertamenti al fine di verificare se fino ad ora i pagamenti siano stati effettivamente omessi. Lo stesso dicasi anche per quei versamenti di imposte il cui importo, quest’anno, risulta essere sensibilmente inferiore a quelli dello scorso anno; in tal caso potranno scattare controlli per rilevare se siano stati effettuati versamenti di imposta per un ammontare inferiore rispetto al dovuto.