Spetta al contribuente l’onere di provare che il proprio reddito è congruo rispetto al livello di consumi accertato dal Fisco.Il nuovo Redditometro sarà applicabile a partire dalle dichiarazioni del 2010, ma vediamo come funziona il meccanismo.
A partire da marzo inizieranno i controlli per il nuovo redditometro, il famoso strumento per verificare la congruenza tra quanto speso e quanto dichiarato dai contribuenti. Questo strumento per combattere l’evasione fiscale, attiverà gli accertamenti qualora vi sia uno scostamento del 20 per cento tra quanto dichiarato dal soggetto e quanto speso.
Il reddito del contribuente viene stimato in base a diversi parametri: innanzitutto sulla base delle spese sostenute, la quale viene paragonata con la spesa media rilevata dall’indagine Istat, e poi da altre spese sostenute dal contribuente e disponibili negli archivi a disposizione del Fisco.
Incrociando insieme questi dati si potrà vedere se esiste o meno una compatibilità tra il reddito dichiarato e le spese, oppure un’incompatibilità tra reddito dichiarato e spese, superiore al 20 per cento. In quest’ultimo caso parte l’accertamento fiscale. Come si vede, l’Agenzia delle Entrate è impegnata su più fronti e sarà suo compito inviare al contribuente una comunicazione sull’inizio dell’attività istruttoria preventiva, invitandolo ad un primo confronto per dare chiarimenti.
Una volta compilato il profilo del contribuente farà la somma e metterà a confronto la cifra complessiva così ottenuta con il reddito dichiarato. Il contribuente dovrà quindi dimostrare che le spese effettuate sono state sostenute con altri redditi diversi da quelli posseduti nel periodo d’imposta, ma qui entrano in gioco diverse possibilità valide come “scappatoia”: ad esempio per dimostrare le spese effettuate per una vacanza, si può dichiarare che l’alloggio non è stato pagato perché si era ospiti di amici. L’Agenzia dovrà procedere a controlli più approfonditi, e se le giustificazioni proposte dal contribuente siano insufficienti, l’ufficio predispone un invito al contraddittorio indicando la data di comparizione.
2 commenti su “Controlli redditometro da marzo”
I commenti sono chiusi.