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Crediti fiscali: novità per le compensazioni Iva più “sostanziose”

 Sui crediti fiscali, ed in particolare sulle operazioni di compensazione fiscale relative all’imposta sul valore aggiunto (IVA), oltre la quota dei diecimila euro, scatta ufficialmente la “stretta“; nella giornata di ieri, 22 dicembre 2009, il Direttore dell’Agenzia delle Entrate ha infatti firmato il relativo provvedimento mediante cui i crediti IVA più “sostanziosi” da portare in compensazione dovranno viaggiare solo ed esclusivamente attraverso i canali telematici dell’Agenzia delle Entrate, ovverosia Fisconline o Entratel, e non attraverso altre vie telematiche come ad esempio l’home banking avvalendosi dei servizi offerti al riguardo dalle Poste o dagli istituti di credito. Resta invariata, in ogni caso, la possibilità di trasmettere l’F24 tramite Entratel o Fisconline o a cura del contribuente direttamente interessato alla compensazione, oppure da parte ed a cura di un intermediario provvisto della necessaria abilitazione.

Le compensazioni possono essere fatte a partire dal giorno 16 del mese successivo in cui è stata presentata la dichiarazione o l‘istanza, ma c’è una novità aggiuntiva per i crediti da portare in compensazione che superano i 15 mila euro; in tal caso, infatti, sarà necessario che la dichiarazione riporti, tassativamente, il visto di conformità, altrimenti il sistema scarterà la dichiarazione in automatico.

Contestualmente, sempre nella giornata di ieri, con la risoluzione numero 286/E dell’Agenzia delle Entrate, è stata altresì “disciplinata” anche la procedura per poter portare i crediti in compensazione che sono stati maturati da altri; tale operazione, infatti, sarà possibile, sempre per gli importi che superano la soglia dei 10 mila euro, se e solo se verranno riportati nel modello F24 dei codici identificativi. Nel dettaglio, dovrà essere riportato il codice identificativo “61” per i soggetti aderenti al consolidato, ed il codice identificativo “62” per tutti quei soggetti diversi da chi fruisce del credito; questa novità, chiaramente, permetterà al Fisco di rilevare quando le compensazioni dei crediti non riguardano soggetti cui il credito si riferisce.

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