Ddl stabilità: nuove detrazioni per carichi famigliari

Nel quadro delle nuove norme previste per la legge di stabilità sembra che siano inserite definitivamente quelle inerenti le nuove detrazioni per i figli a carico. Dopo la discussione fatta tra mercoledì e Giovedì si prevede di innalzare i valori base delle detrazioni per figli con età superiore a tre anni (portandola da 800 a 950 euro) e da 900 a 1220 euro quelli per i figli sotto i tre anni. Per i genitori di figli portatori di handicap la detrazione subisce un incremento più consistente visto che si passa dagli attuali 220 euro ai 550 euro del 2013 con un picco di 620 euro di detrazione qualora il figlio disabile abbia un’età inferiore ai 3 anni. Questi importi rappresentano la detrazione massima fruibile che in ogni caso viene modulata in base al reddito e pertanto potrebbe subire pesanti decurtazioni.

In particolare le difficoltà maggiori potrebbero incontrarle i lavoratori dipendenti con redditi molto bassi. Infatti in questo caso al contribuente è comunque riconosciuta una detrazione che in molti casi azzera l’irpef dovuta. Un incremento delle detrazioni per figli a carico pertanto non produrrebbe alcun beneficio. La tagliola dell’incapienza potrebbe anche riguardare redditi intorno ai 14 – 20 mila euro già beneficiari di particolari detrazioni. Infatti chi ha un reddito intorno ai 14 mila euro sfrutta solo 25 euro circa della prevista detrazione di 272,8 euro per figli a carico. E tale detrazione potrebbe ancora di più assottigliarsi qualora il lavoratore abbia anche altre spese da portare in detrazione (spese mediche, mutui, ecc.).

Con l’incrementare dei redditi (parliamo quindi di redditi annui lordi superiori ai 20 mila euro) la differenza diviene invece più marcata tra lavoratori dipendenti e lavoratori autonomi. In particolari i lavoratori autonomi risultano più penalizzati in quanto non hanno la possibilità di sfruttare a pieno le detrazioni visto che in ogni caso la detrazione riconosciuta per lavoro dipendente è abbastanza corposa.