Esecutivo alle prese con i nodi fiscali, che oltre a ires, tares ed irpef, riguardano anche le imminenti scadenze di bonus per la ristrutturazione edilizia e bonus per l’efficienza energetica. Per quanto riguarda le ristrutturazioni edilizie il bonus potrebbe presto scendere dal 55 % al 36 % a causa della mancanza di risorse. Ricordiamo che il bonus per lavori edilizi è stato introdotto circa dieci anni fa e dal gennaio 2012 è stata innalzata sia l’aliquota di detrazione (portata dal 36 al 50 %) sia il tetto di importo che è possibile portare in detrazione (si è passati infatti da 48 mila euro a 96 mila euro). Il bonus, che quindi è stato introdotto nel 1998, è stato utilizzato da circa il 20 % dei proprietari di immobili per un totale di oltre 4 milioni di istanze presentate.
Problemi vi sono anche per quanto riguarda il bonus sull’efficienza energetica che ha una percentuale di recupero del 55 % ed un limite massimo di importo che varia da 30 mila euro a 100 mila. La detrazione può essere fruita per numerosi tipi di interventi: dalla sostituzione di pavimenti e infissi all’introduzione di pannelli solari per l’acqua calda o all’installazione di caldaie a compensazione. In quest’ambito le richieste sono state oltre 400 mila e il valore chiesto a titolo di rimborso supera quota 2,6 miliardi di euro. In ogni caso qualora non si trovassero le risorse necessarie il bonus scenderà probabilmente dal 55 % attuale al 36 %, già previsto per interventi di ristrutturazione.
Per quanto riguarda la riforma dell’imu allo stato attuale vi è una notevole discordanza tra i vari esponenti politici ( si fa avanti la proposta che prevede di esentare dal pagamento l’85 % dei cittadini e far pagare l’imposta solo al 15 % dei cittadini più ricchi). Alcuni vorrebbero infatti l’eliminazione totale del tributo mentre altri vorrebbero incrementare agevolazioni ed esenzioni anche perchè occorre tenere conto dell’aumento iva, che a luglio dovrebbe passare dal 21 al 22 % (aumento che sino ad ora è stato solo preventivato).