In questo articolo presentiamo i documenti che devono essere conservati per la detrazione Irpef per lavori di ristrutturazione edilizia. Dopo l’aumento della detrazione Irpef dal 36% al 50% – con relativo innalzamento stabilito dal Decreto sviluppo (DL 83/2012) della quota da 48mila a 98mila euro – a fine giugno si tornerà al 36 per cento.
Ma come accennato, il 30 gugno di quest’anno si tornerà alla detrazione del 36 per cento, e quindi chi intenda sostenere tali spese (tra cui il condominio) si deve affrettare. La detrazione Irpef si può applicare per i lavori di ristrutturazione edilizia che hanno interessato parti comuni dell’edificio, ma ci sono tutta una serie di documenti che è necessario farsi rilasciare dall’amministratore. La proposta rientra nella bozza del “Provvedimento di urgenza in materia di infrastrutture e trasporti” messo a punto dal Ministero delle Infrastrutture e sarà certamente una boccata d’ossigeno per il settore delle costruzioni.
In base alla circolare del 1° giugno 1999, n. 122/E, il condomino può fruire della detrazione per le spese di ristrutturazione edilizia, se l’amministratore del condominio prova di aver adempiuto a tutti gli obblighi previsti ai fini della detrazione, di essere in possesso della documentazione originale e della somma di cui il contribuente può tenere conto ai fini della detrazione.
Inoltre, l’Agenzia delle Entrate ha sottolineato che la detrazione Irpef del 55% per interventi risparmio energetico è applicabile anche agli impianti fotovoltaici, ma che la detrazione e le tariffe incentivanti non sono cumulabili. La detrazione fiscale insieme al meccanismo dello scambio sul posto comporta anche un iter burocratico più snello.
Infine, si rende noto che l’installazione di pannelli fotovoltaici per la produzione di energia elettrica può rientrare nell’agevolazione, ma in questo caso l’elettricità prodotta non può essere incentivata attraverso il Conto Energia previsto dal decreto Ministeriale del 5 luglio 2012.
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