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Bassi redditi e fisco pesante per i liberi professionisti

 Tra qualche settimana per i liberi professionisti e per i titolari di partita IVA arriverà il momento di “fare i conti” con la dichiarazione dei redditi. Tra saldo IRPEF 2008, acconto IRPEF 2009 e addizionali regionali molto spesso le somme da pagare sono elevate, ma mai come quest’anno, complice la crisi economica, rischiano di essere insostenibili anche optando per il pagamento rateale.

Ad accorgersi di tutto ciò è stata anche Contribuenti.it, Associazione Contribuenti Italiani, la quale ha rilevato come siano parecchie le categorie di professionisti in palese difficoltà: dai veterinari ai medici passando per i dottori commercialisti, i giornalisti ma anche la categoria degli avvocati che di norma non se la dovrebbe passare male.

E invece, Lo Sportello del Contribuente dell’Associazione, in base a delle elaborazioni incrociate tra dati degli ordinativi e quelli del giro d’affari, ha rilevato come i ricavi delle categorie di professionisti citate abbiano fatto registrare nel 2008 dei cali a due cifre, con punte prossime al 20% di ribasso per medici, biologi e veterinari.

Ne consegue che anche le categorie professionali sono in crisi al pari delle famiglie, al punto che Vittorio Carlomagno, presidente di Contribuenti.it, ha chiesto apertamente al Governo di inserire anche quello delle categorie professionali tra i settori in stato di crisi.

In effetti, il Governo, nel limite delle proprie disponibilità, e nel rispetto della stabilità dei conti pubblici, non ha fatto e non ha potuto fare molto a favore dei liberi professionisti, a parte quella riduzione di pochi punti percentuali sugli acconti fiscali dello scorso mese di novembre che di certo non hanno cambiato le carte in tavola.