È stato l’articolo 50 del Decreto Legge 269 del 2003 (“Disposizioni urgenti per favorire lo sviluppo e per la correzione dell’andamento dei conti pubblici”) a introdurre in via ufficiale la tessera sanitaria. Quest’ultima è servita come rimpiazzo per il tesserino plastificato del codice fiscale, utile per esibire lo stesso e soprattutto come strumento fondamentale di accesso alle prestazioni del Servizio Sanitario Nazionale, come ad esempio le visite mediche e l’acquisto di farmaci (vedi anche Differenza tessera sanitaria e codice fiscale).
Grazie ad essa, inoltre, lo Stato è in grado di monitorare e controllare la spesa sanitaria e se le prescrizioni sono davvero appropriate. Che cosa succede se la si smarrisce o viene rubata? Il possessore ha la possibilità di richiedere un duplicato della tessera presso tutti gli uffici della nostra amministrazione finanziaria. In alternativa, ci si può sempre rivolgere alla propria Asl (Azienda Sanitaria Locale) di appartenenza, con un modulo che va compilato e presentato. Tornando a parlare dell’Agenzia delle Entrate, quest’ultima ha predisposto un servizio che agevola la richiesta online del duplicato, tramite l’indicazione precisa del codice fiscale o dei dati anagrafici completi.
Il Fisco ha comunque pensato a un ipotetico utilizzo improprio di questo stesso servizio, ragione per cui vengono richiesti anche dei dati che si riferiscono alla dichiarazione dei redditi presentata nel corso dell’anno precedente, senza dimenticare la motivazione della richiesta. Nell’ipotesi di un soggetto che è in possesso della tessera sanitaria che vale anche come Carta Nazionale dei Servizi, i servizi telematici delle Entrate sono ancora una volta il modo per richiedere e ottenere il duplicato. Va ricordato che la validità di tale strumento è pari a sei anni (oppure quando scade il permesso di soggiorno): una volta terminato questo periodo, è compito dell’Agenzia inviare all’interessato una tessera nuova di zecca, a meno che non esista una apposita e diversa indicazione da parte della regione o della già citata Asl che ha competenza.