Nel 2009 l’attività di Equitalia è stata caratterizzata da maggiori importi riscossi tra tributi, sanzioni ed interessi, ed un numero minore di ipoteche e di ganasce fiscali. In particolare, secondo quanto reso noto da Equitalia nei giorni scorsi, l’Agente pubblico della riscossione ha recuperato nei dodici mesi ben 7,7 miliardi di tributi evasi comprensivi delle sanzioni e degli interessi previsti ed applicati per Legge. Questo è avvenuto sia grazie ad una maggiore efficienza nelle attività di riscossione, sia a seguito di una migliore collaborazione tra il Fisco ed i contribuenti, con la conseguenza che nelle casse dello Stato sono arrivati più soldi. In particolare, tutte le somme incassate, da destinare poi in servizi e beni per la collettività, sono state in toto riversate agli Enti creditori, ovverosia, tra gli altri, i Consorzi, i Comuni, l’Erario e l’Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale.
Sono stati oltre 30 milioni i documenti che Equitalia, tra solleciti, avvisi di pagamento e cartelle, ha inviato nel corso del 2009; ebbene questi documenti, come accennato, hanno portato ad un numero in diminuzione di fermi auto e di ipoteche; per la precisione, 160 mila sono state le ipoteche iscritte, ed 86 mila i fermi auto. Al fine di limitare al massimo i fermi e le ipoteche, Equitalia nel 2009 ha adottato strategie sempre più attente e vicine al contribuente, a partire dall’invio spontaneo di solleciti di pagamento, ovverosia dei veri e propri promemoria nel momento in cui sono trascorsi sessanta giorni dalla notifica della cartella di pagamento.
Di questi promemoria ne sono stati inviati lo scorso anno ben 2,7 milioni ad altrettanti contribuenti, così come 1,4 milioni sono stati i recapiti di preavvisi di fermo. Unitamente ai solleciti ed agli avvisi, nel corso del 2009 Equitalia, che oramai finanzia esclusivamente la propria attività attraverso l’aggio di riscossione, ha “aperto” sempre di più alla rateizzazione con la conseguenza che le richieste di dilazione concesse ammontano sinora a ben 630 mila.