Diego Armando Maradona è stato un grande calciatore, ed è ancora molto amato dai tifosi, ma questo non lo pone in una posizione diversa dagli altri contribuenti che devono compiere nei confronti del Fisco il proprio dovere. E’ questa la posizione ufficiale di Equitalia a seguito dell’ipotesi del ritorno a Napoli di quello che da molti viene considerato il più grande giocatore di tutti i tempi. Ma Equitalia è intervenuta anche a seguito delle dichiarazioni fatte da Salvatore Bagni, ex calciatore, il quale, in accordo con quanto riportato dalla stampa, avrebbe dichiarato che “in passato gli hanno confiscato orologi e orecchino quando è venuto in Italia, vorrà dire che stavolta non li porterà con sé“. Equitalia, in merito a tali dichiarazioni, constata come nel nostro Paese sia necessario un cambiamento culturale visto che proprio certi comportamenti in Italia non hanno fatto altro che favorire l’evasione.
“Le somme che Diego Maradona deve al Fisco perché ha evaso e che Equitalia tenta di recuperare“, ha aggiunto Equitalia, “sono soldi che l’ex campione argentino deve allo Stato italiano, quindi a tutti i cittadini, compreso il signor Bagni“. Gli orecchini pignorati a Maradona l’ultima volta che è venuto in Italia, lo ricordiamo, sono stati venduti all’asta dopo che con un “blitz” presso un hotel dove era presente il campione argentino, i funzionari di Equitalia Trentino Alto Adige-Südtirol, in presenza della Guardia di Finanza, li avevano sequestrati.
Diego Armando Maradona, tra tasse non ancora pagate, e le sanzioni maturate, deve al Fisco italiano svariati milioni di euro che oramai da diversi anni non si riescono a recuperare. Al riguardo, tra l’altro, l’Associazione Contribuenti.it nei mesi scorsi ha criticato l’inefficienza della macchina della riscossione, ritenendo che a conti fatti il Fisco è forte con i deboli e debole con i forti, ovverosia con i grandi evasori.
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