Lo scorso anno in Italia la riscossione dei tributi è balzata del 15% rispetto al 2009, a quota 8,9 miliardi di euro. A darne notizia in data odierna, mercoledì 2 marzo 2011, è stato il Gruppo Equitalia nel sottolineare, inoltre, come la riscossione dai cosiddetti “grandi debitori” sia balzata del 17%; a livello regionale, i maggiori incassi sono stati ottenuti dalla Regione Campania, Lombardia e Regione Lazio. Gli 8,9 miliardi incassati, in particolare, riguardano tutte quelle imposte, quei contributi e quelle tasse che, dovute ai rispettivi Enti creditori, i contribuenti non hanno pagato. E sulle morosità rilevanti, il Gruppo Equitalia con una nota ufficiale ha fatto presente come i risultati sopra indicati siano stati ottenuti anche grazie ad un maggiore affinamento delle attività di riscossione frutto delle sinergie che sono state messe in campo ed in atto in collaborazione con l’Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale (Inps), con la Guardia di Finanza e con l’Agenzia delle Entrate.
Nello stesso tempo, c’è stato un sensibile calo del contenzioso grazie all’accesso, da parte dei contribuenti in difficoltà, alla rateazione dei pagamenti che, alla data dello scorso 31 dicembre 2010, ha toccato un controvalore pari ad oltre 14 miliardi di euro di debiti fiscali, previdenziali e tributari per quasi un milione di rateazioni complessive.
Il contenzioso, inoltre, è diminuito anche grazie all’introduzione di un altro importante strumento, quello che Equitalia ha definito come la “direttiva anti-burocrazia”, e che ha permesso ai cittadini destinatari di cartelle di pagamenti ritenuti non dovuti di andare ad interrompere le procedure inerenti la riscossione semplicemente presentando un modulo di autocertificazione con allegata tutta la documentazione in grado di giustificare le ragioni del contribuente stesso; rispetto al passato, in questo modo, il contribuente ha potuto evitare di fare la spola da un ufficio all’altro al fine di far valere quelle che secondo il cittadino sono le sue ragioni.