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Esecutivo:l’obiettivo è semplificare

 La parola d’ordine sembra essere quella delle semplificazioni. Il nuovo esecutivo ha in mente di varare presto un decreto che provvederà a semplificare in maniera decisa diverse procedure per quanto riguarda lavoro e impresa. Inoltre al decreto potrebbe seguire un nuovo provvedimento volto a rendere più accessibili i modelli di istanza previsti dall’agenzia delle entrate (inizialmente erano previste 108 semplificazioni poi divenute 130, anche se questo non può essere considerato il numero definitivo).

In prima battuta dovranno essere semplificati gli adempimenti inerenti i dati che devono essere comunicati in dichiarazione dei redditi (comunicazione dei dati relativi a imprese e professionisti inerenti studi di settore, possibilità di inserire di una casella di calcolo irap in dichiarazione secondo le regole previste per le società di capitali o per il regime di trasparenza). A queste potrebbero essere aggiunte ben presto un’altra serie di motivazioni. In particolare si potrebbero modificare e semplificare le comunicazioni anti evasione attualmente previste. Nel mirino potrebbero finire le comunicazioni inerenti le operazioni intrattenute con Stati considerati paradisi fiscali (potrebbe essere anche proposta l’innalzamento della soglia dagli attuali 500 a 100 euro), modifiche in tema di comunicazioni Intrastat e l’accorpamento in Unico della trasmissione dell’elenco dei beni.

Alle semplificazioni di natura fiscali potrebbero sommarsi, come dichiarato dallo stesso ministro Giovannini, anche quelle inerenti il modo del lavoro. In particolare si punta a ridurre gli oneri formali in modo da evitare duplicazioni e ridondanze e tentare di ridurre pertanto il costo per le imprese, stimato in 5 miliardi l’anno. Le aree su cui si interverrà sono tutela e sicurezza del lavoro, comunicazioni inps e comunicazioni fatte sui contratti. Per tentare di semplificare si punta molto sul telematico, infatti il progetto prevede di effettuare tramite terminale le comunicazioni inerenti le denunce Inail (con relativa abolizione della doppia comunicazione fatta all’Inail ed all’istituto di pubblica sicurezza). Inoltre nuove procedure in materia di contratto a termine e di apprendistato volte a favorire l’occupazione.