La società a responsabilità limitata “a 1 euro” o “semplificata” è ora realtà; sulla Gazzetta Ufficiale del 14 agosto 2012 sono stati diffusi i dettagli relativi alla nuova forma societaria che si propone di venire incontro alle nuove iniziative eliminando parte dei costi necessari alla formazione di una SRL classica.
Le difficoltà principali legate all’avvio di una start-up in Italia erano proprio legate ai costi di apertura e gestione di una forma societaria complessa come l’SRL; lo statuto della società (formata da una o più persone che abbiano i requisiti minimi) doveva necessariamente essere sottoscritta da un notaio, con un esborso monetario ingente che ora viene a meno. Non sono più necessari gli oneri notarili, che vengono sostituiti dall’imposta di registro fissa di 168 euro. Lo statuto può essere redatto e sottoscritto in maniera privata, purchè contenga tutti i punti necessari specificati dalle norme che regolamentano la SRL a 1 euro. Le norme sono disciplinate dall’articolo 2463-bis del Codice Civile, introdotto dall’articolo 3, comma 1, del decreto legge 1/2012 convertito in legge 27/2012.
Resta il limite dell’età delle persone che compongono la società, che deve necessariamente essere inferiore ai 35 anni. Il capitale necessario all’apertura della società è appunto fissato ad un euro, a differenza dell’SRL classica che richiede 10.000 euro con un versamento all’atto di costituzione pari ad almeno 1/4 del capitale stesso.
All’atto della costituzione il soggetto (o i soggetti) dovranno aver effettuato il versamento del capitale su un conto corrente apposta e dovranno necessariamente indicare nello statuto la dicitura “SRL semplificata”.
