La Corte dei Conti per la Regione Lombardia ha condannato gli amministratori di un comune lombardo i quali avevano deciso di rimborsare completamente il canone Rai per gli ultraottantenni.
Ma questa decisione, presa senza prima guardare il reddito degli anziani, causa un danno all’Erario. Da qui lo stop della Corte dei Conti. Il rimborso del canone Rai spetta secondo l’art.1, comma 132 della L.F. 2008, solo per i soggetti oltre i 75 anni i quali dispongono di un basso reddito, che non convivono con altri soggetti diversi dal coniuge titolari. Il reddito per poter usufruire dell’esenzione non deve superare i 516,46 euro calcolati per tredici mensilità, in totale 6.713,98 all’anno.
Per reddito si intende la somma del reddito imponibile risultante dalla dichiarazione dei redditi presentata per l’anno precedenti, i redditi soggetti ad imposta sostitutiva o ritenuta a titolo di imposta, le retribuzioni corrisposte da enti o organismi internazionali, rappresentanze diplomatiche, consolari e missioni, nonché quelle corrisposte dalla Santa Sede, dei redditi di fonte estera.
Mentre sono esclusi dal calcolo del reddito: quelli esenti da Irpef (pensioni di guerra, rendite INAIL), il reddito dell’abitazione principale, i trattamenti di fine rapporto e relative anticipazioni, altri redditi assoggettati a tassazione separata.
Coloro che intendono usufruire del beneficio per la prima volta devono aver compiuto i 75 anni di età entro il 31 luglio del 2012.
La domanda per ottenere il rimborso del canone Rai deve essere spedita tramite raccomandata all’indirizzo: Agenzia delle Entrate, Direzione Provinciale I di Torino, Ufficio territoriale di Torino 1, Sportello S.A.T. Casella postale 22, 10121 – Torino (To).