Buone notizie per i terremotati dell’Emilia: l’Agenzia delle Entrate ha disposto che i soggetti colpiti dal terribile terremoto dello scorso maggio 2012, non devono pagare il canone Rai.
Più precisamente, il canone Rai non bisogna pagarlo fino a quando non si ritorna in possesso del televisore, quindi per quei soggetti che non vivono più nelle loro abitazioni e che si ritrovano senza l’apparecchio TV. Il contribuente deve comunque dimostrare l’inagibilità dell’abitazione o la distruzione della televisione, inviandola direttamente all’Agenzia delle entrate di Torino.
I terremotati si aggiunguno dunque ai soggetti di eta’ pari o superiore a 75 anni, i quali hanno diritto all’esenzione del canone Rai se hanno compiuto 75 anni di eta’ entro il termine di pagamento del canone, non abitano con altri soggetti diversi dal coniuge titolari di reddito proprio, e possiedono un reddito che unito a quello del proprio coniuge convivente, non sia superiore a 516,46 euro per tredici mensilità. Anche i possessori di tablet e pc non pagano il canone Rai, in quanto gli “apparecchi atti o adattabili alla ricezione delle trasmissioni radiotelevisive indipendentemente dalla qualità o dalla quantità del relativo utilizzo”.
Ricordiamo che è anche possibile disdire il canone Rai, se l’abbonato cede tutti gli apparecchi in suo possesso dando comunicazione delle generalità e indirizzo del nuovo possessore o comunica di non essere più in possesso di alcun apparecchio per altri motivi come ad esempio il furto. Si può chiedere anche la disdetta del canone Rai per decesso: in tal caso l’erede deve comunicare la data e il luogo di decesso dell’intestatario oppure chiedere di subentrare nell’abbonamento del defunto.
In questi casi egli dovrà compilare la cartolina “D” ed inviarla tramite Raccomandata a.r. entro il 31 dicembre oppure entro il 30 giugno, ma in questo caso la dispensa dal pagamento del canone parte dal primo luglio. Infine, niente rimborso se l’abbonato ha già corrisposto l’intera annualità.
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