Nella Regione Liguria l’attività di lotta e di contrasto all’evasione fiscale ha portato nel 2008 ad un incremento della maggiore imposta accertata dell’85%, frutto non solo di un forte incremento dell’attività di accertamento, con un +41%, ma anche a seguito di un maggiore grado di accoglienza delle pretese del Fisco a carico dei contribuenti. Contestualmente, in linea con la tendenza su scala nazionale, è avvenuto nella Regione un ulteriore potenziamento sia dei servizi telematici, sia dell’attività di assistenza alla compilazione delle dichiarazioni da parte degli Uffici delle Entrate attraverso il meccanismo della prenotazione tramite appuntamento. L’attività di controllo è stata potenziata non solo per i “piccoli contribuenti”, ma anche per i soggetti aventi grandi dimensioni: non a caso, nella Regione Liguria, è cresciuto nel 2008 del 7% il numero delle verifiche su quei contribuenti con un volume d’affari superiore ai 25,8 milioni di euro. Un vero e proprio boom di entrate c’è stato anche da strumenti di accertamento basati sia sulle indagini finanziarie, sia sul redditometro.
Le attività di controllo ed accertamento sono state altresì inasprite nei confronti di quei contribuenti che in sede di dichiarazione avevano dichiarato delle perdite. Ma i contribuenti della Regione Liguria hanno contestualmente potuto ottenere nel 2008 rimborsi da imposte dirette per un ammontare che ha sfiorato i 50 milioni di euro; di questi, 40 milioni in quota capitale ed oltre 9,5 milioni di euro di quota interessi.
Per quanto riguarda invece l’anno 2009, l’Agenzia delle Entrate con una Circolare ha messo a punto su scala nazionale le linee guida operative per le attività di accertamento e di contrasto all’evasione, che dovrà avvenire in funzione di indici di rischio territoriali sul tasso di evasione, unitamente ad azioni intraprese in base alle aree di contribuzione suddivise in “macro tipologie” (es. lavoratori autonomi, piccole imprese, enti non commerciali, grandi imprese etc.).