Tempi duri nel Comune di Bergamo per chi ha il “vizietto” di evadere le tasse. Il Comune di Bergamo, e l’Agenzia delle Entrate, hanno infatti siglato un accordo finalizzato a rafforzare la collaborazione per l’obiettivo comune di contrastare il fenomeno dell’evasione fiscale, ma anche di migliorare ulteriormente il rapporto tra il fisco ed il contribuente. Il ruolo dei Comuni italiani è fondamentale nella lotta all’evasione fiscale, visto che conoscono la realtà sociale ed economica dell’area e sono in grado di fornire dati e/o notizie utili per far emergere delle pratiche che siano potenzialmente evasive. Quello di Bergamo è uno dei primi comuni del nostro Paese che ha siglato l’accordo con l’Agenzia delle Entrate nell’ambito di una Convenzione stipulata nei mesi scorsi tra l’Agenzia delle Entrate e l’ANCI, Associazione Nazionale Comuni Italiani. Ma quale sarà il ruolo dei comuni, e quindi anche di quello di Bergamo, nell’azione di contrasto all’evasione fiscale?
Ebbene, i Comuni non avranno un ruolo finalizzato ad intervenire sulle potenziali situazioni di evasione fiscale, ma la facoltà di inviare all’Agenzia delle Entrate delle “segnalazioni qualificate” che possano essere ritenute utili per scovare potenziali evasori totali o parziali delle tasse. Se la segnalazione del Comune porterà l’Agenzia delle Entrate ad avviare una procedura di riscossione di tasse non pagate, al Comune andrà il 30% delle imposte effettivamente incassate.
In questo modo la partecipazione congiunta Comuni-Entrate apporterà vantaggi sia alle casse delle Amministrazioni locali, sia alle casse dell’Erario, e permetterà un incrocio più efficiente delle informazioni a disposizione dei Comuni e dell’Agenzia delle Entrate. I dati, nello specifico, viaggeranno attraverso il SIATEL, il Sistema interscambio anagrafe tributarie enti locali.
Ma quali sono i dati dei contribuenti che il Comune potrà inviare all’Agenzia delle Entrate? Ebbene, potranno essere inviati dalle Amministrazioni locali dati riguardanti le utenze di luce e gas, affitti, denunce di successione immobiliare, ma anche i bonifici effettuati attraverso banca o posta e finalizzati alle ristrutturazioni edilizie.