A partire dal prossimo 16 marzo 2011, i contributi associativi che devono pagare i consulenti del lavoro “viaggeranno” online, ovverosia si potranno pagare in via telematica direttamente con il modello F24. A darne notizia nella giornata di ieri, giovedì 17 febbraio 2011, è stata l’Agenzia delle Entrate dopo che, in linea con quanto già appreso il mese scorso, il Direttore Attilio Befera, e Marina Calderone, presidente del Consiglio nazionale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro, hanno siglato un accordo che sarà valido dall’anno in corso e fino al 2014. Il pagamento dei contributi associativi da parte dei consulenti del lavoro, che sono ben 28 mila iscritti all’Ordine, potranno a partire dal prossimo 16 marzo 2011 effettuare il pagamento con l’F24 online potendo altresì portare in compensazione anche eventuali crediti tributari. Quello che entrerà in vigore è quindi in tutto e per tutto un nuovo sistema di riscossione che, tra l’altro, permetterà anche di acquisire con maggiore tempestività ogni informazione utile al fine di permettere all’Ente professionale di poter avviare delle misure di controllo.
Per il pagamento, in fase successiva, l’Amministrazione finanziaria dello Stato andrà a definire uno specifico codice tributo per i contributi associativi dovuti dai consulenti del lavoro, ma anche dei codici distinti per quel che riguarda le somme da pagare ai Consigli provinciali che aderiscono all’iniziativa.
La quota di iscrizione i professionisti potranno quindi o versarla come al solito presso gli sportelli postali o quelli bancari, senza alcun onere aggiuntivo, oppure comodamente da casa, in qualità di intermediari abilitati, con il modello F24. Secondo quanto recita una nota emessa nella giornata di ieri dall’Amministrazione finanziaria dello Stato, l’accordo tra il Consiglio nazionale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro e l’Agenzia delle Entrate è stata siglato dopo aver effettuato delle accurate analisi degli aspetti finanziari ed amministrativi della procedura di riscossione, e dopo aver rilevato la necessità di dover rispondere alle nuove esigenze dei professionisti nell’ottica della semplificazione.