E’ pronto il decreto salva infrazioni pubblicato in Gazzetta Ufficiale il (D.L. n. 216/2012) ha apportato delle modifiche anche alle disposizioni in tema di fatturazione, introducendo la possibilità di emettere fattura con modalità “semplificate”, se queste non superano i 100 euro (ma la soglia potrà essere elevata fino a 400 euro).
Il decreto legge si chiama Salva-infrazioni perché mira ad eliminare quattro procedure d’infrazione Ue a carico dell’Italia, e la più importate rientra nella direttiva n. 2010/45/UE del 13 luglio 2010 in materia di fattura. In pratica, si potranno omettere i dati del cliente: basterà riportare il codice fiscale o il numero di partita Iva, e la specificazione dell’importo dell’Iva.
Prima di tutto bisogna indicare il numero di partita IVA del cessionario o committente, anche quando non è debitore dell’imposta in luogo del cedente o prestatore, oppure il codice fiscale se il soggetto non risulta essere un soggetto passivo d’imposta, ma la novità più rilevante è l’introduzione della fattura semplificata, da emettere solo per importi non eccedenti 100 euro.
In Italia potrà essere indicato il solo codice fiscale o numero di partita IVA del medesimo, mentre se il cessionario o committente fa parte di un un altro Stato membro dell’Unione europea, sarà possibile indicare soltanto il numero di identificazione IVA.
La fattura semplificata è disciplinata dall’articolo 21-bis, ed è utilizzabile solo quando il corrispettivo totale (Iva compresa) non supera i cento euro, cifra che può aumentare fino a 400 euro con decreto ministeriale, mentre inn specifici settori potrebbero non essere previsti limiti d’importo.
Il nuovo comma 4 del ‘articolo 1, legge 18/83 prevede anche la possibilità di emettere le fatture (semplificate e ordinarie) con il registratore di cassa, mentre con la fattura elettronica si risparmia tempo e denaro ma dovranno essere conservate ai fini fiscali come quelle cartacee e convalidate mediante firma digitale.
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