Ben 25 società coinvolte in un giro di fatture false per un controvalore fittizio, e quindi fraudolento, pari a diverse centinaia di milioni di euro. Questo è quanto ha scoperto e reso noto nei giorni scorsi la Direzione regionale delle Entrate del Lazio nell’ambito di quella che è stata denominata come l’operazione “Brasil Paper”; questo perché il meccanismo truffaldino è stato quello delle cosiddette “cartiere“, e perché queste società di comodo, ben sei, risultavano essere intestate a dei cittadini brasiliani. L’evasione scoperta dal Fisco, quindi, non solo ha generato dei danni nelle casse dell’Erario, ma ha altresì portato a distorsioni della concorrenza proprio per effetto di queste fatture false per centinaia di milioni di euro. Nel dettaglio, l’indagine messa a segno dal Fisco ha portato all’emersione di un’evasione sulla sola imposta sul valore aggiunto (IVA) pari ad oltre 200 milioni di euro a fronte di costi indeducibili, a valere sugli anni dal 2006 al 2009, pari ad oltre 500 milioni di euro.
Con la conseguenza che il consorzio che ha ideato la truffa è diventato nel nostro Paese, nel comparto dei servizi e della logistica, uno dei leader del comparto con fatturati annui sopra i cento milioni di euro. L’indagine dell’Agenzia delle Entrate della Regione Lazio è durata parecchio, oltre un anno con indagini dalle quali è emerso proprio il ruolo delle cartiere carioca che fungevano da parte fittizia interposta per andare a creare fondi neri poi in parte utilizzati per andare a pagare compensi e stipendi dei lavoratori.
Un’altra evasione milionaria, sempre nella Regione Veneto, ed in particolare a Treviso, è stata scovata dalle Entrate nei giorni scorsi a carico di un contribuente che per anni ha condotto una vita da star del cinema senza dichiarare nulla al Fisco. Ora però dovrà versare, tra tasse non pagate, sanzioni ed interessi, oltre 15 milioni di euro.
2 commenti su “Fatture false: Entrate Lazio scova maxi-evasione”
I commenti sono chiusi.