A Roma l’Amministrazione sta mettendo a punto dei piani e dei progetti finalizzati a rafforzare il contrasto dell’evasione dei tributi locali, ma nello stesso tempo mira a garantire e tutelare i cittadini che pagano le tasse sia al Comune, sia alle società comunali del servizio pubblico. Per questo, in accordo con quanto reso noto da Maurizio Leo, assessore al Bilancio della città di Roma, è stato siglato un accordo tra il Comune, i contabili della Capitale e l’ordine dei commercialisti al fine di redigere lo “Statuto dei diritti del contribuente per la fiscalità locale“. Trattasi, nello specifico, di uno strumento di tutela e di garanzia nei confronti dei cittadini che, in tutte le fasi del rapporto con l’Amministrazione in materia fiscale e tributaria, sono chiamati a pagare le tasse.
Lo Statuto mira a garantire sia efficacia, sia la massima trasparenza, a partire dall’obbligo dell’Amministrazione comunale di informare adeguatamente i cittadini in materia di tariffe, aliquote ed ammontare delle sanzioni; inoltre, le regole in materia fiscale non potranno avere carattere retroattivo, a meno che la retroattività non comporti dei vantaggi a favore del contribuente. Per quanto riguarda le attività commerciali, lo Statuto prevede anche la messa a punto di regole certe sulle verifiche, sulle ispezioni e sugli accessi da parte degli organi predisposti per i controlli, mentre per snellire e ridurre il contenzioso fiscale sarà incentivato il ricorso alla procedura di conciliazione.
In questo modo, a seguito dell’invio dell’avviso bonario, sarà data massima priorità nell’agevolare le regolarizzazioni attraverso gli istituti del ravvedimento operoso o, nel momento in cui le irregolarità tributarie sono state contestate, dell’accertamento con adesione e dell’invito al contraddittorio potendo, tra l’altro, avvalersi del saldo delle imposte con l’applicazione di sanzioni ridotte; allo stesso modo, l’Amministrazione capitolina renderà più efficienti anche gli istituti del diritto di interpello e dell’autotutela.