La CGIL ha scritto una lettera al Ministro all’Economia ed alle Finanze, Giulio Tremonti, nella quale tra l’altro viene portato a conoscenza il Ministro del fatto che il Sindacato non parteciperà più alle prossime riunioni nell’ambito dei tavoli tecnici su fisco ed assistenza. Questo perché secondo il più grande Sindacato italiano delle discussioni a livello di gruppo di lavoro è stato fatto un uso improprio, se non strumentale; ed il tutto nonostante i lavori fossero da considerarsi non conclusi. Non accettando, quindi, che un tavolo tecnico possa essere inteso come una “surroga di un confronto politico”, la CGIL nella lettera al Ministro Tremonti ha così ufficializzato il proprio smarcamento dai tavoli tecnici dopo tra l’altro una manovra finanziaria triennale che il Sindacato giudica inaccettabile, e che va a coinvolgere milioni di cittadini.
Non a caso secondo Susanna Camusso, Segretario Generale della CGIL, quella approvata dal Governo è una manovra finanziaria costruita ad hoc, ed in particolare per far pagare chi paga già. Per il Sindacato trattasi di una manovra costruita senza avere un’idea di dove portare il Paese, ma anche con il mantenimento, secondo Susanna Camusso, dei privilegi a favore di chi si è arricchito con la finanza e con il patrimonio immobiliare.
D’altronde la posizione del Sindaco è identica a quella dei molti detrattori della manovra messa a punto dal Governo di centrodestra. Per fare cassa, e per blindare i conti pubblici, ci sono i tagli lineari, e si vanno a colpire quelle fasce di contribuenti, milioni di italiani, definiti oramai come i “soliti noti“, ovverosia quelli che, oltre ad aver già pagato caro il prezzo della crisi, devono ora mettersi sulle spalle altri 70 miliardi di euro da qui e fino all’anno 2014. Il tutto a fronte di provvedimenti per la crescita economica che molti nella manovra finanziaria non riescono a vedere.
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