Nella Regione Campania, grazie ad un apposito accordo siglato tra l’Agenzia delle Entrate e le Commissioni tributarie, le sentenze viaggiano online. A darne notizia mercoledì scorso è stata la Direzione regionale Campania dell’Agenzia delle Entrate nel sottolineare come l’intesa, siglata nella giornata del 12 ottobre 2010 tra l’Amministrazione Finanziaria dello Stato e la Commissione tributaria regionale che fa capo alla Direzione Generale della Giustizia tributaria del Dipartimento delle Finanze, permetta l’acquisizione delle sentenze, in copia informale, attraverso il mezzo della posta elettronica. La trasmissione delle sentenze emanate dalle Commissioni tributarie campane a favore dell’Agenzia delle Entrate avviene quindi in maniera rapida e veloce con un impatto ed una ricaduta positiva per quel che riguarda la semplificazione degli adempimenti unitamente ad un ingente risparmio in termini di materiali, strumenti e risorse umane. In questo modo, inoltre, l’Agenzia delle Entrate sia in maniera tempestiva, sia in maniera integrale, potrà subito entrare a conoscenza delle sentenze.
Ai fini della trasmissione a mezzo e-mail delle sentenze, in accordo con una nota ufficiale emessa dalla Direzione dell’Agenzia delle Entrate della Regione Campania, ogni Direzione Provinciale adotterà delle caselle di posta elettronica appositamente dedicate a ricevere le sentenze che sono state emanate nella Regione dalle Commissioni tributarie.
Secondo quanto dichiarato da Enrico Sangermano, Direttore dell’Agenzia delle Entrate della Regione Campania, l’accordo, per il quale è stata espressa piena soddisfazione, e che permette l’acquisizione a mezzo posta elettronica delle sentenze, garantirà all’Amministrazione finanziaria dello Stato sia un forte snellimento, sia risparmi di risorse e di tempo cui si unirà una maggiore tempestività per quel che riguarda le azioni inerenti il contenzioso tributario. In materia di sentenze ne ricordiamo tra l’altro una di recente, messa in risalto proprio dall’Agenzia delle Entrate, che ha riguardato le istanze di interpello le cui risposte non sono impugnabili. A sancirlo sono stati infatti i giudici in sede di Commissione tributaria nella Provincia di Ancona.