Continuano ad aumentare nella Regione Emilia-Romagna i cosiddetti “Comuni caccia-evasori“, ovverosia quelli che con l’Agenzia delle Entrate hanno siglato l’apposito protocollo d’intesa che attiva una collaborazione finalizzata a contrastare sul territorio l’evasione fiscale. Al riguardo, infatti, la Direzione regionale dell’Agenzia delle Entrate dell’Emilia-Romagna ha reso noto che si sono aggiunti altri quattro Comuni caccia-evasori: Bagno di Romagna, in Provincia di Forlì-Cesena, Montefiore Conca in Provincia di Rimini, San Giorgio Piacentino in Provincia di Piacenza e San Lazzaro di Savena in Provincia di Bologna. L’adesione dei Comuni all’alleanza anti-evasione segue quella che la Direzione regionale dell’Agenzia delle Entrate dell’Emilia-Romagna ha stipulato con l’ANCI, Associazione Nazionale Comuni Italiani.
A livello geografico, in Provincia di Forlì-Cesena i Comuni caccia-evasori salgono così a 25 su un totale di trenta; 28 su un totale di 48 in Provincia di Piacenza; 31 su 60 in Provincia di Bologna, e 12 su 27 in Provincia di Rimini. Complessivamente, su tutto il territorio della Regione Emilia-Romagna, i Comuni caccia-evasori salgono a quota 211, ovverosia il 50% del totale per quella che, lo ricordiamo, è una collaborazione che vede i Comuni inviare al Fisco delle segnalazioni qualificate anche grazie alla formazione dei dipendenti comunali presa in carico proprio da parte dell’Amministrazione finanziaria dello Stato.
Se poi queste segnalazioni qualificate portano all’incasso a titolo definitivo di imposte evase, e le conseguenti sanzioni ed interessi, allora al Comune caccia-evasore spetterà il 33% degli importi. Quindi, gli Enti locali con la lotta all’evasione possono ritrovarsi con somme, spesso anche rilevanti, nelle casse comunali al fine di andarle poi destinare alla collettività ed in particolare ai servizi essenziali a favore della cittadinanza e delle famiglie più bisognose. D’altronde chi meglio del Comune ha il “polso” della situazione per quel che riguarda l’andamento dell’economia sul territorio unitamente alla capacità reddituale dei cittadini anche in base alle imposte ed ai tributi che pagano.
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