Torna nella Regione Emilia-Romagna “entrate nel merito“, un progetto della Direzione regionale dell’Agenzia delle Entrate che, per la prima volta, coinvolgerà anche gli studenti dell’istruzione classica. Con “entrate nel merito” il Fisco chiama all’appello gli studenti attraverso un percorso finalizzato sia all’educazione alla legalità, sia alla cultura della valutazione. E così il progetto riparte nelle scuole a Bologna, dal Liceo classico “Luigi Galvani“, mentre successivamente saranno coinvolti anche i licei scientifici “Righi”, “Copernico” e “Sabin”. Con entrate nel merito si punta a educare gli studenti, in qualità di futuri contribuenti, ad una “cittadinanza consapevole” attraverso percorsi di sensibilizzazione dei giovani su tematiche legate all’importanza del pagamento delle imposte al fine di andare a sostenere i servizi pubblici.
In accordo con un comunicato ufficiale emesso dalla Direzione dell’Agenzia delle Entrate dell’Emilia-Romagna, il progetto entrate nel merito prevede, presso gli Uffici territoriali del Comune di Bologna, uno stage di 36 ore sostenuto proprio dagli studenti che saranno a stretto contatto presso le strutture con il back office al fine di sviluppare anche dei casi di studio appositamente predisposti dall’Amministrazione finanziaria dello Stato.
Entrate nel merito riparte tra l’altro con un percorso valutativo che l’Agenzia delle Entrate ha messo a punto proprio insieme al Liceo classico “Luigi Galvani”. Nel dettaglio, il percorso valutativo si articola in due fasi: la prima a cura del consiglio di classe, e la seconda da parte dei tutor aziendali. In questo modo, attraverso il confronto tra le due valutazioni, lo studente che partecipa allo stage può acquisire il suo primo feedback dal mondo del lavoro. Intanto, nell’ambito del progetto “Fisco e Scuola”, nei giorni scorsi l’Ufficio Scolastico Regionale dell’Emilia-Romagna e l’Agenzia delle Entrate hanno siglato uno specifico protocollo d’intesa dopo la stipula di quello a livello nazionale siglato nel luglio dello scorso anno con il MIUR, il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca.