Fisco e pensioni: quelle d’oro alzano la media

Da parecchio tempo, e comunque da quando è scoppiata la crisi in Italia e nel mondo, i Sindacati chiedono nel nostro Paese più attenzione non solo per i lavoratori a reddito fisso, ma anche per i pensionati. La perdita del potere d’acquisto ha pesato e sta continuando a pesare come un macigno sui bilanci delle famiglie che vivono di reddito fisso, in molti casi l’unico che entra in famiglia; così come i pensionati oramai sentono molto spesso non la crisi della terza o della quarta settimana, ma quella della seconda. I pensionati nel nostro Paese, tra l’altro, in materia di pensione incassata non sono di certo dei privilegiati, ragion per cui un alleggerimento della tassazione darebbe respiro a centinaia di migliaia di persone anziane, spesso sole ed abbandonate a se stesse.

Ma quanto prende in media un pensionato in Italia? Ebbene, in accordo con i dati forniti da Contribuenti.it – Associazione Contribuenti Italiani, un pensionato in Italia prende in media 654,86 euro, ovverosia una miseria se si considera che già con mille euro al mese sbarcare il lunario è difficile. Ma questo dato medio deve essere letto ed interpretato in maniera ancor più preoccupante se si considera che la media è frutto anche di oltre 55 mila titolari di “pensione d’oro“, corrispondente ad un importo mensile dai 3.000 euro in su. A fronte di questa piccola minoranza di privilegiati, Contribuenti.it sottolinea come quasi 1,8 milioni di pensionati, pari al 12,4%, non superino come pensione percepita i 250 euro al mese.

Questo significa che per ogni cento pensionati ce ne sono più di dodici che vivono ben al di sotto della soglia di povertà. Ma se questi sono i pensionati poverissimi, in ogni caso nel nostro Paese un pensionato su due è povero visto che, rispetto ad un rotale di 14,5 milioni di pensionati, ce ne sono ben sette milioni, pari al 49%, che prendono meno di 500 euro al mese. Come si fa, quindi, a vivere al giorno d’oggi con una pensione inferiore al milione delle vecchie lire?