Anche nel 2010 il fisco saldato a rate ha fatto registrare un grande successo legato chiaramente a difficoltà di natura economica che non permettono spesso alle famiglie ed alle imprese di poter saldare i debiti con lo Stato in un’unica soluzione. Al riguardo Equitalia ha reso noto che le rateizzazioni concesse al 31 dicembre del 2010 hanno superato la quota di un milione per un controvalore di debito fiscale e tributario rateizzato pari ad oltre 14 miliardi di euro. I debiti fiscali e contributivi in Italia, quindi, si pagano sempre più a rate e con la possibilità, se la rateazione viene accettata al privato o all’impresa, di poter dilazionare gli importi dovuti fino a ben sei anni; il tutto a patto che chiaramente il contribuente versi in un oggettivo stato di difficoltà economica.
A livello territoriale lo scorso anno il maggior numero di rateazioni concesse ha riguardato i contribuenti della Regione Lazio; le istanze accolte a favore dei contribuenti laziali sono state infatti quasi 140 mila a fronte di un debito tributario e fiscale dilazionato pari a ben 2,6 miliardi di euro. Al secondo posto, in base ai dati ufficiali forniti da Equitalia, c’è la Regione Campania con 132 mila rateizzazioni a fronte di un debito tributario dilazionato pari a 1,6 miliardi di euro; mentre sul gradino più basso del podio, sempre in termini di numero di dilazioni, c’è la Regione Lombardia con un debito rateizzato che però è più corposo e pari complessivamente a 2,4 miliardi di euro.
Quello della rateizzazione del debito fiscale e tributario, in accordo con un comunicato ufficiale emesso da Equitalia, rappresenta uno strumento sia fondamentale, sia strategico nel rapporto con i contribuenti. Questo perché da un lato viene fornito aiuto e sostegno alle famiglie ed alle imprese, e dall’altro si riducono sensibilmente sia le procedure cautelari, sia quelle esecutive legate alla riscossione.