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Fotovoltaico, Conto energia agli sgoccioli

 Come quasi tutti gli addetti ai lavori sapranno, oramai il quinto conto energia sta per esaurire le risorse, che il decreto aveva fissato in 6,7 miliardi di euro annui. Il prossimo 6 luglio pertanto potrebbe quindi essere il trentesimo giorno successivo alla scadenza della soglia, e pertanto dal 7 luglio 2013 potrebbe cessare l’applicazione del Dm 5 luglio 2012.

Tuttavia le norme contenute nel decreto continueranno ad essere applicate e dovranno essere incastonate all’interno degli altri provvedimenti normativi. In particolare occorrerà stabilire la valenza dei vari provvedimenti in virtù del fatto che la durata degli incentivi è pari a 20 anni partire dall’installazione dell’impianto fotovoltaico, e pertanto il beneficiario dovrà raccordare la varia disciplina già esistente. Sul punto occorre applicare il principio del tempus regit actum in base al quale un mutamento della normativa non va a produrre effetti su situazioni pendenti o atti amministrativi già perfezionati (leggi anche incentivi fotovoltaico solo se garantisce lo smaltimento)

La precisazione è dovuta anche in virtù di alcuni ricorsi effettuati in materia di violazione di procedura, il più importante del quale riguardava una violazione dell’affidamento in materia di incentivi erogati dal conto energia del 2011 oltre maggio 2011. In sostanza il Tar ha rigettato il ricorso motivandolo con il fatto che un operatore accorto avrebbe dovuto essere consapevole della mutevolezza dei regimi di sostegno e delle modalità con le quali tali regimi siano declinati dalle autorità nazionali. In sostanza occorre considerare l’orizzonte temporale assai limitato e i ripetuti interventi effettuati in un breve lasso di tempo (circa 6 anni).

Sul punto tuttavia occorre registrare che i ricorsi sono abbastanza numerosi. In particolare a breve i giudici dovranno esprimersi sul punto inerente se le specifiche fatte dal GSE in merito ai nuovi regimi di incentivazione ed alla loro applicazione costituiscono regole nuove o abbiano esclusivamente effettuato delle precisazioni in materia. La soluzione non appare ancora del tutto chiara in virtù del fatto che il gestore elettrico ha più di una volta normato il settore producendo diverse disposizioni che non sempre sono state lineari .